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Dopo aver lavorato per un mese intero senza esigere un po' di libertà, ricevuto il primo stipendio Allison s'è detta che voleva festeggiare

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Dopo aver lavorato per un mese intero senza esigere un po' di libertà, ricevuto il primo stipendio Allison s'è detta che voleva festeggiare. I ragazzi erano partiti per Rockfield, lasciando un incolmabile vuoto tra le quattro ragazze che li avrebbero aspettati per sempre. "Stasera usciamo, offro io" ha dichiarato mentre parlava al telefono con Mary. Era la fine di maggio e nell'aria percepì una certa sensazione di appagamento e serenità. Insieme a Veronica, Chrissie, Ellen e Christine, le due ragazze raggiunsero il Crown And Anchor. Un pub dove erano ormai clienti fisse. Una band composta da tre giovani sedicenni provò a cantare sul piccolo palco, e le donne sedute al tavolo sorrisero al pensiero che solo cinque anni prima i Queen erano proprio lì, agli inizi della loro meravigliosa carriera. "Siete d'accordo con me che allontanarli da Londra dopo un tour è insensato?". 

Veronica si confidò con loro, accarezzandosi il pancione. "Roger mi ha confidato che il loro produttore discografico è un vero stronzo" rispose Allison. "Già" Mary annuì, ordinando cinque birre per loro, e una bottiglietta d'acqua per la futura mamma. La band scese dal palco, lasciando un insopportabile silenzio tra le persone che se ne stavano accalcate sulla scena. "Come va alla casa discografica?" Chrissie tentò di fare conversazione. Non avevano parlato molto dopo il pranzo di Natale a casa di Brian. Si poteva dire che non si sopportavano, ma non l'avrebbero mai ammesso. "Va piuttosto bene. Sono riuscita a resistere per un mese. Il mio capo è cordiale. A volte scorbutico ma lavorarci insieme si è dimostrato piuttosto piacevole". "E com'è lui, fisicamente?" domandarono Ellen e Christine, curiose. Erano ancora single, anche perché continuarono ad allontanare i bravi ragazzi. "Non è male, ma ha quasi quaranta anni". "Più sono maturi, meglio è". Spiegò Veronica, per poi pentirsi. "Scusate, gli ormoni". Le ragazze risero, alzando i boccali in aria. Mary diede una gomitata ad Allison, facendo un cenno con la testa. "Perché non canti?". "Cosa? Adesso?". 

Mary annuì. Le altre approvarono. "Dai, su" anche Chrissie insistette questa volta. Mary si alzò, raggiungendo il dietro le quinte. "Vedi che è andata a parlare con il proprietario" asserì Ellen, buttando giù un grosso sorso di birra. Allison iniziò a tremare. Sudò freddo e prima che Mary tornasse, pensò di darsela a gambe. Quando le fu accanto, aveva il microfono tra le mani. "Basta spingere ON, ed il gioco è fatto". Allison scosse la testa. "No, non posso. Non ho nemmeno la chitarra". "Te la prestano quelli della band. Su, alzati". La tirò su con le mani, sistemandole la giacca. "È ora di far ascoltare a tutti la tua dedica d'amore". Lei ingoiò la saliva. Non l'aveva ancora fatta leggere al diretto interessato. Non poteva in alcun modo cantarla davanti ad un centinaio di sconosciuti. "No, Mary. Sono pessima. Canto unicamente sotto la doccia". "Non è quello che ho sentito". La prese sotto braccio, accompagnandola sul palco. La bionda si avvicinò al microfono, presentando l'amica al pubblico. Il chitarrista le passò la sua Fender, augurandole buona fortuna. Sì, gliene sarebbe servita a iosa. Gli occhi indiscreti degli sconosciuti ammassati sotto al palco la squadrarono come fosse un alieno. Tieni duro, Al. Respira. Posò il plettro sulle corde, iniziando a cantare.    

"There was a girl, sat in her room with a book in her hands. She read as if that novel might suddenly disappear. She felt sad, alone and unconfortable. Each step that she took, it seemed that it was the last. He wanted her so much, but he couldn't handle a girl like her. With her sweet and dark eyes, with her lips to kiss and a soul full of dreams. Oh, so sweet. Now, she's in love but he goes away with the midnight train. He was sick and tired about everything. With all his love, he wrote a letter to that girl, but she will never receive it. So sweet his eyes, while he thinking about what could have been. With her sweet and dark eyes, with her lips to kiss and a soul full of dreams. Oh, so sweet. Postcards from his last journey, remind her that she isn't alone and never will be. He will come back, and maybe they could be happy together...".

Quando tornò con il braccio lungo il fianco, si disse che lo aveva fatto. Era successo. Il suono degli applausi si elevò nello spazio vuoto sopra la folla. Allison si commosse, facendo un mezzo inchino. Scese imperterrita gli scalini, tornando dalle amiche. "Mary, ti ucciderò prima o poi ma sappi che ho apprezzato". La bionda si portò entrambe le mani sul petto. "Oh, sono certa che lo faresti. Ti ho incoraggiata per così tanto tempo, che adesso mi sento totalmente fiera di te. Sei grandiosa". Le altre acconsentirono. "È vero, Allison. Sei stata bravissima" commentò Chrissie, mostrandole un sorriso sincero. Quella sera l'avrebbe stampata nella memoria come il giorno in cui tutto ebbe inizio. Nonostante l'assenza di Roger e dei ragazzi, si disse che era il momento. Avrebbe fatto ascoltare le sue canzoni a qualcuno.

𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐆𝐚 𝐠𝐚 | 𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫 𝐓𝐚𝐲𝐥𝐨𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora