Capitolo 5

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<C'è qualcosa che ti preoccupa Elias?> mio padre non ha dato il tempo a nessuno di parlare, ha subito preso le redini della conversazione. Come un vero Capo.
<Si Toni, molte cose che riguardano Eleonora mi preoccupano> Elias fissa mio padre con un'aria di sfida <per prima cosa vorrei sapere chi si occupa della sua sicurezza?!>
<Non ti devi preoccupare di queste cose, qui a New York ho tanti uomini in gamba che possono proteggere mia figlia. Ed in realtà con Damiano abbiamo pensato bene di far diventare Vincenzo una delle guardie di Eleonora. Lui, sono sicuro, ne sarà onorato.>
<Non voglio che quel ragazzo si avvicini a lei!>
E' incredibile, parlano di me come se io neanche fossi qui con loro, nella stessa stanza.
<Vincenzo fa parte della Familia, è più che affidabile e adatto a proteggere mia figlia!>
<Toni, hai perso qualsiasi potere decisionale su tua figlia nel momento in cui hai accettato che mi sposasse. Ora lei appartiene a me. Sceglierò io le sue guardie e se la cosa non ti andasse bene, domani stesso lei farà le valige e verrà con me a San Francisco.>
<Io non verrò con te a San Francisco! Devo finire la scuola!> sono veramente arrabbiata e stufa < State parlando di me come se neanche fossi qui>
<Eleonora, non essere maleducata!> so che mio padre vorrebbe sgridarmi di più, ma credo abbia timore della reazione di Elias, ormai sono sotto la protezione dei Salvatore.
<Ci sono ottime scuole anche a San Francisco> il mio futuro marito neanche mi guarda negli occhi quando pronuncia queste parole, continua a fissare mio padre con l'aria arrogante di chi ottiene sempre ciò che vuole.
<Per la cronaca non ho bisogno di nessuna guardia del corpo>
<Ora tutti sanno che stai per diventare mia moglie Eleonora, qualcuno per cercare di ferirmi potrebbe fare del male a te. Non voglio che ti accada nulla.> per la prima, volta da quando siamo entrati nello studio, Elias mi rivolge uno sguardo, non è più concentrato a sfidare mio padre. In questo momento mi fissa come se fossi la cosa più preziosa della sua vita oppure mi sta solo spogliando con gli occhi, non saprei, ma in ogni caso, questa situazione mi mette molto a disagio.
<Va bene Elias, potrai scegliere tu le guardie del corpo di Eleonora. Ci sono altre cose delle quali vorresti discutere?>
<Spero vivamente che sarà protetta da qualsiasi attenzione maschile, se ciò non avenisse, io lo scoprirò e taglierò la testa di chiunque non abbia rispettato la mia fidanzata. Non mi interessa se scatenerò una guerra.>
<Non ti preoccupare, hai la mia parola che non le succederà nulla. Adesso, possiamo andare in salotto e goderci la serata?>
<Avviati pure Toni, se non ti dispiace vorrei scambiare due parole con Eleonora.>
<Certo.> mio padre si alza dalla sedia e lascia lo studio.
<Cosa vuoi da me Elias?> so che non dovrei rivolgermi così al mio futuro marito, ma sono veramente stanca e non vedo l'ora di togliermi questi tacchi scomodi.
<Non essere arrogante!> si alza dalla poltrona sulla quale era seduto e si avvicina a me, mi prende la mano e mi fa alzare dal divanetto <Tieni il tuo telefono, dentro c'è il mio numero, per qualsiasi problema puoi chiamarmi.>
<Come fai ad avere il mio telefono?>
<Te l'ho sfilato dalla tasca del vestito mentre eri impegnata a ubriacarti di champagne e a sghignazzare con tua sorella.>
<E' una violazione della mia privacy!> ora mi sta facendo veramente arrabbiare.
<Stai per sposare un futuro Capo della mafia Eleonora, non esisterà privacy nella tua vita!>
<E quindi se io avessi bisogno di te, tu per magia da San Francisco ti catapulti a New York?!>
<Spero vivamente che non sarà necessario> dice queste parole guardandomi fissa negli occhi, mi prende la mano e mi avvicina al suo corpo, io vorrei allontanarmi ma Elias non me lo permette, anzì mi cinge la vita con molta forza. <ma se sarà necessario, verrei anche in capo al mondo per te Eleonora.> e senza darmi la possibilità di replicare alle sue parole, mi bacia.

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