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Ciaoooo

LOUIS POV

Mancava veramente poco alla laurea, e con questa incombenza ero diventato ancora più intrattabile.
Avevo perso il conto delle volte in cui ero scoppiato davanti ad Harry e avevo riversato su di lui tutta la mia frustrazione, ma come l'angelo che era lui era sempre riuscito a calmarmi con un abbraccio o cantandomi qualche melodia dolce.

In più non aiutava il fatto che avessi definitivamente tolto le bende per permettere alle ferite di rimarginarsi completamente.
Ogni volta che abbassavo lo sguardo il pensiero di ciò che avrei voluto fare mi assaliva come una vocina penetrante attiva giorno e notte, ma ancora una volta Harry mi aveva aiutato in tutto.

Avevamo iniziato a trasferirci: poco per volta spostavamo tutti gli scatoloni dalle nostre vecchie case e il dormitorio al mio appartamento, andavo all'università un giorno alla settimana per stare con i nostri amici e il resto del tempo studiavo a casa.
Harry invece aveva rinunciato agli studi ed iniziato un corso di cucina che gli avrebbe dato una certificazione; lo frequentava la mattina e invece il pomeriggio tornava a casa da me.

Vivevamo in una casa piena di scatoloni riempiti di oggetti di tutti i tipi che nessuno dei due aveva voglia di sistemare.
Io dormivo la mattina e il pomeriggio studiavo con Harry al mio fianco.

Come ogni umano, però, avevamo bisogno di una pausa e il compleanno di Chloe era il momento perfetto.
Cate mi aveva chiamato dicendo che Chloe avesse espresso la volontà di festeggiare con me ed Harry, e certamente non avrei potuto dirle di no.

Dato che avremmo passato tutto il giorno fuori casa avevo deciso di andare direttamente a prenderlo al corso pensando che gli avrebbe fatto piacere.

Mi ero alzato verso le dieci e non so con quale forza mi ero fatto la doccia.
Quel giorno ero particolarmente fiero di me stesso, perché nonostante non ci fosse Harry ero riuscito a fare tutto.

Avevo poi lasciato i capelli ad asciugare con l'aria per dargli l'effetto spettinato che mi caratterizzava, avevo indossato dei jeans larghi a vita bassa, una maglietta bianca attillata e corta in vita e sopra a tutto una giacca di pelle nera; infine, come sempre, mi ero truccato con matita e eye liner.

Poi mi ero guardato allo specchio, e per una volta mi ero visto bello.
Non attraente, ma bello.
Per una volta non vidi nello specchio un fantasma macchiato dalle impronte di un mostro, non vidi un corpo sporco dentro e troppo scheletrico o troppo asimmetrico o troppo martoriato, c'eravamo io e la mia bellezza.
I pantaloni a vita bassa e la maglia facevano in modo che avessi un aspetto più femminile e quel giorno era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Guardai la vita e i fianchi e pensai che Harry avesse ragione: erano molto belli.

Sapevo non potesse vederlo, ma mi scattai una foto e la mandai ad Harry.

"Grazie, oggi mi vedo bello"

Terminato il viaggio in macchina arrivando a destinazione mi presi del tempo per godermi la giornata di sole: avevo ancora qualche minuto prima che Harry finisse.

Essendo maggio le giornate si stavano allungando e la temperatura si era decisamente alzata, così mi sedetti su una panchina e chiusi gli occhi sotto il sole.
Sentivo il viso scaldarsi e piano piano smisi di pensare a tutto il resto: nel mio cervello c'erano solo calore e il cinguettio degli uccelli.

Non sapevo cosa fosse successo quel giorno, ma ero finalmente in pace.
Pieno di problemi, si, ma avevo iniziato ad accettarli anche se ancora non me ne rendevo conto.
Avevo guardato la mia vita andare a rotoli e per la prima volta in troppi anni avevo accettato ciò che stavo provando.

Mi tornarono in mente gli abusi, i tagli, i pianti e le urla e mi resi conto che ormai era successo; non dovevo distruggermi per colpa del passato quando, non potendolo cambiare, tutto ciò su cui avrei dovuto puntare era il futuro.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora