Epilogo

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Sento un forte dolore alla testa e tante voci intorno a me. Cerco di aprire gli occhi piano piano ma luce mi infastidisce e li richiudo subito.
Percepisco qualcuno sfiorarmi la mano e poi il viso <Eleonora> la voce di Elias mi fa risvegliare <Chiamate il dottore! Ditegli che si è svegliata!>
<Cosa è successo?> chiedo sussurrando.
Elias non fa in tempo a rispondermi che il dottore entra dalla porta. <Potere uscire? La sig. Salvatore ha bisogno di tranquillità!>
Ancora non sono abituata a sentirmi chiamare con il cognome di Elias. So che ormai è passato diverso tempo da quando vivo a San Francisco e non faccio più parte della Famiglia di New York, ma signora Salvatore e non signorina Rizzo, mi fa un un certo effetto.
Mio marito fa segno a tutti di lasciare la stanza e poi lancia uno sguardo verso il dottore <Io rimango qua! Mia moglie ha bisogno di me e di certo non la lascio sola con te!>
<Come desidera Capo> il dottore inizia a controllarmi, prima la vista, poi il battito cardiaco e poi, la ferita da arma da fuoco sulla parte alta del braccio.
<Sei stata un'incosciente a prenderti una pallottola per me!> mi sgrida e poi mi dà un bacio sulla testa.
<La sig. Salvatore si riprenderà, ora è un po' stordita a causa dei farmaci, ma con un po' di riposo starà meglio. Tra qualche giorno verrò a visitarla per toglierle i punti.> il dottore raccoglie tutte le due cose e poi se ne va.
<Vuoi un po' d'acqua? O c'è qualcosa che posso fare?> Elias mi guarda con molta compassione.
<Vorrei dell'acqua> sussurro
Sono sempre più stanca e dolorante in diverse parti del corpo. Chiudo gli occhi finché mio marito non mi porta dell'acqua, e poi cado in un sonno profondo.

La leggera luce che filtra nella stanza mi fa svegliare. Ci metto qualche secondo a capire dove sono e cosa è successo; poi inizio a ricordare tutto. Michele e il rapimento, la morte di Michael e Robert, la ferita da proiettile e poi il dottore che mi visitava.
Cerco di alzarmi dal letto e appena mi muovo sento la voce di Elias preoccupata <Ferma, dove vai?>
<Devo andare in bagno> lui si alza subito e viene ad aiutarmi < Sto bene, riesco a camminare> ma non mi risponde e continua a portarmi in braccio <Posso avere un po' di privacy?> chiedo appena arriviamo in bagno.
Lui annuisce e lascia la stanza, anche se, non ne è molto felice.
Il mio braccio è tutto fasciato, quindi a malapena riesco a lavarmi la faccia ed i denti utilizzando solo l'arto superiore non danneggiato. Appena finito esco, ed Elias è immobile davanti a me.
<Come ti senti?> mi chiede squadrandomi dalla testa ai piedi.
<Sto bene, davvero. Non riesco a muovere questo braccio> abbozzo un sorriso e indico il punto della ferita < ma per il resto sto bene> cerco di trasmettergli sicurezza.
<Ho avuto paura di perderti> dice voce spezzata <Quando il proiettile ha trafitto la tua pelle e ti ho vista per terra, inerme e quasi senza respirare, ho pensato al peggio.> scuote la testa leggermente agitato.
<Elias, ora sto bene.> gli accarezzo una mano.
Lui mi tira in un abbraccio quasi soffocante e poi mi stampa un lungo bacio. Le nostre lingue si intrecciano in sintonia e realizzo quanto mi sia mancato il suo tocco.
<Anche io ho avuto paura di perderti> confesso appena ci stacchiamo < Quando Michele ha fatto irruzione nell'appartamento, mi ha detto di aver sabotato il jet sul quale eri già in volo.>
<Mi dispiace per quello che è successo, se ti può consolare Michele non ha avuto una fine facile.> non chiedo ulteriori informazioni al riguardo. Sono sicura che mio marito ed i suoi uomini lo hanno torturato nel modo più orribile, anche per vendicare la morte di Michael e Robert.
<Non mi consola più di tanto> ammetto con sincerità, sono solo sollevata che il tutto sia finito. <Perché non hai preso il volo alla fine?> chiedo curiosa.
<I miei uomini lo stavano controllando attentamente il jet ed hanno scoperto una falla. Abbiamo ritardato di qualche ora e quando stavamo per partire ho letto il tuo messaggio.> risponde con voce molto calma.
Mente parliamo di quello che è successo, ricordo che suo zio mi ha rivelato del coinvolgimento di mio padre in tutta questa storia. Per qualche attimo sono titubante e non so se dirglielo o meno. <Mentre era qua, Michele ha detto che anche mio padre lo ha aiutato.> gli confido alla fine. Non voglio più avere segreti con mio marito.
<Lo so> ammette <Mentre lo torturavano quell'infame ha ammesso tutto> lo guardo supplicandolo di continuare, non voglio che mi tenga all'oscuro di tutta questa faccenda.
<Michele ha pianificato la morte dei miei genitori, poi con l'aiuto di tuo padre ci ha sottratto un sacco di soldi e come già sai ha cercato di uccidermi per prendere il mio posto> dice tutto d'un fiato.
<Ha pianificato la morte dei tuoi? Pensavo fosse stato un attacco della Triade.>
<Lo credevamo tutti!>
<Elias, cosa hai intenzione di fare con mio padre?> domando un po' preoccupata, non per lui, ma per mia sorella e mia madre. Due donne indifese nel nostro mondo sono un bersaglio molto facile.
Lui esita a rispondermi, ma poi cerco di convincerlo <Mi sono presa una pallottola per te, credo tu possa fidarti di me>
<Ti ringrazierò per ogni giorno della mia vita piccola> mi sfiora il viso con le dita della mano <Ma questi sono affari, lascia che me ne occupi io.>
<È la mia famiglia Elias, voglio saperlo> dico con voce rigida.
<Tecnicamente non è più la tua famiglia.> risponde, ma io evito di ribattere <Non farò nulla a tuo padre per il momento. Lui non sa che io so tutto. Aspetteremo il matrimonio di Marco e Betti, poi lo ucciderò e prenderò il comando della Famiglia di New York. Ho uomini fidati che sanno governare e sono fedeli a me.>
<E mia madre?> non abbiamo mai avuto un rapporto molto felice e sereno io e lei. Siamo molto diverse, ma in fondo è mia madre e non merita di morire a causa delle azioni di mio padre.
<Faremo un accordo con lei. Se vorrà protezione sarà la benvenuta qua a San Francisco, se vorrà rimanere fedele a tuo padre, non posso farci niente.>
<Promettimi che non la ucciderai! Anche se vorrà rimanere al fianco di mio padre, lascia che scappi o che torni in Italia dalla sua famiglia.> lo scongiuro con tutte le mie forze.
<Eleonora, non posso. Nel mio mondo o sei con me o sei contro di me. Non esistono vie di mezzo!>
Io provo a ribattere o a fargli cambiare idea, ma il tutto è invano.
<Andiamo a farci un bagno caldo e rilassarci> mi prende la mano e mi trascina in bagno.
<Non vedo l'ora che tutto finisca> ammetto sincera.
<Sono il Capo di tutta la costa occidentale, nulla di tutto questo finirà mai. Sangue e complotti faranno sempre parte della nostra vita. >
<Vorrei non essere nata in questo mondo>
<Per me non esistono altri mondi, sono nato cresciuto così. Questo è quello che sono. Ma egoisticamente parlando, sono contento che tu sia nata in questo mondo. Sennò non avrei mai conosciuto la persona che amo più di ogni cosa.>
<Tu cosa?> rimango spiazzata perché non mi sarei mai aspettata una tale rivelazione. Io amo Elias con tutto il mio cuore, ma non potevo dirglielo perché sapevo che non ricambiava. È sempre stato lui a dirmi di non essere capace di provare certi sentimenti.
<Ti amo Eleonora, più di quanto avrei mai potuto immaginare!>
I miei occhi si riempiono di lacrime e lo abbraccio. <Ti amo anche io> rispondo con un largo sorriso.
Iniziamo a baciarci con molta foga ed io tolgo la t-shirt ad Elias. Lui si stacca e mi ammonisce con lo sguardo <Non verrò a letto con te mentre sei ferita> afferma appena capisce le mie intenzioni.
<Elias sto bene, davvero! Voglio fare l'amore con   te!> dico quasi implorando.
Lui però non si fa intimorire dalle mie suppliche e mi aiuta a svestirmi e poi a entrare nella vasca.
Sono ancora un po' stordita dalle parole di Elias, un uomo come lui riesce ad amarmi. Quando l'ho conosciuto avevo persino paura di parlare in sua presenza, ed eccoci qua, mesi dopo a coccolarci come una normale coppia.
So che mio marito non è una brava persona, e non fa un lavoro proprio normale o all'ordine del giorno. Ma è buono con me, mi fa sentire protetta e sicura, e per adesso è tutto ciò che conta.

E siamo arrivati in fondo alla storia di Elias ed Eleonora. Quando ho iniziato a scriverla, giuro, mai avrei pensato che potesse piacere a così tante persone. Anzi, non volevo neanche pubblicarla!
Non smetterò mai di ringraziarvi per il supporto, davvero grazie mille 🙏
Mi piacerebbe comunque l'idea di creare una serie di storie sui vari personaggi che ho citato. Tipo la storia di Marco e Betti, la storia di Philip oppure scrivere un continuo di Eleonora.
Francamente ancora non sono molto sicura, ma in ogni caso vi terrò aggiornati. Per il momento mi prendo una pausa.
Ancora grazie per essere stati con me durante questo percorso. 🙏

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