Capitolo 9

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Sii il motivo per cui oggi qualcuno sorride

                    
Elisabeth's pov

Mi avvicinai a loro sedendomi sul divano bianco e morbido.
Mi sistemai bene e poi mio padre aprì bocca.
Papà:Jorge
Io:si?
Chiesi impaziente. Volevo che finiva in fretta così avrei potuto andare a piangere in silenzio,già sapendo tutto.
Papà:ti piace tanto Jorge?
Mi chiese come un cane bastonato. Non me l'aspettavo. Pensavo che mi avrebbe sgridato. Forse voleva farlo all'inizio ma poi aveva cambiato idea.
Io:si papà,lo amo e lui ama me.
Dissi sincera e a testa bassa.
Lui si sedette accanto a me lentamente,mi appoggiò una mano sulla spalla.
Papà:sai in amore bisogna rischiare.
Fece una piccola pausa.
Papà:puoi stare con Jorge.
Io sorrisi. Ero felicissima. Io e Jorge per sempre. Come nelle favole. Il principe azzurro e la principessa si sposano e hanno una bellissima bambina o un maschietto non era questo ora l'importante. Ora potevo stare con Jorge senza scappare di casa. Credevo in un futuro con Jorge. Avevo forse il mio lieto fine. Lo spero.
Lo abbracciai fortissimo quasi a strangolarlo.
Poi abbracciai mia madre e dalla porta entrò mio fratello.
Jimmy: anch'io voglio un abbraccio.
Disse triste.
Lo andai ad abbracciarlo fortissimo. Presi le chiavi e misi il cappotto così veloce che non me ne accorsi. Ero la persona più felice del mondo.
Io:vi amoooo!
Gridai mentre chiudevo la porta. Sentì mio padre e mia madre gridare "anche noi". Ero al settimo cielo. Volevo andare da Jorge e dirgli tutto. Entrai in macchina e partì verso il Bronx,verso Jorge,verso il mio amore.
Arrivata lì bussai alla porta e dopo alcuni secondi che sembravano infiniti Jorge mi aprì la porta e per la contentezza gli saltai addosso. Mi prese per le gambe per non farmi cadere. Ero troppo felice!

