Sidney

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- Oh cielo! Signor Stringer, cosa ci fate qui? - Charlotte provò un'incontenibile felicità, ritrovare un caro amico di Sanditon a Londra era quasi un miraggio.

- Signorina, io qui ci lavoro! - le rispose con fierezza - Voi siete la vera novità.

- Sono ospite di Lady Susan per qualche mese. All'inizio ero titubante, sapete Londra è molto ben diversa da Willingden e da Sanditon, anche! Ma da quando sono arrivata, Susan ha reso ogni giorno talmente piacevole, che potrei abituarmi.

- Credo che potrei abituarmi anche io a vedervi qui, signorina! Che magnifico regalo. Il signor Stringer arrossì visibilmente, Charlotte sperò fosse per il caldo.

- Ditemi di voi - riprese lei - ricordo che avevate rifiutato il lavoro di apprendista.

- Così era, infatti. Ma dopo la morte di mio padre... le nostre ultime parole, la mia rabbia, che senso aveva scontrarmi con tale veemenza con colui che mi ha dato tutto, per poi rinunciare ai miei sogni?

- Vi fa onore, signor Stringer, davvero. Pochi hanno il coraggio di seguire le ambizioni se intorno nessuno fa il tifo. Ovviamente voglio sapere tutto del vostro nuovo incarico, ma ora ditemi... Invitereste un'amica a danzare?

- Signorina Heywood, non so dirvi quanto la vostra sincerità disarmante sia così rara in questo ambiente - Stringer le rispose con compiacimento per quella maliziosa schiettezza - Sembra che qui in città tutte le fanciulle siano state educate a vivere così correttamente in società, che hanno dimenticato veramente come si vive. 

- Signor Stringer devo immaginare che abbiate svolto un'accurata indagine in tal senso? Allora sono l'ultima ruota del carro stasera! - lo stuzzicò lei ridendo.

- Signorina, vi sbagliate. In realtà sono venuto unicamente da voi proprio con l'intenzione di invitarvi a danzare.

*

La sala era ormai piena di gente festosa e danzante, ma Charlotte si era accorta a malapena della crescente confusione. Se nella prima parte della serata non aveva fatto che girarsi intorno con lo sguardo, ora la danza col signor Stringer le aveva dato un diversivo più che soddisfacente. Il suo compagno si era confermato un ottimo ballerino, come ricordava dall'ultimo ballo a Sanditon (quello che Charlotte tentava faticosamente di rimuovere dalla sua mente).

- Signorina Heywood, spero di potervi rubare alla compagnia della vostra amica nei prossimi giorni. Mi piacerebbe mostrarvi la mia interpretazione di Londra! - tentò di dire Stringer con un leggero affanno per via della seconda danza.

- Senz'altro Susan sarà felice di concedermi a un così volenteroso chaperon! 

Tutto intorno girava vorticosamente, il ritmo della danza era sempre più incalzante, i candelabri emanavano bagliori dappertutto, come lampi di luce. Charlotte e Stringer ridevano per la felicità mentre ruotavano su loro stessi. La musica aveva acquistato velocità, così i piedi dei ballerini, il vestito di Charlotte, persino la sala sembrava si muovesse. Un uomo di spalle, alto e dal fiero portamento, entrò nel campo visivo di Charlotte. I capelli castani le erano familiari. Charlotte lo perse di vista, il suo corpo era impegnato in uno scambio di posti molto frenetico. Si voltò per cercarlo. Lo individuò nuovamente, era ancora di spalle. Qualcuno accanto lo toccò per chiamarlo, si voltò.

La sala prese a rallentare, il ritmo della danza ebbe una brusca frenata, anche se Charlotte poteva giurare non fosse ancora finita la musica. I rumori intorno si dispersero nel vuoto. 

Sidney Parker era arrivato alla festa.

Sanditon, pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora