Sganciare la bomba

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L'inaugurazione aveva attirato tutta la piccola nobiltà, la sala del Cafè Mallon appariva ancora più splendida con quella folla di abiti sfavillanti, di calici lucenti e voci sonanti. Quando Charlotte e il signor Stringer rientrarono, la prima fu accompagnata al tavolo da un accalorato cavaliere. <<Il signor Mallon ci vorrà tutti presenti per il discorso di inaugurazione, mi duole ma dobbiamo lasciare questa zona riservata..>> le aveva detto lui, dopo l'intensa confessione di poco prima. Al tavolo ritrovarono Tom, Susan e, con fastidio di Charlotte, anche Sidney. I tre sembravano immersi in una piacevole conversazione quando si accorsero dell'arrivo di Charlotte.

<<Ah! Ecco la nostra comune amica!>> la accolse Tom, mentre Susan le chiedeva dove fosse finita. <<Ti sei persa un signor Mallon che gira per la sala come una trottola ubriaca>> le disse ridendo con delicatezza. Stringer si congedò dal gruppo lasciando Charlotte con una gentile carezza sulla schiena, dicendo che avrebbe cercato proprio quella trottola impazzita del suo capo, prima di perderlo del tutto. Risero di cuore tutti, mentre Stringer si allontanava. L'unico a non essere divertito, nè tantomeno entusiasta del suo arrivo, era Sidney. Charlotte se ne accorse quando cercò di introdursi nella conversazione dei tre, con evidente astio da parte sua che ciò accadesse. Decise allora di concentrarsi sulle parole di Tom, tuttavia senza seguire alcunchè del suo discorso. Sidney iniziò a scrutarla, fino a quando si avvicinò e le sussurrò all'orecchio:<<Siete rossa in viso per il vino o per il caldo?>>. Lei lo guardò irritata per quella che era senza dubbio una domanda supponente. <<Un misto di entrambi, signore>> disse Charlotte, sapendo di mentire benissimo almeno a metà di quella insinuazione. Da quando era arrivata infatti non aveva ancora preso nemmeno un calice in mano.

<<Dunque cara che ne pensi?>> le chiese Tom, inserendola in un discorso di cui Charlotte non aveva captato nulla. 

<<Scusate signor Parker, ero distratta, a cosa vi riferite?>> rispose lei imbarazzata.

<<Già, Tom>> disse bruscamente Sidney <<la signorina Heywood è troppo impegnata altrove per poter fare conversazione>> e se ne andò lasciando Charlotte a metà tra l'ira e lo sconcerto.

*

I signori Baxton giunsero più tardi, la signora Baxton visibilmente infuriata col marito per l'orario. <<Mio marito ha un talento innato per gli intoppi dell'ultimo minuto!>> si scusò lei col signor Mallon.

<<Sciocchezze milady! Non è mai tardi per ricevere dei buoni amici!>> rispose lui con più energia del necessario, tanto che il contenuto del suo non più numerabile bicchiere finì direttamente sul panciotto. 

<<Oh, questo è un bel problema>> constatò Mallon guardando la macchia rossa che andava ad allargarsi sul tessuto. <<Meno male che ho già fatto il discorso di apertura!>> e risolse la questione con una sonora risata. Charlotte e Susan osservavano la scena con divertimento e, con gioia della seconda, la sua amica pareva davvero allegra della compagnia. Dopo il discorso del signor Mallon, il cui contenuto andava reinterpretato con le capacità di un sobrio, il signor Stringer era stato assorbito dalle pubbliche relazioni. Charlotte lo immaginava: quella serata era la sua vetrina per acquisire nuovi lavori. Lui però non la perdeva d'occhio, di tanto in tanto le lanciava sguardi accesi, intensi, tanto da far arrossire se stesso e l'oggetto del suo ardore. 

Charlotte cercava di concentrarsi sui discorsi della signora Baxton e di Susan, senza ottenere uno stacco netto coi suoi pensieri. Le parole di Stringer le risuonavano in mente anche sopra quel caos, e gli occhi indagatori di Sidney le pesavano come macigni. Per la contentezza di Charlotte, almeno Eliza le stava alla larga tenendo fede all'impegno di sfoggiare il suo savoir faire. Il signor Mallon poco dopo fece un'altra visita al piccolo gruppetto, con più allegria di prima se possibile. Era talmente brillo, con due grossi pomelli color porpora in viso e una vitalità tra il ridicolo e l'esilarante. 

<<Allora signorina - si fiondò su Charlotte con un equilibrio incerto - ditemi un po' le vostre opinioni. Che ve ne pare di questo gioiello appena sfornato?>> e buttò giù un sorso di vino.

<<Signor Mallon, non vorrei immiserire la grandiosità di quest'opera con i miei banali giudizi... Ma senz'altro posso affermare che sono stata rapita dallo sfarzo. Il contrasto del mosaico verde italiano, col nero marmo Marquinia poi! Un accostamento di classe>>.

Il signor Mallon restò come un allocco, gli occhi spalancati su Charlotte. Susan e la signora Baxton la guardavano con orgoglio. <<Santo cielo signorina, quale libro dell'architettura avete divorato? Siete un'esperta!>> le disse Mallon ammirato, brindando quasi alla faccia di Charlotte, tanto era l'energia che impiegò. In quel frangente Charlotte notò che anche Sidney si era avvicinato alla conversazione e, con sua sorpresa, era intenzionato a partecipare.

<<Dovete sapere, signor Mallon, che la signorina Heywood ha un buon occhio per l'arte delle costruzioni. Mio fratello Tom tiene in grande considerazione le sue opinioni a Sanditon>>. Charlotte rimase perplessa per quella gentile quanto inaspettata frase, tant'è che non riuscì a rispondere qualcosa di sensato. Fu la signora Baxton a salvarla dal mutismo, incontenibile nel suo evidente orgoglio per Charlotte. <<Dico sempre io: Chi ha troppo, non ha interesse ad avere davvero! Chi ha poco, non si ferma mai>>.

<<E' più o meno la filosofia di mio padre, signora Baxton>> le rispose la ragazza, grata per quel sincero pensiero. Sidney continuava a fissarla, Charlotte lo sapeva perchè sentiva i suoi occhi fin dentro le ossa.

<<Ben detto signora Baxton, e signo Parker sono d'accordo con voi. La signorina qui ha davvero un ottimo gusto (non per vantarmi, ma qui è tutto di una certa classe, persino il tovagliolo con cui ho asciugato il vino che ho versato a terra poc'anzi)>> disse Mallon a Charlotte, abbozzando un occhiolino maldestro. 

<<E comunque!!>> riprese a voce più alta <<il signor Stringer mi aveva avvisato bene sulla vostra intelligenza, mia cara!>> e le fece un altro occhiolino <<Chissà quando si deciderà a dichiararsi, quel ragazzo! Già, è proprio cotto che andato!ah ah ah!!>> ridendo, il signor Mallon si allontanò inconscio di aver sganciato una bomba. L'imbarazzante verità era stata messa proprio davanti alle orecchie Sidney. 

Sanditon, pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora