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Roger aspettò forse tutta la sera che lei arrivasse. Osservava la porta dell'ingresso e ogni volta, quando scorgeva uno sguardo, sperava si trattasse proprio di Allison. Invece no. A mezzanotte inoltrata lei non si era fatta vedere. Il mattino seguente, bussando alla sua porta non ottenne alcuna risposta. Sembrò essersi dissolta e non aveva lasciato alcuna traccia sulla sua destinazione. Quindi trascorsero i giorni, le settimane, i mesi. Il nuovo tour era imminente. Qualche giorno ancora e i Queen sarebbero ripartiti. "Ma dov'è finita Allison?" domandò Freddie visibilmente preoccupato. Sedeva nella penombra della sua camera da letto, le dita affusolate sulla tastiera del pianoforte. John fece spallucce, al che tutti si voltarono verso Brian. Lui alzò gli occhi al cielo. "Che avete da guardare? Nemmeno io ho preso la nostra rottura molto bene". "Amico, avresti dovuto risolvere. Perché lasciare una ragazza come lei per un banale tour di sei mesi? Hai paura di non tornare? Hai paura che possa tradirti in tua assenza?" a quelle parole, Brian guardò Roger che se ne stava seduto nella poltrona con la camicia semi sbottonata e la pelliccia. "Ci sono cose che non sapete. Non fate della mia vita privata un affare di stato. Adesso pensiamo alle canzoni. Qualche idea?". John si grattò tra le sopracciglia, per poi dire: "Comunque l'ultima volta che l'ho vista aveva in serbo una sorpresa. Vi risparmio i particolari. Ce ne parlerà quando tornerà". 

Roger sgranò gli occhi

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Roger sgranò gli occhi. "Quindi tu sai dov'è?". "No, e non penso che tornerà entro la data della nostra partenza. È stata piuttosto male...". Brian sembrò odiarsi. Perciò balzò in piedi afferrando la giacca. "Ho capito, volete farne un affare di stato. Anche io tengo a lei, da morire, per questo ho dovuto lasciarla andare. Ma se siete così preoccupati, allora penso che andrò a cercarla". Roger subito scattò in avanti. "Vengo con te". Il chitarrista strabuzzò gli occhi. "Stai scherzando? È per colpa tua se siamo in questa situazione". Freddie sembrò essere l'unico all'oscuro di tutto, quindi domandò: "Colpa di Roger? Ma di che diavolo stai parlando?". Brian si limitò a raggiungere la porta e ad andarsene. Roger decise di non andare con lui. Per la redenzione si sarebbe preso il tempo necessario. Nel frattempo, a quasi trecento trenta chilometri di distanza, Allison se ne stava nella stanza in cui era cresciuta. Acquistò una chitarra classica, studiando dalla tablatura di John ogni giorno e provando a comporre qualcosa che fosse un minimo decente. Quando si sentì pronta, prese tra le mani la canzone che aveva scritto in estate, cercando di darle una base musicale. Non ne aveva ancora parlato ai suoi, quindi suonava quando restava da sola in casa. 

Sì, era tornata a Manchester per esiliarsi nella stanza della sua infanzia. "Hai intenzione di restare qui tutta la vita?" domandò sua sorella mettendosi a braccia conserte sulla soglia della porta. "Non tutta la vita. Almeno finché non trovo qualcos'altro di entusiasmante da fare". Nina fece di sì con la testa. "Allora d'accordo. Stasera usciamo. Hai bisogno di rimetterti su piazza". "Non sono interessata". Nina alzò il passo con aggressività, le sfilò la chitarra da sotto le braccia e la fece mettere in piedi. "Su, sei una bellissima ragazza. Stai buttando gli anni migliori nel cesso. Sii più cazzuta. Quando eri più piccola avevi più palle, sorellina mia". Nina aveva ragione. Stava sprecando il suo tempo. "Va bene, mi hai convinto. Dove mi porti?". Si misero in tiro, per poi mettersi in viaggio sulla Chevrolet di Allison. Era la prima volta che la guidava da mesi. Da quando era arrivata a Manchester, non era mai uscita di casa. Nessuno l'aveva cercata, anche perché nessuno sapeva dove fosse. "Ora che siamo sole posso chiedertelo. Quanto tempo ancora hai intenzione di restare a casa?". Allison la guardò con la coda dell'occhio intanto che teneva le mani sul volante, lo sguardo fisso sulla strada. "Stai evitando qualcosa o qualcuno? Non mi hai detto molto da quando sei tornata". 

"Ti ho detto che Brian mi ha lasciata"

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"Ti ho detto che Brian mi ha lasciata". "Ok..." iniziò a dire Nina "...ma per quale assurdo motivo? Era super innamorato di te. Non credo gli sia passata da un giorno all'altro". Allison alzò le sopracciglia. "Ti passa, se capisci che la tua fidanzata ha una cotta per un altro" sbottò, liberandosi di un peso. Era la prima volta che ammetteva ad alta voce di avere una cotta per Roger. Le venne da ridere al suono di quella parola. Cotta. Non aveva mica sedici anni. "Stai parlando seriamente, Al? Ha capito che ti piace un altro?". Lei si limitò ad annuire. Quando arrivarono al locale, si allontanò per qualche minuto raggiungendo il telefono nel retrobottega. Mary le rispose subito. "Come va lì?". L'amica rispose che era tutto tranquillo. L'aveva chiamata il giorno dopo essere arrivata a Manchester. Non voleva dire a nessuno dove fosse, ma di Mary si poteva fidare. E poi aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di Delilah e Romeo in sua assenza. "I gatti stanno bene, non preoccuparti". Ci furono dei minuti di silenzio. "Allie, non potrò tenere il segreto ancora a lungo". "Non dovrai farlo. I ragazzi partiranno tra poco, no?". "Sì, ma sentono la tua mancanza. Persino Brian. Credimi, sta malissimo da quando è successo". "Ma mi ha lasciato. È finita". Nina tornò da lei, picchiettando sull'orologio che aveva al polso. "Mary, devo andare. Ti richiamo". Non la lasciò parlare ulteriormente. 

Riappese, tornando dalla sorella

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Riappese, tornando dalla sorella. "Chi hai chiamato?". "Mary. Dovevo chiederle dei gatti". Scesero in pista, anche se Allison non aveva la benché minima voglia di ballare. Un ragazzo, con capelli lunghi fin sotto alle orecchie e un lieve accenno di barba, le si avvicinò. "Mi sembra di averti già vista" urlò per farsi sentire da sopra l'iconica canzone di Barry White You are the first, my last, my everything. "Impossibile. Non sono di qui, o almeno non più" il ragazzo sorrise. "Non lo so, ti conosco". Lei gli porse la mano, presentandosi. "Oh..." lui all'improvviso sgranò gli occhi "...ora ricordo dove ti ho vista. Eri su un giornale. Sei un'amica dei Queen?". Allison si fece seria, poi scosse il capo per tornare ai tavolini. 

𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐆𝐚 𝐠𝐚 | 𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫 𝐓𝐚𝐲𝐥𝐨𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora