L'inquisizione

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<<Dottore, mi state chiedendo se ho l'abitudine di portare con me una di quelle fiaschette con liquori dall'odore ostile, tipico accessorio da uomini di taverna?>> Improvvisamente Georgiana parve riprendere tutta quella verve di cui era sempre stata provvista, un po' tagliente un po' sulla difensiva. Peccato che non trovò terreno fertile nel suo interlocutore, o meglio indagatore, poichè gli occhi e l'atteggiamento del medico sembravano tutto fuorchè indietreggiare di fronte agli aculei di Georgiana.

<<Qualcosa del genere, signorina Lamb>> le rispose impassibile, senza preoccuparsi di ridefinire il suo atteggiamento, come si presupponeva, davanti ad una giovane ereditiera. In quel frangente di gelo venutosi a creare, qualcuno bussò alla porta, che schiudendosi mostrò un Sidney dall'aspetto stropicciato, stanco. 

<<Dottore, ci son.. Ma siete sveglia?? - disse lui, spalancando gli occhi mentre si gettava ai piedi della giovane protetta -  santo cielo Georgiana....>> e si coprì il volto con la mano, mentre con l'altra stringeva la coperta. Charlotte sentì una spina nel cuore, lo fissava e sentiva di non aver provato mai tanto dolore per quell'uomo che stava patendo una delle angosce più grandi. D'istinto poggiò la mano più vicina sul suo capo, sfiorandogli la nuca. Sidney a quel tocco leggero parve sentire come una scossa, perchè alzò immediatamente il viso e si girò intorno in cerca di lei, perchè lo sapeva che quella era una delicatezza che solo Charlotte poteva regalargli.

<<Mi stavo domandando dove foste, Sidney>> disse Georgiana guardando con circospezione i due. Gli occhi leggermente socchiusi, scrutava quel momento di tenerezza per capire oltre all'immagine che aveva davanti.

<<Georgiana, che sollievo vedervi finalmente sveglia, l'ultima memoria che ho di voi semi cosciente è quando mi siete svenuta tra le braccia...>> rispose Sidney di nuovo in preda ad una smorfia di dolore in viso.

<<Soffrite ancora per i crampi? - le chiese Charlotte - abbiamo visto come non vi hanno dato tregua nemmeno nel riposo, se così possiamo definirlo>>.

<<Sono iniziati dopo la tappa a M., con vostro cugino Edward, a cui credo di aver rovinato la fine del nostro viaggio in modo imperdonabile..>>

<<Non ditelo nemmeno per scherzo - la interruppe subito Sidney - mio cugino è stato molto in pena per voi. Si è allontanato per una questione urgente, ma sarà di ritorno probabilmente già domani, solo per prendere informazioni sul vostro stato di salute>>.

<<Mi sento sollevata Sidney, vorrei ringraziarlo per tutto ciò..>>

<<Lo farete di persona, state tranquilla>> la rassicurò subito lui. <<Dottore - disse poi rivolto al signor Jenkins - le avete dato qualcosa per calmare i dolori adesso?>>

<<Signor Parker, prima di somministrarle qualunque anti dolorifico, vorrei conoscere meglio le ultime ore della paziente prima che iniziasse ad accusare i sintomi>>.

<<Ah, sì esatto, prima che entraste il dottore stava appunto facendo un'inquisizione sulle mie discutibili abitudini. Sapete dottore, non siete il primo che attribuisce ad una donna non europea questi piaceri. Cosa credete, che ad Antigua siamo tutti degli schiavi ubriaconi?>>

<<Georgiana vi prego, non credo che il dottore intendesse..>> provò a calmarla Sidney

<<Signorina Lamb - intervenne Jenkins - mi dispiace deludervi ma non troverete in me qualcuno con cui discutere di stupidi pregiudizi sulle vostre origini, nè ho alcun motivo di incoraggiare i più banali luoghi comuni prodotti dalla mente europea. Vi chiedo, perchè il mio dovere è condurvi alla guarigione, se avete assunto sostanze diverse da quelle usuali>>. 

Quella domanda, il cui scopo risultava chiaro forse solo al medico, fu incoraggiata con cautela da Sidney, col disperato tentativo di aiutare tutti, lui per primo probabilmente, a scoprire cosa fosse successo. <<Permettici di capire, Georgiana>> le disse teneramente.

Charlotte, vuoi per compassione verso Sidney, ma soprattutto per quella sconfortante perplessità che il dottor Jenkins le aveva insinuato dentro, strinse la mano dell'amica per farle sentire la sua presenza. Nessuna di quelle predisposizioni però, dalla più fredda e razionale del medico fino a quella angosciata di Sidney e Charlotte, potè calmare Georgiana. Che anzi pareva rianimarsi via via sempre di più nel corso di quell'interrogatorio.

<<Non vi capisco voi tutti, cosa state cercando? Oltre a quello che ho mangiato e bevuto nelle varie locande dove abbiamo sostato, non ho ingerito altro!>>

<<Signorina Lamb, d'accordo sarò sincero. I vostri sintomi corrispondono quasi totalmente ad un caso di tentato avvelenamento. Vi abbiamo presa per un soffio, se ci tenete a saperlo, ora siete molto disidratata e debilitata. Devo intervenire per debellare qualunque traccia sia rimasta in circolo e permettervi di ristabilirvi al meglio. A meno che qualcuno non vi abbia intenzionalmente drogata, ma questo potremmo prenderlo in considerazione in un secondo momento, vorrei sapere da voi stessa se avete assunto sonniferi, droghe o addirittura veleni>>.

Sanditon, pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora