Capitolo 2

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CAPITOLO 2
Il giorno seguente, la notizia del mio imminente fidanzamento era giunta a tutti, sia i parenti che gli amici stretti chiamarono per congratularsi e le mie compagne di classe non smettevano di ribadirmi quanto fossi fortunata a sposare un ragazzo così bello e giovane come Elias. Avevano ragione, non sul fatto che fossi fortunata a sposarmi, ma su Elias, lui era veramente bello, ho cercato delle foto su internet e sono rimasta sconvolta; alto, occhi azzurri e capelli marroni con delle sfumature dorate, potrebbe sembrare un volto da copertina, invece è tra gli uomini più pericolosi che conosco.
Su internet non dicono molto su di lui, solo che è il figlio di un ricco imprenditore di San Francisco , Donatello Salvatore, che ha fatto fortuna negli anni passati con l'import-export di beni alimentari dall'Italia e poi è riuscito a espandersi nella ristorazione, con locali famosi ed esclusivi. Non è menzionato nulla riguardo agli affari mafiosi in cui erano coinvolti, ma d'altronde nessun giornalista rischierebbe la pelle.
Vorrei sapere qualche informazione in più sul mio futuro marito ma sono consapevole che, mio padre non me ne parlerebbe mai e mia madre mi racconterebbe solo bugie e cercherebbe di farlo sembrare il principe azzurro. Così, senza farmi sentire da nessuno, uscì dalla porta sul retro che dà sul giardino e andai nella depandance dei domestici, loro sono sempre ben informati su tutto, sopratutto Carlina, sia mia madre che mio padre si fidano cecamente di lei e dicono qualsiasi cosa in sua presenza.
<Carlina!> Provai a chiamarla dato che non c'era nessun citofono.
<Eleonora, cara cosa ci fai cui?> Carlina si affacciò subito alla finestra, nonostante la sua età, sente benissimo.
<Avrei bisogno di parlarti,posso entrare?>
<Certo, la porta principale è aperta, poi sali le scale e trovi la mia stanza primo piano.>
Entrai piano piano nella grande depandance, avevamo tantissimi domestici e siccome mia madre non voleva averli per casa più del necessario fece costruire a mio padre questo enorme edificio per loro. Ci sono 2 cucine comuni, una a piano terra e una al primo piano, e poi le varie stanze, tutte con doccia e bagno privato.
Appena arrivai in fondo alle scale trovai Carlina che mi fece segna di seguirla nella sua camera.
<Dovrei congratularmi con te Eleonora, tra poco sarai ufficliamente fidanzata.>
<Carlina, io non voglio sposarmi, neanche conosco quest'uomo!>
<Ho sempre sperato che sia te che Betti potreste sfuggire a questi matrimoni combinati visto che vostro padre è il Capo, ma a quanto pare vi usa come pedine per il suo interesse. Mi dispiace davvero tanto cara.>
<Tu sai qualcosa su Elias Salvatore?>
<Bhè, dicono che è un ragazzo molto affascinante, ma anche molto spietato. Suo padre lo addestra da sempre, a sette anni sapeva già come maneggiare un coltello, a dodici come sparare con una pistola e a soli quattordici anni aveva già assasinato il primo uomo.>
<A quattordici anni? Ma era solo un bambino!>
<Un futuro Capo dei Capi non è mai un bambino,sono sicura che Donatello ha cresciuto suo figlio affichè sia pronto per ogni cirostanza, ogni uomo al suo posto avrebbe fatto lo stesso.>
<Ma è assurdo!>
<Non lo è nel nostro mondo. Non so molto su Elias o sulla famiglia Salvatore ma le voci che girano non sono belle, tutti dicono che sono molto spietati. Eleonora cara, stai attenta a quest'uomo per favore, ubbidisci e sii una brava moglie, altrimenti..> Carlina scosse la testa preoccupata
<Altrimenti cosa? Mi ucciderebbe? Non credo mio padre lascerà che mi accada qualcosa!> Non perchè mi volesse bene, ma perchè rovinerebbe il suo prezioso accordo con i Salvatore, però questo pensiero evitai di esprimerlo a voce alta.
<Non ti ucciderebbe, ma potrebbe renderti la vita un inferno! Conosco molte donne nel nostro mondo che hanno deciso di togliersi la vita per colpa dei mariti troppo severi o violenti. Come ben sai per uomini come tuo padre o Donatello, le donne sono inferiori, la loro unica utilità è generare figli e occuparsi di loro, nient'altro, non esistono matrimoni felici o matrimoni d'amore Eleonora.>
Non sapevo cosa rispondere,ero totalmente pietrificata, se Elias fosse violento con me, so che nè mio padre nè nessun altro interverebbero per aiutarmi, un uomo può fare ciò che vuole con sua moglie. Sono le stupide regole della Famiglia, le donne vanno protette dai nemici, non dai propri mariti. Purtroppo Carlina aveva perfettamente ragione, tantissime donne per sfuggire dalle violenze coniugali si sono tolte la vita perchè lo sanno che non c'è altra via d'uscita, non esiste divorzio o separazione, solo la morte.
<Devo andare a preparare la cena tesoro, però se vuoi ancora parlarne puoi tornare qua quando vuoi, la mia porta è sempre aperta per te o per tua sorella.>
<Grazie Carlina.>
Il giorno seguente mia madre mi trascinò in tutte le boutique della Fifth Avenue per cercare il giusto abito per la festa di fidanzamento, niente di troppo comprente perchè un po' di mercanzia va mostrata, ma nemmeno troppo scollato per evitare di sembrare una prostituta. Questa è la teoria di mia madre, peccato che abbiamo gusti troppo diversi.
<Eleonora, non ti puoi mettere un abito nero! Non siamo a un funerale!>
Si siamo al mio funerale, ma evitai di rispondere a mia madre sennò avremmo iniziato la millesima discussione della giornata
<Signorina Rizzo, potrei consigliarle un bellissimo abito che ci è appena arrivato da Parigi?> Alla fine una delle commesse ha deciso di intervenire perchè ha capito che io e mia madre non saremmo mai arrivate ad un accordo
<Certo, vediamolo>
Dopo pochi secondi la ragazza tornò con in mano un bellissimo abito rosa antico senza spalline, con una scollatura a cuore che sono sicura risalti molto il mio piccolo seno, lungo fin poco sopra le ginoccia e con una bellissima cintura color argento in vita.
<E' perfetto, prendiamo questo! Eleonora, mi auguro tu non abbia nessuna obbiezione per questo bellissimo abito.>
<Va bene mamma, prendiamo questo.> Non ho più le forze di obbiettare e francamente l'abito non mi dispiace affatto.

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