Capitolo 7

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     Nei sogni,come in amore,non ci sono cose impossibili

                       Jànos Arany

Elisabeth's pov

Arrivammo a casa di Jorge.
Entrai senza esitare. Ci volevamo entrambi lo sentivo. Io ero nervosa,era la mia prima volta e penso se n'era accorto perché durante il tragitto non aprì bocca.
Jorge:vuoi un bicchiere d'acqua?
Mi chiese aprendo il frigo e prendendosi la sua solita birra. Beve solo birra questo? Bha!
Io:si grazie.
Forse un bicchiere d'acqua mi avrebbe tranquillizzata,speriamo.
Lo bevvi lentamente e Jorge fece lo stesso con la birra. Eravamo forse insicuri,forse non ero pronta a lui lo capiva. Non so cosa mi stava prendendo d'un tratto avevo paura. Forse non ero pronta e penso che Jorge lo capiva.
Jorge:sei sicura di volerlo fare?
Ecco se n'era accorto,bhe era visibile che ero nervosa.
Io:forse,non sono sicura,non lo so.
Dissi confusa. Avevo paura che mi avrebbe lasciata lì. Aveva aspettato un mese e ora che ne ero sicura mi ero tirata indietro. Sono una stupida! Mi sedetti sull'isola di marmo bianco e grigio pensando che gli avevo dato false speranze,lui era un tipo che lo faceva spesso,lo sapevo,e per me non lo faceva da un mese e ora che gli avevo fatto capire che volevo mi sono tirata indietro.
Jorge forse capì che mi stavo pentendo che pensavo che non mi volesse più. Si avvicinò a me. Mi prese le gambe e me le portò ai sui fianchi intrappolandolo tra le mie gambe. Mi mise le mani sulle cosce e mi guardò negli occhi.
Jorge:se non ti senti pronta è okay,non fa niente.
Disse sincero. Forse mi stavo preoccupando per troppo,forse lui mi amava e basta,non voleva fare solo sesso con me,non voleva correre e questo per me andava bene. Mi amava davvero,ne ero sicura.
Io:sei sicuro Jorge io ti ho illusa.
Dissi un po' triste,era così. L'avevo illuso.
Jorge: principessa non mi hai illuso e ne sono sicuro,per me va bene se non ti senti pronta,quando lo sarai io sarò qui ad aspettarti.
Lo abbracciai e gli diedi un bacio sul collo.
Io: grazie Jorge.
Jorge:tutto per te piccola.
Rimanemmo abbracciati per qualche minuto. Era tutto così perfetto. Mi era mancato e ora era tra le mie braccia. Eravamo una coppia felice. Io ero felice, mi sentivo bene da quando stavo insieme a Jorge.  Ero come rinata. Avevo fatto cose mai fatte,ero scappata di casa dalla finestra,avevo vietato la regola di non andare nel Bronx. Adesso mi mancava solo saltare il coprifuoco,oh no l'ho appena fatto. Hihihihi!
A un'altra regola era tipo saltare scuola,ma ci arriveremo presto e poi non so c'è ne saranno altre 10 almeno che non ricordo,forse non sono tanto importanti da ricordarle.
Jorge:che ne dici se ti accompagno?
Io:oh,si grazie.
Uscimmo fuori e salimmo in macchina. Jorge mise in moto e partimmo,avevo intenzione di farlo dormire da me,sarebbe stata una buona idea. Volevo stare semplicemente un altro po' con lui.

Jorge's pov

Elisabeth non lo voleva fare e per la prima volta in tutta la mia vita non mi pesava. Non avevo quadra grande necessità adesso che ero con lei. Mi bastava sentire la sua voce e averla tra le mie braccia. Certo la volevo ma avrei potuto aspettare,si doveva sentire pronta lei,io lo ero dalla prima volta. Era vergine quindi ci stava che aveva paura o non era sicura,la capisco.
La aspettaró,e quando si deciderà sarò l'uomo più felice del mondo.
Arrivammo da lei,la aiutai a rientrare in camera.
Ma ne stavo per andare ma lei mi fermó afferrandomi il polso,le sue mani erano così calde.
Elisabeth:Jorge,resta
Le sentì quasi sussurrare.
Io:tutto quello che vuoi principessa.
Rise ed arrossì lievemente.
Io:sei così bella quando arrossisci.
Dissi sincero,lo pensavo,era bellissima. Era mia e soltanto mia.
Forse vi sembreró possessivo ma in fondo non li sono tanto semplicemente mi piace troppo e non potrei vivere senza di lei.
Andò in bagno prendendo il pigiama. Dopo qualche minuti uscì. Mi tolsi la maglia e i pantaloni rimanendo in boxer. Lei mi guardò ed arrossì pesantemente. Risi leggermente,era una scena divertente vederla mentre si vergognava,si coprì anche gli occhi per non guardare.
Elisabeth:ti potresti vestire?
Io:dai amore che ti costa fare finta di niente?
Dissi piagnucolando. A casa dormivo sempre in boxer. Era settembre e faceva caldo ancora,così stavo meglio.
Elisabeth: semplicemente mi vergogno
Ecco l'aveva detto. Inizia a ridere. Lei mi guardò alzando gli occhi al cielo.
Io:ok,ok ma solo il pantalone.
Elisabeth:e la maglia?
Io:amore fa caldo,ti prego
Misi le mani come se stessi pregando. Dopo un po' cedette e mi fece cenno di stendermi accanto a lei. Feci come aveva detto. La avvicinai a me tenendola per i fianchi mentre con l'altro braccio mi tenevo sollevata la testa. La fissavo forse.
Elisabeth se ne accorse ed iniziò a guardarmi,i nostri occhi si incontrano per qualche minuto finché non parlai.
Io:ti amo
L'avevo detto. Non l'avevo mai detto a nessuna. Cosa mi stava facendo quadre ragazza? Ero un'altra persona da quando stiamo insieme.
Elisabeth:anch'io Jorge Blanco.
La baciai appassionatamente per poi stendermi. La sua testa era sul mio petto nudo. Le accarezzavo i capelli facendola rilassare mentre lei aveva le mani sul mio petto.
Chiuse gli occhi addormentandosi definitivamente,sembrava un angelo. Una cometa caduta dal cielo solo per me,per farmi cambiare,e ci stava riuscendo in qualche modo. Avevo intenzione di lasciare in lavoro da Anthony,volevo cambiare,volevo trovare un lavoro onesto solo per lei. Volevo sposarla,comprare una casa. Ma non ora,era presto per tutto questo. Le cose belle si devono godere e questa era una cosa bellissima. La mia principessa,solo mia. La mia ragione di vita. Il mio cambiamento. Grazie Elisabeth,grazie di tutto.

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