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Sto guardando the big bang theory, Howard e Raji>>>>

HARRY'S POV

Cercai di non pensare più a mia mamma per il resto della settimana.
Da una parte mi pizzicavano le mani dalla voglia di richiamarla e recuperare tutto il tempo perduto, ma dall'altra non riuscivo a superare la delusione di essere stato abbandonato per anni.

Mi concentrai su Louis, che invece continuava a peggiorare.
Non voleva più alzarsi dal letto, non voleva andare a lezione o agli allenamenti di calcio.
Non voleva parlare con nessuno, non voleva mangiare, studiare o anche solo vedere i nostri amici.
Si faceva abbracciare la sera e trascinare in giro durante il giorno mettendo su una maschera e facendo solo finta di essere stanco nei momenti peggiori.

I suoi polsi erano costantemente bendati e continuava a non volermi dire cosa ci fosse di sbagliato.

Era fragile, si sarebbe potuto rompere da un momento all'altro e ogni giorno spariva un po' di più.

Avevo cercato farlo stare meglio comprandogli il gelato o facendogli guardare Capitain America e gli altri film di supereroi, avevo persino messo le sue canzoni preferite per farlo cantare.
Ma continuava a sembrare disconnesso dal mondo.

In quel momento gli stavo preparando del the mentre lui era seduto sul divano a guardare gli Avengers.
Era come prendersi cura di un bambino, ma sapevo che fosse un ragazzo sull'orlo di crollare e avrei fatto qualsiasi cosa per farlo stare bene.

Alla fine era il mio "migliore amico" e saperlo tutti i giorni distrutto mi faceva male.

"Lou vuoi del the?" Gli chiesi senza aspettare la risposta, sapevo che avrebbe annuito.

Mi sedetti di fianco a lui e gli passai la tazza, appoggiandomi poi sul suo fianco.
Passò un braccio dietro la mia schiena e iniziò ad accarezzarmi un fianco con il pollice mentre beveva.

"Andiamo a fare una passeggiata? È domenica"

Scosse la testa senza parlare e sospirai.

"Allora cosa vuoi fare?" Gli chiesi nuovamente sperando in una risposta.

"Niente"

"Dai Lou, è una bella giornata..." Non mi fece nemmeno finire che si dimenò allontanandomi.

"Sei libero di andare a fare la tua cazzo di passeggiata, se ti ho detto di no è no."

Corrucciai il viso e rimasi a bocca aperta sentendo qualcosa dentro di me spezzarsi.
Io cercavo solo di aiutarlo.
Così facendo come mi aveva detto mi alzai, presi il giubbotto che avevo lasciato sul bracciolo del divano insieme al bastone e mi avviai verso la porta.

Quando presi in mano la maniglia per uscire sentii un sospiro dal divano.
Mi fermai, sperando dicesse qualcosa.

"Harry... Io sono... Non-" sapevo fosse difficile per lui esprimere i sentimenti, così rinunciai all'arrabbiatura per chiarire.

Mi girai e tornai indietro sospirando.
Ormai avevo capito che con lui bisognava avere pazienza e fare le cose con calma.
Sedetti di nuovo sul divano, sperando che il mio allontanarmi non lo avesse fatto chiudere in se stesso.

"Devi dirmi qualcosa?"

Sentivo le sue mani agitarsi sulla coperta, così le presi tra le mie e gli baciai le nocche.
Gli baciai anche i palmi e polsi ancora bendati.

"Scusami... Non volevo risponderti così... È che passi tutto il tempo a prenderti cura di me e vorrei ti divertissi un po'"

Alzai una mano e passai le dita fra i suoi capelli, scostandogli la frangia dagli occhi.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora