Capitolo 19: buongiorno amore

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La mattina puoi essere la persona più dolce del mondo solo se ti svegli con chi desideri accanto.

Jorge's pov
La mattina mi svegliai con la persona che amavo di più al mondo, Elisabeth. La baciai delicatamente e lei si girò dall'altro lato mugognando. Mi alzai lentamente dal letto per non fare troppo rumore ed andai in cucina a preparare la colazione. Feci i pancake e il caffè e latte,presi una rosa da un vaso su un tavolo e la misi sul vassoio. Andai in camera da letto e sbagliai Elisabeth.
Io: buongiorno amore
Dissi baciandola un'altra volta delicatamente.
Elisabeth: buon-giorno am-ore
Disse cona voce impastata dal sonno. Era così carina. Era la mia principessa. Se se ne sarebbe andata non so come avrei fatto. Senza di lei sarei tornato alla vita che facevo prima e che adesso non mi piaceva e non andavo fiero di averla fatta ma lei aveva cambiato tutto di me,solo grazie a lei ero diventato un ragazzo migliore e senza di lei non avrei più avuto nulla per cui essere migliore. Dai mie pensieri mi risvegliò Elisabeth che mi prese il vassoio e se lo mise sulle gambe iniziando a mangiare.
Elisabeth:buoni i pancake
Disse per poi addentarne uno. Fece segno che erano buoni e io sorrisi.
Io:posso prenderne un pezzettino?
Chiesi incrociando le mani a preghiera. Lei mi guardò facendo finta di pensarci su e poi rispose.
Elisabeth:si,solo se mi dai un bel bacio
Non me lo feci ripetere due volte e la baciai appassionatamente. Quando ci staccammo addentai il suo pancake e lei sorrise.
Io:certo che cucino bene
Dissi gustandomi l'ultimo pezzo e facendo un gesto con la mano.
Elisabeth:certo,hai ragione
Disse stanca dei miei elogi verso me stesso,ma sorridendo.
Mangiammo velocemente. Quando finimmo la presi in braccio e la portai in bagno.
Elisabeth: perché mia hai presa in braccio?
Disse curiosa.
Io: perché volevo toccarti un po' il sedere
Dissi malizioso
Lei sgranò gli occhi e poi sorrise maliziosa.
Elisabeth:bastava chiedere
Disse avvicinandosi a me e abbracciandomi dalla vita. La abbracciai anch'io e ci guardammo per qualche istante negli occhi poi si allontanò e si iniziò a lavare i denti.
Le cinsi la vita da dietro e la fissai attraverso lo specchio. Presi anch'io lo spazzolino ed iniziai a lavarmi. Quando finimmo andammo nella camera da letto e ci vestimmo. Mi misi i vestiti di ieri e anche lei. Non avevamo portato un cambio. Non era previsto che avremmo dormito lì. Quando fummo pronti scendemmo al piano di sotto e andammo in auto.
Io:dovremmo venire più spesso qui
Dissi con fare sognante.
Elisabeth:si,hai ragione
Ci guardammo e ci sorridemmo.

