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Quanto è figa Bebe Rexha scusate

LOUIS POV

Era domenica pomeriggio, io e Harry avevamo appena finito di mangiare e ci eravamo sdraiati sul divano a guardare la tv.

La mattina eravamo scesi in spiaggia, avevamo fatto un bagno e avevamo preso il sole in tranquillità. Era stato fantastico.

Mi sdraiai sul suo petto e appoggiai la guancia poco sotto lo sterno, per sentire il battito del suo cuore. Vidi i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa iniziale, ma poi sorrise teneramente a bocca chiusa e portò le braccia a circondare la mia vita e la base della schiena.
Mi accarezzava con i pollici e chiusi gli occhi rilassandomi.

Harry era sempre dolcissimo con me.

"Sei gentile con me. Sempre"

Mi accarezzò piano la testa mentre seguivo il suo respiro.

"Perché ti voglio bene"

Il tocco leggero delle sue mani era come una scarica elettrica provocata da una piuma.
Improvvisamente mi ricordai del regalo che gli avevo fatto per il compleanno avvenuto poco più di una settimana prima.

Mi alzai di scatto e dopo aver zittito il suo grugnito di dissenso corsi in camera e rovistai nello zaino per cercare la scatola.

Quando la trovai sorrisi spontaneamente e tornai in sala, andandomi a sedere sulle gambe di Harry.
Lui alzò il busto con una faccia corrucciata.

Gli passai la scatola con un sorriso.

"Aprila"

"Che cos'è?"

Misi le mani tra i suoi capelli e li tirai indietro, facendogli alzare la testa.

"Il tuo regalo di compleanno... So che è stato qualche settimana fa, ma ci hanno messo un po' a farlo"

Lui sorrise e scosse la testa arrossendo, poi mise una mano sul mio fianco e con l'altra strappò la carta.

Si poteva vedere sul suo volto la felicità che cercava di trattenere.

Quando tolse il coperchio e prese in mano la lastra di vetro sottilissima che essa conteneva fece una smorfia confusa.

"Mi hai regalato un vetro?"

"Toccalo idiota"

Sfiorò con le dita la superficie liscia e aggrottò le sopracciglia quando passò sopra una linea incisa.

"Ma cosa cazzo..."

Appoggiai la mano sulla sua e lo guidai sulla tavoletta per fargli sentire l'intera incisione.

Quando finalmente realizzò di cosa si trattasse alzò la testa di scatto, con qualche lacrima agli occhi.

"È la..."

"Si, la foto che ci scattò Niall tanti mesi fa... Volevo la avessi"

"La hai fatta incidere sul vetro, per me?"

"Certo... Sai, anche se non lo dimostro ti voglio bene"

Spostò il regalo sul tavolino di fronte al divano, poi portò entrambe le mani a circondare il mio viso e mi accarezzò delicatamente passando le dita sulle guance.

"Tu me lo dimostri sempre. Me lo dimostri quando mi stringi più forte il dito perché hai visto qualcosa che ti piace, quando ti ricordi tutto ciò che dico o faccio, quando mi abbracci senza un apparente motivo." Sussurò "anche ora che ti stai facendo toccare e sei qui con me"

Lentamente chinai la testa e appoggiai di più la guancia sulla sua mano aperta. Sentivo che qualcosa era cambiato, non eravamo più i due ragazzi che si erano incontrati nell'ingresso del campus.
C'era qualcosa tra di noi che ci legava nel profondo e ci scaldava le membra, che ci legava indissolubilmente andando oltre ogni concetto comprensibile all'uomo.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora