Insopportabili insinuazioni

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<<Mi dispiace se vi ho turbato>> le disse Sidney mentre aiutava Charlotte a risalire a cavallo.

<<Non lo avete fatto, signor Parker>> anche in questo mentiva <<Non avete comunque risposto alla mia domanda. W. Terrace...>>

<<Ah sì..>> rispose lui, riprendendo il filo del discorso. Fecero dietrofront, rimettendosi sulla strada verso la tenuta dei signori Baxton. <<I lavori sono ripresi una settimana dopo l'incendio, come immagino già sapete dalle lettere di mio fratello e di mia cognata. Ma è stata una ripresa breve, gli operai col maltempo di quelle parti non potevano proseguire. Sanditon sa essere inclemente con la pioggia in autunno. Per quanto stavolta avessimo i fondi.. - Sidney rise sarcasticamente - non c'erano le condizioni per continuare. Mio fratello ha già accordato con le banche per una ripresa dei lavori in inverno>>.

Charlotte teneva al successo di Sanditon forse come pochi altri, eppure... si era tormentata mille volte chiedendosi come il fidanzamento tra Sidney ed Eliza avesse potuto favorire una disponibilità di fondi maggiore. Ancora una volta si sforzò di mostrare un interesse esclusivo per Sanditon, eliminando ogni sorta di compromissione sentimentale dall'argomento. <<Confido nella tempra di vostro fratello e nella buona sorte che Sanditon merita.>>

<<Lo spero, ho dovuto sacrificare molto più di quello che pensavo per questa causa...>>

Charlotte provò ad ignorare l'ultima frase di Sidney.

<<Poco fa eravate meravigliati dalla mia naturalezza a cavallo. Ora vi darò un assaggio di come cavalchiamo dalle mie parti, a Willingden!>> e così dicendo partì spedita al galoppo, sperando di avergli fatto credere che il suo dolore non le era affatto arrivato.

*

<<Buongiorno madam, siete già pronta vedo! E la signorina Heywood?>>

 Charlotte sentiva salire per le scale la voce forte ed impaziente del signor Stringer, puntuale al loro appuntamento di quella mattina. Il giovane era giunto a casa di Susan come d'accordo, per condurle in una ispezione estremamente segreta prima dell'inaugurazione al Cafè Mallon. 

<<Certamente, caro ragazzo, sta per arrivare>> lo accolse Susan, divertita da tanta eccitazione. Infatti, dopo un paio di minuti, Charlotte scese nel suo abito celeste e di ottimo umore per quell'uscita insieme ai suoi più cari amici. Durante la passeggiata verso l'edificio, Stringer si spostava da un lato all'altro come se avesse un diavolo in corpo, ora accostandosi a Susan, ora a Charlotte. Parlava senza sosta di ogni dettaglio sulla falegnameria, sulla lavorazione della pietra, sul cemento, sulla buona resa di un colore invece di un altro..

<<Signor Stringer, sembra che vogliate istruirci alla nobile arte dell'edilizia!>> disse Susan ridendo.

<<Mi perdoni milady, ma non speravo affatto di poter condividere un traguardo così importante con persone a me care. Dopo mio padre...>> ma le parole gli morirono in gola. Charlotte si accostò a lui più di quanto il pudore glielo consentisse. Non disse nulla, ma lo strinse per la spalla e lo guardò teneramente. Stringer le strinse la mano e fece un cenno della testa. 

Proprio nella direzione opposta, ad incrociare il loro cammino, Sidney ed Eliza incedevano con passo lento, tipico di chi non ha fretta di attraversare la città. Charlotte si chiese se Londra non stesse diventando troppo piccola, più piccola di Sanditon, tanto da impedirle di evitare Sidney almeno una volta. Furono già faccia a faccia nel giro di un attimo, il tempo di assumere l'espressione di chi è sorpreso di fare piacevoli incontri. Il codice di comportamento impone infatti che, tra gente che si tollera a malapena, in pubblico si scambi le più finte cortesie. Sidney però pareva estraneo a questo linguaggio sociale, tant'è che il suo volto divenne subito crucciato e grave.

<<Signorina Heywood, signora Worcester. E signo Stringer!>> squittì Eliza, mentre sfoggiava denti perlacei e il solito battito di ciglia stucchevole <<anche oggi in ottima compagnia vedo>> disse rivolta a Charlotte.

<<E voi sempre in uguale compagnia, signora Campion, anche se io non oso giudicarne certo la qualità>> Charlotte fu talmente rapida nel dare quella tagliente risposta, che si pentì immediatamente della sua cattiveria.

<<Lo dite perchè Mi giudicate una pessima compagnia e siete troppo cortese per ammetterlo, o perchè davvero non avete un metro di giudizio adeguato per stabilirlo?>> la intercettò subito Sidney.

<<Nessuna delle due, signore. Ma a differenza della signora, non oso dare valutazioni nel modo in cui due persone si approcciano l'una all'altra>> Charlotte colse l'attacco di Sidney, ma si sentì comunque colpevole delle sue parole. 

<<Eppure sapete benissimo che io e Sidney siamo prossimi alle nozze, se non è dolce compagnia questa!>> sorrise Eliza coprendosi la bocca.

<<Ma io e il signor Stringer no. Dunque vi chiedo di astenervi dal giudicare la natura delle mie compagnie. Buona giornata>>. Senza permettere alla coppia di replicare, Charlotte si congedò seguita da Susan e Stringer. Non potè notare però, quando quest'ultimo si fosse improvvisamente incupito.


Sanditon, pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora