Capitolo 19

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<Vuoi dirmi cosa è successo oggi?> chiedo un po' agitata
< I miei uomini hanno beccato due della Triade a spacciare vicino al nostro locale> dice con sguardo cupo <Ho provato a torturarli in tutti i modi possibili per sapere di più sulle loro mosse ma non hanno ceduto>
Io rimango senza parole, non so proprio cosa rispondere o come comportarmi, mio padre mi ha sempre tenuta fuori dai suoi affari. Sono consapevole che non si tratta di cose legali o all'ordine del giorno, però sentire certe cose mi fa stringere il cuore.
<Vai a farti una doccia, ed io intanto ordino la cena> dico con un sorriso forzato sperando di calmarlo <ti va il cinese?>  a New York lo ordinavo spesso con mia sorella quando i nostri genitori erano fuori per qualche importante cena o evento mondano a cui spesso venivano invitati.
<Va bene tutto, ordina quello che vuoi> e poi sparisce in camera.

Dopo un oretta all'incirca arriva il fattorino della cena ed anche Elias esce dal suo studio. Dopo essersi fiondato in doccia si è ritirato nel suo ufficio per lavorare, senza più rivolgermi la parola.
< Domani Michael e Robert ti accompagneranno a cercarti un abito da sera> dice mentre ci sediamo a tavola < un importante uomo d'affari, amico di famiglia, organizza un party>
< Non potresti accompagnarmi tu?> chiedo con un po' di timore < io non sono mai stata a nessun evento, non ho la più pallida idea di che genere di abiti indossare, magari potresti darmi una mano>
< Ho un sacco di lavoro, Michael e Robert sapranno portarti nei giusti negozi>
<Avrei fatto prima a sposare Michael e Robert> commento a voce un po' troppo alta e credo che Elias mi abbia sentito.
<Non ho tempo da perdere con queste cavolate, ho un sacco di impegni domani!>
<Il tempo di scoparti quella troia di Evelyn però lo hai trovato!> do voce ai miei pensieri senza rendermene conto.
<Tirerai fuori questa storia ogni volta che non farò quello che ti piace> dice lui molto arrabbiato < Non fare la bambina capricciosa Eleonora, nessuno ti ha promesso un matrimonio da favola ed io non sono il principe azzurro venuto a salvarti dalla torre di pietra> poi si alza in piedi e continua a fissarmi         <al massimo sono quello che nella torre di pietra ti ci ha rinchiuso!>
<Non ho più fame!> lascio cadere le bacchette, mi alzo dalla sedia e mi chiudo in una delle stanze degli ospiti.
<Molto maturo il tuo comportamento!> lo sento gridare dalla cucina, ma non ho le forze per replicare.
Sono consapevole che non avrei dovuto tirare in ballo Evelyn, ma credo di non essere riuscita a perdonarlo completamente. Soprattutto oggi, le sue parole mi hanno veramente ferita e umiliata perchè purtroppo aveva ragione, mio marito preferisce di gran lunga la compagnia di una puttana che la compagnia di sua moglie. Ha trovato il tempo di scoparsela in macchina, ma non trova il tempo di accompagnarmi a scegliere uno stupido vestito! La mia mente continua a logorarsi per le parole di lei, ma anche per le parole di Elias. Lui crede che io sia una bambina immatura e capricciosa, ma lui è molto peggio.
Dopo diverse ore passate in questa stanza a piangere decido di andare a prendere un tè per calmarmi. Spero con tutta me stessa che mio marito si sia rintanato nel suo studio perchè non ho per niente voglia di vederlo. Quando arrivo in cucina però, mi accorgo che la porta dello studio è aperta e dentro non c'è nessuno, e anche le altre stanze sono completamente vuote. All'ingresso noto che la chiave della macchina che Elias aveva appoggiato sul tavolino di marmo prima, adesso non c'è più ed anche l'ascensore è completamente bloccato, quindi nessuno può entrare o uscire dall'appartamento se non sa il codice. Ed io ovviamente non ho la più pallida idea di quale sia il codice, non che voglia scappare, anzi vado a prendere la mia tazza di tè e mi dirigo nel letto perchè sono veramente stanca.
Nella notte mi sveglio diverse volte sperando che mio marito sia rientrato, ma non l'ha fatto. Ho anche guardato migliaia di volte il telefono nella speranza di ricevere una telefonata o anche uno stupido messaggio in cui mi dica che sta bene. Ero anche tentata di scrivergli verso le tre del mattino, ma poi ci ho rinunciato, non voglio sembrare troppo bisognosa di attenzioni, per quello c'è già Evelyn.
Alla fine verso le otto decido di alzarmi dal letto e provare a fare colazione.  Mentre prendo il caffè sento il suono dell'ascensore che arriva e mi fiondo all'ingresso per vedere se mio marito sta bene.
<Buongiorno signora>  dicono Michael e Robert quasi in coro
<Buongiorno> ricambio il saluto con una punta di delusione nella mia voce
<Elias ci ha detto di accompagnarla a cercare un abito per la serata>
<Finisco di fare colazione e andiamo> rispondo senza neanche chiedere dove sia Elias o se stia bene, tanto non riceverò mai una risposta esaustiva o veritiera.

