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Una numerosa folla di persone si accalcò infondo alla stanza, intanto che i volontari li dividevano nei vari settori. Il primo concerto fu un successo. Allison non si sorprese della fama che acquistarono, poiché li aveva seguiti sin dall'inizio, amandoli dalle loro primissime note suonate sul palco del Crown And Anchor. Vedendoli in quel momento, le sembrò che fossero passati secoli. Erano arrivati lontano in così poco tempo e ne avrebbero fatta ancora tanta di strada. Freddie sembrò mettere in scena dei veri spettacoli, mostrandosi sempre eccentrico, con i suoi coloratissimi ed estrosi abiti. Dopo l'esibizione a Denver, i Queen diventarono più fiduciosi. Dal giorno seguente, iniziarono a spostarsi con il pullman per le varie città. In ogni località, Roger fu l'unico a trovare sempre una ragazza diversa. Brian restò appiccicato ad Allison. John era ormai impegnato con Veronica e Freddie era troppo preso da Mary per riuscire a guardare altrove. Roger rimase il classico musicista libertino, consapevole di riuscire a fare breccia nel cuore delle donne, grazie al suo charme selvaggio e il carattere misterioso. 

Dopo aver fatto tappa a New Orleans, la band riuscì ad avere cinque giorni liberi prima di poter raggiungere Boston

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Dopo aver fatto tappa a New Orleans, la band riuscì ad avere cinque giorni liberi prima di poter raggiungere Boston. Quando il concerto terminò, i Queen lasciarono l'auditorium St. Bernard Parish, raggiungendo un posto tranquillo in cui poter consumare un pasto decente. Gli ultimi giorni erano andati sbattendo da una parte all'altra, accontentandosi di cibi spazzatura. "Non sono aperti ristoranti a quest'ora" bofonchiò John, allungando le braccia sullo schienale del sedile. "Adesso mi accontenterai persino di una pizza d'asporto" dichiarò Allison, voltandosi verso Roger. Quella sera, aveva conquistato ben due ragazze, completamente diverse tra di loro. Le stava abbracciando strette, mantenendo gli occhi chiusi per potersi rilassare. "Tu che dici, Rog?". "Non ho fame" rispose, chinandosi verso destra per poter baciare la bruna. "Lui si nutre di altro" commentò Freddie, soffocando una risata. Brian fece di sì con la testa, approvando le sue parole. Allison sembrò essere l'unica disgustata da quella scena. A volte, essere la sola ragazza del gruppo la faceva sentire strana, desiderosa di scappare e di trovarsi delle amiche femmine. A quel pensiero, decise di chiamare Christine e Mary. Erano settimane che non le sentiva e necessitava di una figura femminile a cui aggrapparsi. Raggiunta la pizzeria, Allison si fermò ad una cabina telefonica. A Londra erano le sette del mattino e sapeva che Christine non le avrebbe mai risposto, ma forse Mary era già sveglia. Compose il numero, aspettando che rispondesse. Dopo un paio di squilli, lei alzò la cornetta. "Mary, sono Allison". La ragazza si mostrò felice di sentirla. 

"Come va? Che ora è da voi?"

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"Come va? Che ora è da voi?". "L'una di notte". "E siete ancora in giro?" Allison le raccontò della serata, del successo che stava avendo la band e delle continue storielle di Roger. "Il solito Roger. A te come va con Brian?". "Molto bene, nonostante tutto". Mary commentò quell'ultima preposizione, chiedendole i particolari. "Lui è magnifico, ma ormai non sento più quella scintilla che c'era tre anni fa". "Non c'è più intimità, vero?". Allison cercò di spiegarle la situazione, e lei sembrò comprendere. "Hai dei segreti con lui, e non riesci ad aprirti completamente. Se non c'è fiducia, non può andare avanti". "Adesso siamo in tour insieme, Mary. Non appena torneremo a Londra, gliene parlerò". Prima di salutarla, la passò a Freddie che esitò per afferrare la cornetta. Lei entrò nella pizzeria, sedendosi accanto a Brian. Quando tornarono sul pullman, Roger e le sue due fan si erano addormentati, avvinghiati e per fortuna ancora vestiti. Dopo la cena, raggiunsero la Georgia fermandosi ad Atlanta. Roger occupò una stanza con le due ragazze, mentre Brian prese una camera con Allison. Freddie e John in una camera singola. Brian notò qualcosa di strano. "Allie, cosa c'è?" la interrogò, tenendola stretta tra le braccia sotto le lenzuola. "Nulla, perché?". "Ti vedo assente". Gli stava dando la schiena, perciò non poté vedere la sua reale reazione. "Mi manca casa, e sto pensando all'esame che dovrò dare. Si lo so, devo godermi il momento". Brian la baciò sulla spalla nuda. "Esatto. Devo ripetertelo? I Queen non siamo solo io, Fred, John e Roger. Tu fai parte della band. Siamo una famiglia". Quelle parole riuscirono a confortarla, quindi si voltò verso di lui scoccandogli un bacio sulle labbra. "Grazie, sai sempre come risollevarmi il morale". 

𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐆𝐚 𝐠𝐚 | 𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫 𝐓𝐚𝐲𝐥𝐨𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora