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Sto aspettando che i miei compagni mi dicano cosa devo studiare di storia quindi...

Louis' pov

Odiavo il venerdì.
Odiavo tutti i giorni, ma il venerdì particolarmente.

Avevo tutte le ore della mattina impegnate da materie estremamente noiose e nel pomeriggio dovevo seguire un branco di idioti in quello che chiamavano "giocare a calcio"

Non che impartirgli degli ordini e vendicarmi facendogli correre cinque giri in più non mi piacesse, ma erano estremamente noiosi.
E cafoni.

Il loro argomento di risata più consueto era "sei gay".

Idioti... gay o no scopavo più di loro.

Avevano smesso di chiamarmi "femminuccia" per il mio modo di vestire quando avevo rotto il naso al più insistente di loro.
Poco male, se lo sarebbe potuto rifare gratis.

E non sapevano giocare... Erano in grado solamente di rincorrere il pallone senza memorizzare tecniche e strategie.
Avevano il quoziente intellettivo di una medusa.

Erano i classici ragazzi che andavano al college solo perché lo volevano i genitori ricchi, e finivano per uscire sconfitti dopo due anni facendosi mantenere dai genitori.

Forse la mia opinione sui ricchi era un po' influenzata dal mio passato, ma ciò non cambiava le cose.

Ma la cosa sia peggiore che migliore era Hammond.
Peggiore perché era l'unico intelligente della squadra ed eravamo sempre in competizione e migliore perché alla fine ero io il capitano e la maggior parte delle volte finiva in panchina o direttamente fuori dalla squadra.
E di nuovo peggiore perché ogni volta ero costretto a farlo rientrare dato che a nessuno interessava giocare a calcio in una squadra di un'università di medicina.

Quella mattina avevo passato la maggior parte delle ore dormendo o dando fastidio a Liam.
Quel ragazzo prendeva lo studio troppo seriamente.
Avevo poi pranzato in giardino con tutti i ragazzi mentre Luke, Calum, Micheal e Ashton suonavano e Niall cercava di diventare il quinto membro della band.

Sembrava uno stupido cliché. Nove ragazzi universitari seduti su un prato a ridere e mangiare. Due innamorati, due che non volevano ammetterlo, tre che imitavano le coppiette e... Beh, io ed Harry.

Io non sapevo cosa provassi per Harry.
Forse non volevo saperlo, il che era diverso.
Mi bastava vivere ciò che pian piano stavamo costruendo senza farmi troppe domande.

Hammond mi risvegliò dai miei pensieri tirandomi una pallonata sulla pancia.

"Tomlinson la smetti di incantarti? Guarda che se stai troppo fermo ti cade il culo"

Aprii la bocca per ribattere, ma fummo interrotti da delle urla provenienti dagli spalti.

Sospirammo entrambi quando vedemmo cosa stava succedendo e ci guardammo.

"Sono dei coglioni" dissi scuotendo la testa.

"Si" mi rispose anche lui esausto.

Ci avviammo con calma verso i due giocatori che si stavano picchiando, molto probabilmente per una ragazza, continuando ad insultarci scherzosamente.

Quando arrivammo e potei osservare ancora meglio la scena mi sentii il babysitter di un gruppo di bambini.

La ragazza per cui stavano combattendo era una con cui avevo parlato qualche volta, non la conoscevo molto bene però.

"Litigano di nuovo per te eh?"

Lei annuì esasperata, ma rimase a guardare ciò che stava diventando molto ilare.

For your eyes only - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora