Capitolo 12

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Un ringraziamento può valere più di un ti amo.

Elisabeth's pov
Erano passati due mesi,era novembre. Era il 6 novembre,iniziai a scrivere le richieste per il college. Una per Stanford e l'altra per la California. Non mi preoccupai di sceglierne un'altra meno "votata" perché avevo buoni voti e di sicuro mi avrebbero chiamato. Era giovedì e sabato io e Giorgia andavamo ad una festa,invitai anche Gaia,quella del club di lettura,era simpatica. Il sabato mattina andai a scuola anche se con la testa ero a stasera. Giorgia e Gaia vennero da me per prepararsi e dopo aver chiamato Jorge iniziammo a lavarci. Mi feci i boccoli e misi un eleyner,il mascara e per concludere un lucidalabbra leggermente rosso.

Mio vestito

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Mio vestito

Vestito Giorgia

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Vestito Giorgia

Vestito Giorgia

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Vestito Gaia

Gaia usava molto abiti colorati e lunghi,non so il perché.
Una volta finito di prepararci andammo alla festa con la mia auto. La festa era nel Bronx. Aspetta nel Bronx? Cosa?
Io:ragazze
Chiesi alzando la voce e prolungando la e
Loro risero
Gaia:bhe c'era una festa al Bronx.
Giorgia:vedi quello è il locale.
Queste sono matte. Pensavo fosse una festa tra noi e qualcunaltro e invece no.
Io:vi amo
Dissi ironicamente. Loro risero di nuovo e poi scesero. Scesi anch'io e chiusi la macchina controllando più volte che lo fosse. Ci incamminammo verso il locale. Da fuori si sentivano grida,musica a palla e puzza di alcool e droga. Entrando di certo la cosa non cambiava. C'era gente che beveva,che si drogava e chi senza vergogna si "baciava" con qualcunaltro. Era proprio una festa da Bronx e se i miei genitori l'avrebbero scoperto io sarei morta. Letteralmente morta.
Io:non aprite bocca con i miei
Le avvertì e loro annuirono per poi scomparire nella massa di gente. Non le vidi più. Le cercavo con gli occhi ma per la mia bassezza vedevo poco e niente così mi arresi andando al bar. Il barista sembrava un tipo a posto. Era vestito normale e aveva un grembiule nero.
X:cosa le do?
Io:ha dell'acqua?
Chiesi scocciata per la situazione e anche un po' imbarazzata. Chiedere acqua ad una festa del genere e come chiedere a un bambino una sigaretta,ovvio che non la ha.
Il bariste rise per poi ricomporsi.
X:no, ma fidati ti do io una cosa.
Si girò e iniziò a schekerare qualcosa,mi porse il bicchiere con dentro qualcosa color pesca. Lo bevvi senza fiatare era buonissimo. Sapeva di pesca e arancia. Era però molto forte per una che non era abituata.
Io:un'altro
X:ok ma bevi piano
Io annuì. Lui me ne fece un'altro e e un'altro ancora,ne bevvi sei e poi mi alzai con l'ultimo  bicchiere in mano. Inizia a ballare ma dopo un po' mi ero scocciata così andai verso il bagno. Mi sciacquai il viso e mi rimisi il trucco. Ero un po' su di giri ad essere sincera. Mi stesi a terra accanto alla porta. Mi girava la testa e non avevo la voglia di camminare. Ero ubriaca. Stupida me che hai bevuto 6 drink. Te lo meriti. Zitto cervello,non ho voglia di litigare. Si ero ubriaca.

Jorge's pov

Ero in un bar del Bronx. Ci andavo sempre in quel posto. Era carino. Ma quella sera non lo era tanto. C'era  una di quelle feste con droga,sesso e alcool. Non andavo più a quel tipo di feste da quando ho conosciuto Elisabeth e non mi aspettavo che quella sera ci fosse una festa. Entrai lo stesso con i miei amici e dopo aver bevuto un paio di drink andai in bagno. In quel bagno stavano vomitando tutti per fortuna che io sapevo mantenere l'alcool. Uscendo dal bagno vidi una ragazza a me familiare seduta a terra. Mi avvicinai e vidi Elisabeth sbronza. Mi venne da ridere.
Lei mi guardò e io tornai serio,stava piangendo.
Io: perché piangi?
Elisabeth:sono ubriaca non lo so.
Poi iniziò a ridere.
Io:quanti drink hai bevuto?
Dissi serio. Lei fece segno con le dita che ne aveva bevuto sei.
La presi a modo di sposa e andai dai miei amici.
Io:porto Elisabeth a casa,se trovate le ragazze diteglielo.
Loro annuirono e io uscì dal bar andando verso la macchina. La feci stendere dietro e misi in moto. La portai a casa mia. Stava dormendo così la spogliai mettendole una mia maglia e poi la misi sotto il lenzuolo. Lei stava ancora dormendo. A quel punto presi il suo telefono e mandai un messaggio alla madre per non farla preoccupare.

Da Elisabeth
Mamma resto a dormire da Gaia

Da Mamma
Ok amore,buona notte e stai attenta 😘

Spensi il telefono. E mi feci una doccia. Mi misi i boxer e mi stesi accanto alla mia principessa addormentandomi mentre l'abbracciavo.
Mi svegliai in piena notte perché Elisabeth stava gridando e sentivo il suo sudore sul mio braccio. Mi alzai di scatto e la svegliai. Lei mi guardò con le lacrime agli occhi. Io la abbracciai forte.
Io:non ti lascio.
Lei mi strinse ancora più forte. Non riuscivo a respirare ma per lei avrei potuto trattenere il fiato per qualche attimo.
Dopo un po' mollò la presa e mi guardò negli occhi. Poi mi fece segno che voleva un bacio e senza farmelo ripetere glielo diedi. Era così tenera e carina. La baciai delicatamente. Era bagnata da un sudore freddo. Le mie mani si posarono sulle sue guance e a quel tocco lei si rilassó.
Io:vieni.
Dissi scendendo dal letto e prendendola per una mano. La accompagnai in bagno e le feci togliere la maglietta. La misi sotto al getto caldo della doccia e inizia a passarglielo sulle spalle per farla rilassare. Mi tirò sotto la doccia con sé e si avvicinò al mio petto chiudendo gli occhi.
Elisabeth: grazie Jorge
Disse sempre appoggiata al mio petto.
I suoi capelli erano legati da una coda bassa così per non bagnarli.
Io:per cosa?
Non riuscivo a capire. Cosa avevo fatto?
Elisabeth:grazie per sopportarmi,grazie perché mi fai sentire bene, grazie perché mi ami,grazie per quello che hai appena fatto, grazie per stare con me Jorge.
Disse sincera,la strinsi ancora di più a me.
Io: grazie a te principessa per essere tanto dolce e per sopportarmi e non penso sia facile.
Dissi facendo una risata lei mi seguì. Le diedi un'altro bacio sempre delicato. La strinsi a me,non volevo perderla,non sarei riuscito a perderla. Ci rivestimmo e andammo a letto. Ci addormentammo mentre le accarezzavo la schiena e lei accarezzava il mio petto nudo. Adoravo il suo tocco delicato sulla mia pelle.

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