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LOUIS POV

"Harry?" chiesi dopo quasi un'ora di silenzio. Non sapevo cosa volessi dire, ma volevo parlare per non pensare.

"Si?"

"Niente." Risposi allora quando non trovai un argomento.

"Louis?"

"Si?"

"Cosa c'è?"

Cosa c'è? Hai voglia di ucciderti, ecco cosa c'è

Zittii la mia voce interiore e quei pensieri non adatti al momento e strinsi più forte il volante.
Era una situazione un po' complicata.
Harry dopo settimane intere a rimuginare si era lasciato andare e aveva deciso di andare a trovare sua mamma, e con andare a trovare intendeva obbligare anche me.

Non che io non volessi essergli di supporto in un momento difficile come quello ma... Stavo tanto male.

"Niente"

"Lo so che non è vero. Hai paura di incontrare mia mamma?"

"No"

"Io si." Mi disse abbassando subito la voce.

Spostai per qualche secondo lo sguardo sul suo profilo, vedendo i muscoli tesi.
Avrei pagato oro per poter fermare la macchina, mettermi al suo posto e farmi abbracciare, ma eravamo in mezzo all'autostrada.

"È normale"

"Non hai voglia di parlare vero?"

"No, ma per te faccio un'eccezione."

Lo vidi sospirare e portare le dita a stringere il ponte del naso.
Chiuse gli occhi.

"Ho paura che sia tutta colpa mia." disse in un sussurro.

Gli presi subito la mano perché no cazzo, non è colpa tua se tua mamma ha tradito suo marito e non ha potuto vederti per anni.

"Non è vero. Tu non ne puoi nulla... Tuo "padre" non odia te, odia ciò che tu gli ricordi. E tu gli ricordi che tua mamma non lo ama e che lo ha tradito.
E tua madre... Non è colpa di nessuno. A volte le persone perdono la strada e si smarriscono in una foresta buia, senza riuscire a tornare indietro."

Guarda me, avrei voluto aggiungere. Ma non lo feci, perché stavamo parlando dei suoi problemi.

Lui capì comunque e mi strinse forte la mano.

Avevo un groviglio nero all'altezza del petto, nella testa, nelle mani e d'appertutto che mi impediva di essere felice.

Mi impediva di sentire qualcosa. Anche solo una minima emozione.

"Lou?"

"Si?"

"A volte voglio baciarti"

Non risposi.

A volte mi sarei lasciato baciare.

"E a volte vorrei prenderti a schiaffi perché sei testardo"

Risi. Non capivo in cosa si stesse trasformando quella conversazione, ma parlare con Harry era rilassante.

"Cosa vuoi dire?"

"Voglio dire che... No niente lascia stare..."

Si stava mordendo l'unghia del pollice, segno di nervosismo.
Gli presi la mano e la allontanai dalla sua bocca con un sorriso.

"Così ti rovini lo smalto, te lo ho messo solo l'altro giorno... E poi continua... Stavi dicendo?"

Mugugnò qualcosa in risposta.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora