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Ci sono -2 cazzo di gradi e sto scrivendo su una panchina mentre aspetto mio padre, quindi ringraziatemi

HARRY'S POV

Io e Louis eravamo tornati al college da qualche settimana ormai. Aveva ripreso a seguire le lezioni e gli allenamenti di calcio, passavamo i pomeriggi insieme agli altri ragazzi e lui si comportava normalmente.

Con tutti gli altri, ma non con me.

Aveva smesso di farsi toccare; si allontanava ogni volta, ogni singola volta in cui provavo ad avvicinarmi anche solo per infondergli sicurezza sfiorandogli la mano.

Aveva smesso di toccarmi. Non era mai stato troppo propenso al contratto fisico, ma a volte riusciva a migliorarmi la giornata appoggiandomi la mano alla base della schiena per guidarmi nei corridoi o facendomi riposare con la testa sul suo grembo.
Si isolava.
Rideva e parlava con tutti, ma non era veramente lì. Era come se il suo corpo avesse dei movimenti, delle frasi o dei compiti preimpostati che era obbligato a svolgere, ma il suo cervello era come disconnesso.

Potevo sentire che stava soffrendo.

Sapevo che non stava bene come diceva. Dopo avermi permesso di entrare un minimo nella sua vita, dopo essersi aperto con me, faceva finta di niente.

Non rispondeva quando gli chiedevo come stesse; dovevo trascinarlo fuori dal bagno quando si chiudeva al suo interno; non mi permetteva di aiutarlo.

Le sue parole continuavano a rimbombarmi in testa.

"Io non voglio tornare"

Louis non stava bene, non stava bene per niente.

E il fatto che mi avesse tagliato fuori, che avesse riniziato a indossare una stupida maschera anche con me mi faceva sentire inutile.
Forse aveva deciso che alla fine, dopo aver dormito sul mio petto mentre usavo la mia maglia per impedire al sangue di uscire dai suoi polsi, non si fidava.
Forse dopo che tutti mi avevano detto di non fargli del male io mi ero avvicinato troppo.
Avevo sfondato un pezzo del suo muro e i mattoni gli erano franati addosso.

Avrei voluto solo che si aprisse con me.
E non so con quale ego pensassi di essere più importante per lui, forse addirittura speciale, tanto da farlo sentire al sicuro tra le mie braccia.
Ma a quanto pare Louis la pensava in modo diverso.
Ero fottutamente cotto di un ragazzo che mi rendeva partecipe di una vita finta, creata per nascondere i suoi problemi.

Avrei voluto abbracciarlo, stringerlo la notte quando lo sentivo agitarsi nel letto, quando la mattina quasi scoppiava a piangere perchè non voleva alzarsi e andare a lezione.

Louis Tomlinson era uno scheletro nascosto all'interno del più bell'armadio.
E io ero pronto a qualsiasi cosa pur di farlo stare bene.

Decisi che, anche se non sapevo come avevo fatto a perderla, avrei dovuto riconquistare la sua fiducia.

LOUIS' POV

Mi ero allontanato da Harry.

Ero un coglione, lo so, e lui non se lo meritava, ma non potevo farci nulla.

Vedevo il suo viso triste ogni volta in cui facevo finta di stare bene, e mi si stringeva il cuore, ma non potevo permettermi di farmi distruggere di nuovo.

Dopo avermi visto in quello stato ne avrebbe voluto parlare e io ero tutto fuorché pronto a farlo, così con me stesso avevo usato la scusa della fiducia.

HARRY'S POV

Mi alzai di scatto dal letto e andai a prendere il mio zaino nell'armadio.

Avevo avuto questa idea la settimana prima, quando in uno dei fantastici momenti in cui Louis si rifiutava di avere contatti umani un mio compagno di corso mi aveva portato a un laghetto in una piccola radura nel parco dell'università.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora