Nonostante

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Charlotte ebbe la sensazione di una stretta al petto, le gambe che fino a pochi secondi prima le avevano dato vigore nella danza , ora stavano battendo in ritirata. Non sarebbe riuscita a reggersi oltre. 

- Signor Stringer, perdonatemi - disse frenando bruscamente l'andatura allegra dei loro passi - credo di aver bisogno di un po' d'aria.

- Signorina Heywood! Cerchiamo un posto meno affollato, seguitemi - Stringer sembrava allarmato. La prese sottobraccio e si diressero fuori dal gran salone; trovarono una stanza più appartata dove poche persone chiacchieravano, probabilmente anche loro in cerca di un luogo più tranquillo. 

- Fuori rischiereste un malanno, qui forse avrete modo di riprendere il fiato.

Decisamente l'aria si fece meno pesante, Charlotte inspirò dal naso per permettere ai suoi polmoni di espandersi dentro la morsa che l'aveva afferrata. 

- Signorina dovete perdonarmi voi. Ho abusato del vostro spirito allegro costringendovi a due danze di seguito.

- Nient'affatto Stringer! Non c'è danza che possa piegarmi. Forse sono solo accaldata e fuori allenamento dall'ultimo ballo! 

- Potrei allontanarmi per prendervi qualcosa da bere che possa rianimarvi un po'?

- Sarebbe un gesto davvero premuroso e tipicamente da signor Stringer! Lasciatemi venire con voi, sola in mezzo ad estranei mi sentirei a disagio.

Attesero diversi minuti. Quando Charlotte fu decisa ad affrontare il suo destino, rientrarono in sala. Trovarono lo sguardo di Susan ad accoglierli: sembrava braccata da una conversazione con alcuni ospiti. 

- Charlotte! Mia cara, eccoti - disse tirandola a sè e liberandosi dai noiosi chiacchiericci - Ma cosa avete, siete pallida da far paura.

- Non preoccupatevi, il caldo deve avermi dato dei capogiri. Il signor Stringer mi stava scortando fino alle bevande. A proposito, vi ricordate di lui?

Susan guardò il giovane con qualche secondo di incertezza prima di aprirsi in un sorriso. - Ma certo! Voi siete il miglior vogatore di Sanditon, nonchè giovane apprendista e ambizioso architetto al Cafè Mallon!

- Non ditemi che è questo il vostro incarico! - Charlotte lo guardò con orgoglio.

- Beh, avrei voluto aggiornarvi con calma, magari portandovi a vedere i lavori durante una passeggiata.. 

Susan incoraggiò questa proposta, suggerendo a Stringer di organizzare proprio per l'indomani. 

- Vi cedo la compagnia della mia cara amica solo perchè so quanto apprezza la vostra - disse Susan compiaciuta.

- Oh eccovi! Proprio voi cercavo signorina Heywood. Susan cara, ti diverti? - lady Cassidy si materializzò dal nulla in quella tranquilla combriccola. 

 - Guardate chi ci ha raggiunti appena rientrato dal suo viaggio? 

Lady Cassidy si alzò in punta di piedi per individuare qualcuno che probabilmente aveva perso nella folla. - Ah sì! eccolo - e come pescando fuori un grosso pesce dal mare in agitazione, tirò Sidney Parker al cospetto della compagnia.

Descrivere ciò che può avvenire in un frangente di tempo infinitamente minimo, non è cosa semplice. In meno di una manciata di secondi ci fu un rapido scambio di sguardi: Charlotte verso Susan, con vero panico nel volto; Susan vero Charlotte, con la sua solita determinazione; Stringer in direzione di Charlotte, con timore e senza essere ricambiato da nessuno.

- Signor Parker, vi presento questa bella compagnia! Anche se immagino la conosciate già.      Lady Cassidy, con la sua fresca ingenuità, guardava tutti e quattro con soddisfazione per la riuscita di questa riunione. Non sapeva quale vortice di imbarazzo avesse generato. 

Sidney era... Sidney. Charlotte lo trovo così bello, severo, persino col volto segnato dalla stanchezza. Sentì l'ennesima strigliata allo stomaco, si guardarono quel tanto che bastava ad entrambi per ammettere di essere sconvolti dalla presenza l'uno dell'altra. 

- Signor Parker, che gioia rivedervi - Charlotte decise di prenderlo in contropiede, sfoderando il più insincero dei sorrisi e sperando di trarre in inganno quanti dei partecipanti conoscevano i suoi veri sentimenti.

- Signorina Heywood, una gioia e in egual misura una sorpresa, per me. Cosa vi porta qui? Buonasera signor Stringer, Milady - Sidney accennò un inchino, per quanto un'improvvisa rigidità glielo permettesse.

- Sono ospite di questa squisita signora - disse Charlotte prendendo la mano di Susan - ho scritto a Georgiana del mio arrivo, al Vostro indirizzo qui a Londra, ma non ho ricevuto risposta. Vi credevo ancora in viaggio!

- La signorina Lamb in effetti lo è. E' rimasta qualche settimana in Francia, sarà di ritorno per la metà del mese. Non vi ha risposto perchè non ha mai letto la vostra lettera. 

Sanditon, pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora