12.

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Non ho la minima idea di cosa succederà in questo capitolo dato che non ho ancora deciso ;)

LOUIS POV

Era finalmente arrivato capodanno.
Avevamo passato la settimana dopo Natale a non fare assolutamente nulla; Harry e mia mamma cucinavano, le mie sorelle facevano caos come sempre e io stavo un po' meglio e un po' peggio del solito.

Harry era fantastico: si prendeva cura di tutti con solo un sorriso ed era diventata una routine quella di svegliarsi con le sue braccia a stringermi delicatamente.

Alla fine stavamo bene, mi piacevano i suoi abbracci.

Andavo avanti e mi appoggiavo a lui per rimanere in piedi, e lui mi parlava dolcemente e mi accarezzava la mano quando crollavo.

Non fu una sorpresa quando il mio vecchio amico di infanzia, Stan, ci invitò alla sua festa di capodanno. Ne organizzava una ogni anno e invitava la maggior parte delle persone con cui eravamo cresciuti.
Quell'anno ne aveva invitate il doppio, dato che suo padre gli aveva permesso di usare un magazzino di sua proprietà: erano tutti figli di ricchi che facevano cose orribili da drogati e la scampavano ogni volta grazie ai genitori e ai loro avvocati.

Continuavo a partecipare solo perché gli altri miei amici, a parte Zayn, non notavano questi particolari e insistevano per andarci.

Nonostante quell'anno avessi cercato di convincere Harry a non andarci usando vilmente la cecità come scusa lui aveva insistito, forse per dimostrarmi che la sua condizione non gli impediva di fare nulla, ed in frettissima era arrivato il momento di prepararci.

Mi vestii con dei pantaloni classici neri e stretti abbastanza da evidenziarmi il sedere e le gambe, e sopra una maglia di lana sempre nera a collo alto.
Indossai poi le scarpe e mi coprii con una giacca lunga e leggera di finta pelle.
Andato in bagno mi misi il gel sulle mani e guardandomi il meno possibile allo specchio le passai nei capelli tirandoli all'indietro; rasai l'accenno di barba che mi era cresciuto in quei giorni mettendo in evidenza le mie guance incavate e le labbra sottili.
Misi la matita bianca sotto agli occhi per accentuare l'azzurro delle iridi e l'eye liner per allungarli dato che mi piaceva da morire.
Adornai le dita con i soliti anelli, misi un paio di occhiali da sole sempre neri e spostai il braccialetto fuori dalla manica per farlo vedere.

Quando tornai in camera anche Harry era pronto.
Ed era magnifico.

Aveva una camicia nera sbottonata fino a metà e con le maniche tirate sù fino sui gomiti, che aveva infilato in dei pantaloni larghi bianchi.
Le scarpe erano dei mocassini neri laccati, e i capelli mossi erano lasciati abbastanza a loro stessi.
I vestiti slanciavano più del normale la sua figura già alta e lasciavano scoperti i pettorali e i muscoli delle braccia.
Dopo averlo squadrato dall'alto al basso pensai che gli mancasse qualcosa.

Dopo avergli detto di aspettarmi andai in camera a prendere uno dei miei anelli.
Lo avevo comprato anni prima, ma non lo avevo mai indossato dato che alla fine non mi piaceva poi così tanto.
Per lui però era perfetto.

Era argentato con la parte visibile a forma di rosa. Tornai in salotto e lo infilai al suo anulare destro.

"Ora sei perfetto"

Portò le dita dell'altra mano a tastare l'anello per capire come fosse fatto e subito dopo sorrise.

"Sono sicuro che sia bellissimo... Come sono sicuro che anche tu lo sia" mi disse sfiorandomi la guancia con le dita.

Scossi la testa per allontanare il rossore dalle guance e uscimmo.

***

Andammo a piedi dato che il luogo era relativamente vicino.
Durante tutto il tragitto entrambi rimanemmo in silenzio, ma non uno di quelli imbarazzanti: era piuttosto confortevole.
Eravamo solo io e Harry, solo noi due a camminare sotto le stelle.

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