Elisabeth's pov
Era mattina e a svegliarmi fu Jorge. Fu il risveglio più bello della mia vita. La sua voce dolce,i suoi baci delicati per farmi svegliare lentamente.
Jorge: buongiorno amore
Le parole più belle del mondo,solo dette da lui però. Alzai gli occhi e risposi.
Io: buongiorno amore
Dissi tra uno sbadiglio e l'altro e con la voce ancora impastata dal sonno. Lo vidi nel mondo dei pensieri così gli presi il vassoio tra le mani. Nel vassoio c'erano dei pancake,una caffiè-latte e una rosa presa dal vaso di sotto. L'avevo visto ieri quel vaso. Bhe almeno aveva avuto il pensiero.
Io:buoni i pancake
Dissi vedendoli.
Ne assaggiai uno. Erano buonissimi! Una goduria per il mio palato! Tutte le papille gustative si misero a ballare sulla mia lingua. Lui vedendomi assaporarli così intensamente sorrise.
Jorge:posso prenderne un pezzettino?
Chiese incrociando le mani a preghiera. Lo guardai un po',decorando cosa dire e scesi a una specie di compromesso con le due me. Un pezzettino per un bacio
Io:si,solo se mi dai un bel bacio
Appena glielo dissi mi baciò. Fu un bacio passionale e quando si staccò,prima di poter parlare fece un morso al pancake che avevo sulla forchetta in mano.
Lo assaporò per bene e poi giudicò.
Jorge:certo che cucino bene
Ed eccola che si elogia nuovamente. Okay,sarà anche vero. Sbuffando risposi.
Io:certo,hai ragione.
Cercai di non sorridere ma i miei muscoli facciali decisero per me e mi fecero sorridere. Quando finimmo la colazione a letto mi prese in braccio e mi portò nel bagno. Perché mi aveva preso in braccio?
Decisi di chiederglielo.
Io: perché mi hai preso in braccio
Risultati molto più curiosa di come mi aspettavo.
Jorge: perché volevo toccarti un po' il sedere.
Cosa? Ma questo è pazzo? Qualcuno salvi la regina! Dopo questa mia diciamo scenata feci un sorriso malizioso decidendo che riposta dargli.
Io:bastava chiedere
Lo abbracciai e dopo camminai sensualmente fino al lavandino. Presi lo spazzolino e mi inziai a lavare i denti. Dallo specchio vidi Jorge dietro di me cingermi la vita e appoggiare il mento sulla mia testa. Ci fissammo negli occhi per qualche minuto, attraverso lo specchio. Dopo questi minuti a fissare i suoi magnifici occhi prese uno spazzolino ed iniziò a lavarsi i denti. Quando finimmo andammo in camera e ci vestimmo con gli abiti del giorno prima. Scesimo le scale mano nella mano e una volta arrivati alla macchina mi misi alla guida. Mentre ascoltavamo la musica Jorge parlò.
Jorge:dovremmo venire più spesso qui
Aveva ragione,era un posto magico,ti faceva dimenticare tutto e tutti. Essere in una casa isolata dalla città con Jorge era stato bellissimo. Tutto con Jorge era bellissimo,anche una semplice passeggiata lui la faceva diventare magica. Era quello perfetto per me, sì,quello perfetto!
Io:si,hai ragione
Dissi con fare sognante e ricordando la mattinata. La magnifica mattinata.
Arrivammo da Jorge e scendemmo insieme. Avevo intenzione di tornare a casa ma mi stava scoppiando la vescica.
Io:Jorge vado in bagno
Prima che mi potesse dire qualcosa corsi di sopra ed andai in bagno. Quando uscì mi ritrovai Jorge davanti. Mi aveva spaventata.
Io:mi hai spaventata
Dissi facendo un lungo sospiri come se fino ad ora avessi trattenuto il fiato.
Jorge:scusa e che dovevo andare in bagno anch'io
Feci un "okay" con il pollice e mi spostai per farlo passare. Andai di nuovo in cucina e aspettai Jorge per salutarlo. Quando scese li abbracciai forte. Forse lo quasi strozzai.
Io:ciao Jorge
Jorge:ciao principessa,ci si vede.
Uscì di casa salutandolo con la mano. Entrai in macchina e mi girai verso la sua porta,lui era lì,appoggiato allo stipite della porta a fissarmi. Gli sorrisi e lui fece lo stesso. Misi in moto,misi la prima e partì per Manatthan,per casa. Una volta arrivata mi ritrovai mamma davanti.
Mamma:come è andata la festa?
Chiese curiosa e guardandomi dalla testa ai piedi.
Io: benissimo,glie è piaciuta molto
Sorrisi e posai le chiavi andando verso le scale.
Io:vado a farmi una doccia,quando è pronta la cena mi vieni a chiamare?
Chiesi sperando in un sì.
Mamma:certo
Mi disse sorridendo. Salì le scale lentamente e una volta arrivata in camera mandai un messaggio a Jorge dicendogli che ero arrivata a casa sana e salva. Non aspettai una sua risposta e mi andai a fare un bagno rilassante lunghissimo. Durò più o meno un'ora. Quando uscì mi misi il pigiama panna a pois rossi e mi asciugai i capelli. Mi misi i calzini a righe colorati e le ciabatte delle coccinelle. Mi stesi sul letto e mi misi le cuffiette. Mi addormentai dalla troppa stanchezza. Era stata una giornata intensa e questa notte avevo dormito poco,ero stata impegnata. Risi maliziosamente tra me e me ripensando al mio "impegno".

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