Jorge's pov

Stavo riposando sul divano quando sentì bussare. Mi alzai contro voglia ed andai ad aprire. Volevo dormire solo,perché non posso mai dormire in santa pace come le persone normali?
Quando aprii la porta mi ritrovai avanti una Elisabeth super felice che sorrideva così tanto che pensai che le si sarebbe rotta la mascella. Mi saltó addosso aggrappandosi a koala. Com'era carina.
Io:ei principessa cos'è successo?
Chiesi sorridendo. Lei si ricompose ritornando con i piedi a terra.
Elisabeth:i miei genitori hanno detto che possiamo stare insieme e che non si opporranno più.
Disse per poi risorridere come una matta. Sorrisi anch'io abbracciandola.
Io:vogliamo andare a fare un giro?
Elisabeth:io avrei un'idea migliore
Disse maliziosamente. Non ci credo era pronta? Aveva fatto presto dall'ultima volta. Lei salì in camera mia e si stese sul letto aspettandomi.
Salì anch'io le scale e arrivato in camera mi misi sopra di lei. La guardai ,quasi mi incantai per la sua perfezione.
Era un angelo?
Io:sei sicura?
Dissi un po' impaurito non volevo che lo facesse se non era sicura anche se io l'avrei voluto fare avrei aspettato lei.
Elisabeth:si Jorge,ne ho voglia.
Al suo "ne ho voglia" la inizia a baciare delicatamente il collo,la mascella e il lobo. Quando arrivai alle labbra le intrappolai il labbro inferiore facendola gemere leggermente. Dopo averla baciata con passione le tolsi la maglietta e lei fece lo stesso con la mia canotta larga. La guardai negli occhi e la inizia a baciare dalla clavicola fino alla parte alta del ventre.  Le tolsi il pantalone toccandole delicatamente le gambe mentre lei mi accarezzava la schiena. Stavo andando piano. Era la sua prima volta voleva fargliela godere. Mi tolsi i pantaloni rimanendo in boxer. Lei mi fissò per qualche minuto distogliendo poi  sguardo dal mio corpo.  Le tolsi l'intimo facendola rimanere nuda,lei arrossì pesantemente.
Io:se vuoi mi fermo
Dissi rassicurandola.
Elisabeth:Jorge sono sicura,basta dirlo altrimenti mi fai imbarazzare ancora di più.
Le sorrisi e inizia a toccarle e baciarle il seno facendola gemere. Era così bella.
Io:sei bellissima amore
Le dissi con voce sexy.
Lei mi guardò e inizio a baciarmi il collo passando le dita tra i segni del mio pettorale. Mi tolsi i boxer facendo vedere la mia erezione. Certo che mi faceva un grande effetto la mia piccolina.
Lei guardò sotto arrossendo. Questo mi fece ridere.
Io:sei pronta?
Lei annuì ancora un po' rossa.
Io: all'inizio farà un po' male.
Lei annuì nuovamente. Misi la protezione ed entrai in lei. Ci andai piano. Non volevo farle troppo male. Lei iniziò gemere stringendomi i capelli e graffiandomi la schiena. Le intrappolai le labbra dandole un bacio passionale. Avevo voglia di lei. Entrai più velocemente in lei facendola gemere di più. I suoi gemiti erano come droga. Quando uscì la guardai negli occhi ancora sopra di lei. Lei mi sorrise di piacere.
Io:ti ho fatto male?
Le chiesi preoccupato. Era la prima volta che andavo così piano.
Elisabeth: è stato bellissimo.
Mi disse sorridendo e facendo combaciare nuovamente le nostre labbra per un bacio delicato e dolce. Mi stesi di fianco a lei facendole appoggiare la testa sul mio petto.
Io:vuoi dormire da me?
Le chiesi sperando in un si.
Elisabeth:si!
Disse felice. Si alzò ed andò a prendere il telefono chiamando la madre. Non si accorse che la stavo fissando fino a quando non staccacó la chiamata.
Era nuda e bellissima come sempre. Si avvicinò a me camminando lentamente e si distese sotto le lenzuola poggiandosi sul gomito. Aveva la parte superiore del seno scoperto. Mi avvicinai a lei e la abbracciai.
Io:quindi dormi da me?
Elisabeth fece finta di pensarci su e poi rispose.
Elisabeth:si mio caro e domani non andrò a scuola perché è chiusa.
Io: allora tutta la giornata insieme?
Dissi come un bambino.
Elisabeth:si,ho detto a mamma che ero da Giorgia e Giorgia sa che sono da te.
Io:che ne dici se andiamo a cena fuori?
Dissi sorridendole. Quando ero con lei non riuscivo a smettere di sorridere.
Lei fece cenno con ma testa sorridendo sempre. Sembrava felice. Lo ero,ne ero sicuro.
Rimanemmo stesi per qualche minuto poi lei si alzò e si mise la mia maglietta. Era così sexy.
Elisabeth:vado a lavarmi per uscire.
Io:ok
Dissi sorridendole.
Lei entrò in bagno e dopo una mezz'oretta uscì in intimo.
Io:se non ti vesti entro 5 minuti ti giuro che ti stendo sul letto.
Lei rise e si mise gli abiti di prima.
L'avrei portata a mangiare una bella pizza dal mio amico napoletano Giovanni.
Mi andai a lavare anch'io,quando uscii dal bagno il letto era apposto e la camera sembrava più in ordine.
Elisabeth:ho sistemato la camera,non uscivi più. Disse sorridendo.
Io: grazie amore.
Le baciai castamente le labbra.
Mi misi un jeans e una camicia bianca,le scarpe da ginnastica e occhiali da sole.
Presi il mio giubbotto di pelle e uscimmo da casa incamminandoci verso la macchina. Le aprì la portiera e la feci entrare. Mi sedetti al lato del guidatore.
Elisabeth:dove mi porti?
Disse curiosa.
Io:ti piace la pizza?
Elisabeth:la amo
Rise leggermente.
Le presi la mano ed iniziai a guidare verso una pizzeria di Brooklyn.
Arrivati la feci scendere ed entrammo in questa pizzeria. Era carina. Aveva dei tavoli neri e dei divani ad angolo rossi. Aveva vari oggetti come chitarre,foto di Napoli e attori o calciatori italiani famosi. Era una pizzeria italiana. La migliore di Brooklyn.
Io:ti piace?
Elisabeth: tantissimo.
Sorrise. Una signora ci accompagnò ad un tavolo ad angolo. Mi sedetti accanto ad Elisabeth ed iniziammo a sfogliare il menù. Dopo aver guardato qualche pizza decisi di prendere una diavola. La mia preferita.
Io:amore tu che prendi?
Elisabeth: margherita
Rispose guardandomi. I nostri occhi sin incontrarono e rimasimo a guardarci per quand'è secondo poi lei distolse lo sguardo leggermente arrossita.
Arrivò la cameriera,era in pantaloncini e maglietta con il nome del locale. Aveva un blocchetto in mano e ci chiese cosa volevamo ordinare.
Ci dicemmo cosa avevamo scelto e lei si allontanò andando in cucina.

Spazio autrice
Hey belli che state leggendo,spero vi stia piacendo. Se avete qualche suggerimento scrivetelo nei commenti,li accetto tutti 😉

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