Capitolo 3

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         Voi mi odiate e io per dispetto vi amo

Mi avvicinai alla sua guancia e la sfiorai con le labbra. Mi abbassai al suo collo,mi inumidì le labbra e le lasciai un casto bacio,diamine se mi piaceva,l'avrei buttata sul letto,ma non volevo farlo perché si sarebbe potuta allontanare.
Le lasciai un'altro bacio, Elisabeth mi mise le dita tra i capelli,non avevo mai fatto toccare a nessuno i miei capelli fino a ora ovviamente. Passai alle sue labbra ed iniziai a baciarle. Elisabeth aprì leggermente le labbra per fare passare la mia lingua,la strinsi di più a me e lei mi strinse ancora di più i capelli fra le dita,il bacio durò poco,ma fu bellissimo,forse il migliore,e ne avevo dati tanti nella mia vita,davvero tanti. Lei fu la prima ad allontanarsi,forse per pentimento o forse perché gli mancava l'aria. Dopo nessuno parlò finché non feci un grande respiro ed iniziai a dire qualcosa.
Io: Principessa scusa e che...
Elisabeth:Jorge non ti devi scusare
Sembrava sincera ma volevo esserne certo.
Io:sicura?
Elisabeth:si Jorge,mi è piaciuto e avrei continuato se solo la mia testa non mi avesse fermato.
Iniziò ad arrossire pesantemente,la mia principessa,gli era piaciuto.
Io:ne vuoi un'altro?
Sogghignai,lei alzò gli occhi al cielo.
Elisabeth:vogliamo andare a fare un giro?
Io:perché, potremmo...
Non mi fece finire che continuò la mia frase.
Elisabeth:potremmo niente Jorge,andiamo?
Feci una faccina triste,e le mie facce tristi sono sexy,bhe come tutto di me,no?
Io:ok ok.
Elisabeth:dove andiamo?
Io:al parchetto del Bronx?
Elisabeth:ok per me va bene basta che usciamo da questa senza il più presto possibile.
Uscimmo fuori,era così bella,baciata dal tramonto.
Il cielo era viola e arancione,era bello ma non più della mia Elisabeth. Il vestitino faceva vedere le sue forme ma non troppo per la gonna leggermente gonfia.
Aveva una treccia morbida e un rossetto rosa quasi scomparso per il bacio,aveva un filo di mascara e basta era una ragazza che non amava truccarsi,penso,non la conoscevo bene.

Elisabeth's pov
Ero così in imbarazzo mi aveva baciata.Oh mio dio! Urlavo dentro.
Volevo gridare al mondo intero che Jorge,il ragazzo più sexy del mondo,aveva baciato me.
Jorge:a cosa pensi?
Io:a niente,che ore sono?
Jorge: perché te ne vuoi già andare?
Fece di nuovo quella faccina triste bellissima e da cucciolo.
Io:no no,volevo sapere perché se arrivo a casa in ritardo mamma mi tartassa di domande.
Jorge fece una risatina e io lo seguii.
Mi dimenticai completamente che gli avevo fatto una domanda finché lui non mi rispose.
Jorge:sono le 6:30
Io:già?o mio dio Jorge mi devi accompagnare.
Jorge:ma volevo stare un'altro po' con te.
Fece quella faccia da cucciolo,la stava usando troppo. Non riuscivo a resistere ma per fortuna mi arrivò un messaggio di mia madre che mi ricordava che dovevo tornare a casa tra 30 minuti esatti.
Io:Jorge anch'io ma vedi?
Gli misi il telefono davanti con la chat aperta di mia madre,lui annuì e iniziò a camminare verso la macchina triste come un bambino che non ha ricevuto un regalo. Ci sedemmo in macchina e nessuno disse niente fin quando non arrivammo vicino casa mia.
Io:Jorge fermati. Gli dissi prima di svoltare nella mia strada.
Jorge: perché?
Io:bhe abbiamo altri 10 minuti prima che si fanno le 7:00 quindi potremmo passarli insieme.
Jorge fece un sorriso che gli arrivò dietro alle orecchie,sembrava un bambino che finalmente aveva ricevuto il regalo che voleva. Abbassò il suo sediolino,quasi a stendersi e mi tirò su di lui. Arrossii pesantemente,mi sentivo le guance andare in fiamme,volevo tanto fare sesso in macchina,era eccitante ma qualcuno avrebbe potuto vederci.
Io:Jorge...
Mi portò un dito sulle labbra, iniziò a fare caldo,forse era l'atmosfera che si era creata.
Jorge:principessa non voglio fare sesso non preoccuparti. Disse facendo quel suo stupido sorrisetto da stronzo che ci sta provando. Cercai di allontanarmi,ma mi strinse ancora di più per i fianchi,iniziai a respirare a fatica. Qualcuno mi aiuti.
Io:Jorge,ti prego è tardi.
Jorge:ok ok.
Mi lasciò stare,mi risedetti al mio posto,riaccese l'auto e mi accompagnò a casa,lo salutai,ma prima di scendere mi prese per il polso,mi girai a guardarlo.
Jorge:ci si vede Principessa.
Io:certo principe azzurro. Dissi sorridendo e scesi. Presi le chiavi della porta ed entrai,mi girai e lui non c'era più,a quel punto mi ricordai che non avevo il suo numero. Come avrei fatto a rivederlo? Che idiota. Non potevo stare senza vederlo. Entrai in casa e salutai mia madre, salì in camera e mi lavai con il bagnoschiuma alla vaniglia,mi lavai i capelli con lo shampoo al miele e il balsamo allo stesso odore. Dopo una mezz'ora uscì dal bagno e mi misi il pigiama,presi il computer e mi vidi un film drammatico.

Jorge's pov
Elisabeth era sopra di me,ebbi un erezione. Mi faceva questo effetto la mia principessa,dopo che la salutai me ne andai al Bronx,avevo un lavoretto da fare. Dovevo andare da Anthony,dovevo portare dell'erba da qualche parte,questo era il mio secondo lavoro ma ad Elisabeth non dissi niente. Dopo quel "lavoretto" mi venne immente Elisabeth e il fatto che non le avevo lasciato il mio numero.Come avrei fatto a rivederla? Sono proprio scemo. Uff!
Ritornai a casa,mi andai a lavare con il bagnoschiuma al bosco,mi misi i boxer e scesi giù,presi una birra,mi misi sul divano e accesi la tivù,mi misi i miei anelli e la mia targhetta argentata,era la cosa più preziosa che avevo in quella casa,me l'aveva ragalata mio padre prima di morire,o meglio prima di ritornare in guerra.
Solo in quel momento mi venne immente di avere una ragazza bhe più che ragazza era una che usavo per fare sesso,anche se penso che lei non l'aveva capito o non lo voleva capire. Lo so che sembra brutto da dire,però avevo bisogno di farlo almeno 2 volte al mese,era come uno sfogo,una medicina,come quando ti droghi e provi tranquillità,ecco io ero tranquillo dopo aver fatto sesso,ne avevo bisogno.

Nota autrice
Spero vi stia piacendo,a me piace molto questa storia. Se vi piace continuate leggerla e lasciate un commento o una stellina.
Ciaoooo!

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