Ho passato più di metà giornata tra le boutique di San Francisco per cercare un look adatto. Alla fine ho optato per un lungo abito argentato fatto a sirena che fascia tutte le mie forme ed ha una sola spallina molto ampia, con i miei capelli biondi e la mia carnagione chiara ci sta molto bene. Per quanto riguarda i capelli ho preferito lasciarli sciolti e fare dei boccoli ed anche il trucco è molto leggero, un po' di eyeliner e mascara, niente di più. Mentre stavo rifinendo il look con un po' di illuminante qualcuno bussa alla porta:
<Signora, mi scusi> dice Michael < il capo ci ha informati che purtroppo non riuscirà a raggiungerla e si farà trovare direttamente alla festa> poi mi allunga una scatolina in velluto blu < Mi ha anche chiesto di farle recapitare questo>
<Grazie, tra non molto sarò pronta>
<Siamo in soggiorno ad attenderla> poi esce e chiude la porta.
Apro la scatolina di velluto e dentro ci sono un paio di orecchini con pendente molto sottile ricoperto di diamanti. Sono veramente belli, non posso negare che mio marito ha degli ottimi gusti. Una piccola parte di me vorrebbe non indossarli per fargli capire che sono alquanto arrabbiata, io sarò immatura delle volte, ma lui mi ha rinchiusa nella sua "torre di pietra"  e non da segni di vita da diverse ore, quindi non è molto lontano da me. Ma allo stesso tempo mi piacciono molto e stanno d'incanto con il mio abito. Ah, cavolo, dovrò trovare un altro modo per fargli capire che sono arrabbiata.
Finito completamente di prepararmi raggiungo in soggiorno Michael e Robert.
<Come sto?> chiedo a loro per avere un po' di sicurezza dato che mio marito non è qua e non so a chi altro chiedere un'opinione.
<Bene> risponde Michael
<Si sta molto bene signora> risponde anche Robert subito dopo
<Grazie> decido di non insistere ulteriormente perché entrambi sono a disagio, forse Elias li ha minacciati di morte se osano dire qualcosa di troppo.

Il viaggio fino alla Villa in cui si terrà il party è breve, neanche venti minuti. Appena arrivati Robert lascia me e Michael all'ingresso e poi va a parcheggiare.
Quando entro mi sento subito molto a disagio, un sacco di gente mi fissa ed io non conosco assolutamente nessuno.
<Elias non è ancora arrivato?> mi giro verso Michael sperando che sappia la risposta.
Nel frattempo sento un profumo famigliare e una mano poggiarsi sul mio fianco <Michael, grazie,  puoi andare >
<Si signore> e scompare alla velocità della luce.
<Allora sei vivo> dico con voce aspra
Elias mi da un lieve bacio sulla guancia e ignora il mio commento <sei bellissima> mi sussurra piano all'orecchio.

Eleonora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora