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Ma ciao ragazzx, come va?
So che questi capitoli sono corti e non succede quasi nulla, ma è fatto apposta per rappresentare i sentimenti di Louis.

🤪

***

HARRY'S POV

Dopo essere tornati dal mare Louis sembrava ancora più spento.
Non rideva, non voleva partecipare alle lezioni, non parlava.
Cercavo di tirargli su il morale portandogli il gelato o abbracciandolo quando me lo permetteva, ma era sempre più stanco.
Non riusciva neanche ad alzarsi dal letto.

Quando uscii dal bagno, con ancora il petto scoperto dalla doccia, mi diressi verso la camera da letto.

Erano le due di pomeriggio di un mercoledì abbastanza tranquillo, quindi avevamo mangiato con gli altri e poi eravamo tornati in camera dato che Louis voleva dormire un po'.

Mi sedetti sul nostro letto e accarezzai Louis sulla spalla per farlo alzare, ma ricevetti solo un grugnito senza significato.

Mi chinai, appoggiando le labbra sulla sua tempia. Sussurrai qualche parola dolce e lui si girò.
Fece per abbracciarmi, ma quando si rese conto che non portavo la maglia rimise la testa nel cuscino e abbracciò quello.

Sospirai per la frustrazione.
Ero appena riuscito a svegliarlo e stupidamente mi ero dimenticato la maglietta.
Poteva sembrare una cosa da nulla, ma sapevo benissimo che lo avrebbe messo a disagio e non ci avevo pensato.

Era difficile non poterlo toccare o abbracciare o baciare ogni volta che volessi, ma lo avrei sopportato fino allo sfinimento se fosse stato necessario perché ero innamorato di lui con tutta la mia anima.

"Scusami Lou, hai ragione, vado a mettermi una maglia e torno" dissi con la voce dolce accarezzandogli la guancia.

Feci per alzarmi, ma con mia grande sorpresa sentii la sua mano sul mio polso per trattenermi.
Un po' confuso incrociai le gambe di fianco a lui, e quando si fu messo a sedere portai le dita sulla sua guancia con un sorriso.

"Buongiorno" sussurrai ancora in confusione per il suo cambio di idea.

"Non andare via" aveva la voce rauca per l'essersi appena svegliato, e mi sciolsi quando strinse più forte il mio polso.

Annuii sorridendo. Girai la mano e appoggiai tutto il palmo sulla sua guancia, permettendogli di piegare il viso e farsi sorreggere.
Il contatto con la sua pelle non avrebbe mai smesso di mandare brividi di piacere in tutto il mio corpo.
Potevo benissimo sentire il calore che emanava, un po' di barba e le ossa dello zigomo.
Gli accarezzai con il pollice la palpebra chiusa, beandomi di uno di quei rari momenti in cui tutto intorno era calmo.
In cui si potevano sentire solo i nostri respiri ed esistevano solo le nostre anime.

Improvvisamente sentii i suoi occhi aprirsi e lui staccò la guancia dal mio palmo, portando poi la mia mano ad appoggiarsi al letto.

Feci una faccia stupita e lui se ne accorse, dato che emise una leggera risata e strinse le mie dita.

"Io... Non so come dirlo"

Sentivo quanto fosse a disagio. Forse, forse, avevo capito cosa aveva intenzione di fare; o forse stavo solo sperando. Lo lasciai continuare con un sorriso incoraggiante.

I minuti successivi trascorsero molto lentamente.

Prima di tutto appoggiò i polpastrelli sulla mia tempia, facendoli scivolare poi sulla guancia e infine a seguire la linea della mascella.
Ogni singolo spostamento provocava dei brividi che mandavano scosse fino alla spina dorsale, facendomi provare caldo e freddo allo stesso momento.
Il suo tocco non era possessivo né pesante.
Era leggero, effimero.
Era come un soffio d'aria che quando ti accorgi del suo arrivo è già scomparso.
Louis era così, come il suo tocco. Incostante.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora