Capitolo 34:svegliati che mi manchi

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Elisabeth's pov
Mi sveglia per colpa della suoneria del telefono. Mi strofinai gli occhi e poi lessi il nome sullo schermo"Olivia",che voleva a quest'ora?
Io:pronto?
Risposi con voce impastata dal sonno.
Olivia: Elisabeth devi correre in ospedale
Io: cos'è successo?
Dissi saltando dal letto e rabbrividendo a contatto con il pavimento.
Olivia:fai presto ti prego,siamo all'ospedale di Manatthan.
Non mi fece fare altre domande che staccò. Mi lavai velocemente e mi vestii. Ci misi quindici minuti,dopo di che scesi giù e avvisai mamma che sarei uscita. Presi l'auto e dopo mezz'ora arrivai all'ospedale. Entrai e subito vidi Olivia e Brandon,insieme a lei c'erano anche la madre e la sorella di Jorge. Qualcosa mi diceva che c'entrava con Jorge. Mi avvicinai di fretta ad Olivia,si stava mangiando le unghie e di tanto in tanto si passava le mani tra i capelli.
Io:Olivia cosa succede?
Dissi cercando di scandire bene ogni parola.
Olivia:Jorge ha fatto un incidente ed ora è in cima
A quelle parole il cuore si fermò,mi sentì la terra sotto i piedi mancare e le gambe iniziarono a tremare,sudavo freddo. Brandon capì tutto e mi aiutò a sedermi.
Io:come è successo
Chiesi cercando di non pianegere,mi sentivo a pezzi ma non mi è mai piaciuto piangere davanti alla gente.
Olivia:stava tornando da Manatthan ed una macchina gli è andato contro,la macchina di Jorge ha inziato a girare su se stessa e...
Io:okay,okay,ma lui sta bene
Hanna:pensi che stia bene? È in coma e tutto per colpa tua
Disse alzandosi e avvicinandosi a me facendo alzare anche il tono della voce. La madre però la prese per un braccio e la fece risedere,mi guardò come a chiedermi scusa e io annuì.
Io:posso vederlo?
Chiesi sperando in un sì.
Brandon:certo!
Mi disse accarezzandomi la spalla. Mi alzai ed andai verso la camera che mi aveva indicato Brandon. Dal vetro vidi Jorge steso sul lettino con un infinità di aghi e tubicini conficcati nella pelle. Se non fosse per tutti quegli aggeggi sembrerebbe stesse dormendo. Mi feci forza ed entrai. Mi avvicinai al suo letto,presi un sedia e mi accomodai accanto a lui.
Io:Hey Jorge!
Dissi sorridendo. Non so perché stavo sorridendo,non avrei potuto ricevere altrettanto da lui.
Io:mi dispiace
Dissi ed una lacrima mi rigó il viso.
Io:sai non è vero che non ti amo,io ti amo e anche tanto,non riesco a stare senza di te.
Dissi alzando le spalle all'ultima frase.
Io:quando ti ho detto quella bugia era perché avevo paura di farmi male,la mia mente diceva che era meglio negare ma il mio cuore no,diceva che dovevo dirti la verità e la verità è che ti amo infinitamente.
Le lacrime iniziarono a scendere ma sul mio viso c'è un sorriso dolce.
Io:Jorge ti devi svegliare,ti ordino di svegliarti,se non ti svegli non saprei come fare,mi mancheresti troppo Jorge,in questi mesi sono stata malissimo,come se tutto fosse crollato,come se a proteggermi il mio cavaliere non c'era ed io ero una principessa indifesa,ho bisogno di te come tu hai bisogno di me. Ti amo!
Gli baciai delicatamente le labbra e gli accarezzai la guancia con la mano destra. Mi risedetti sulla sedia e gli presi la mano.
Io:ti prego svegliati!
Dissi iniziando a pianegere rumorosamente. Passò mezz'ora prima che Hanna mi ordinò di uscire,così feci ed andai nel bagno. Mi guardai allo specchio,il mascara era tutto colato. Mi sciacquai la faccia. Ero così triste da sentirmi arrabbiata. Diedi un pugno al muro facendomi però male. Misi la mano ferita sotto l'acqua fredda e la lasciai scorrere. Davanti gli occhi mi passò l'immagine di Jorge sul lettino con le lenzuola bianche e l'odore di disinfettante che c'era in quella stanza. Uscii dal bagno e ritornai nell'area d'attesa,dove c'erano tutti gli altri. Vidi Alice,la mamma di Jorge,seduta su una sedia mentre piangeva,sembrava stanca e leggermente depressa. Mi avvicinai.
Io:come sta?
Le chiesi sedendomi accanto a lei. Lei mi guardò e sorrise come a dire "bene?"
Io:capisco
Girò la testa e ricomiciò a pianegere. L'abbracciai.
Io: vedrà che Jorge si rimetterà presto, è un ragazzo forte
Dissi cercando di sembrare il più convincente possibile.
Alice:sai quando era piccolo e stava appena imparando a camminare cadeva sempre ma ogni volta diceva che non si era fatto niente poi ti guardava e sorrideva cercando di rassicurarti,quando il padre morì io piangevo come una fontana,Hanna era piccolina e non avevo neanche la forza di crescerla ma Jorge mi aiutava sempre,mi consolava,giocava con la sorella,cucinava,lavorava,anche se non era uno dei lavori che una madre sogna per un figlio lui per aiutarmi ha fatto di tutto ed io non l'ho mai visto pianegere. È un ragazzo forte ma anche lui ha le sue fragilità.
Mi veniva quasi da pianegere ma cercai di resistere,lei mi guardò, mi abbracciò e ricominciò a pianegere sulla mia spalla.
Io:ed è proprio per questo che lui ce la farà,perché sa che deve aiutarvi e nulla riuscirà a fermare la sua scelta.
La guardai negli occhi e gli sorrisi e lei fece lo stesso. Vidi Hanna uscita dalla porta del reparto coma e avvicinarsi a me,aveva gli occhi gonfi e rossi.
Hanna:mamma è meglio se torni a casa,sarai stanca e poi qui ci sono io.
Alice annuì.
Io:Hanna vai a riposarti anche tu, rimarrò io qui.
Lei mi guardò con aria interrogativa.
Io:se si sveglia vi chiamo
Hanna annuì e prese sotto braccio la mamma ed uscirono dall'ospedale. Olivia si avvicinò a me.
Io:Olivia ma Jorge come sta? Ha qualcosa di rotto,qualche vuoto di memoria, cos'ha?
Chiesi disperata.
Olivia:bhe per la velocità a cui andava ha detto il dottore che è stato fortunato,ha solo qualche osso rosso ed ha avuto una commozione celebrale e ha perso la sensibità alle gambe ma ha detto anche che con qualche terapia la riaquisterà.
Io:e con questo sarebbe stato fortunato
Dissi sorridendo ed Olivia fece lo stesso. Poco dopo vidi Brandon con in mano delle patatine,me le porse la io rifiutai,avevo un vuoto nello stomaco che non poteva essere placato col cibo,non avevo fame ma allo stesso tempo mi sentivo un vuoto e un nodo alla gola che mi impediva di ingerire qualsiasi cosa. Mi alzai da quelle sedie blu che scricchiolarono ed andai fuori. Mi appoggiai al muro e chiamai mia madre.

Mamma:Pronto?
Io:Ei mamma sono io,vedi che sono in ospedale,Jorge ha avuto un incidente,non torno a casa per pranzo.
Mamma:okay amore,come sta?
Mi chiese con un filo di tristezza e preoccupazione.
Io: è in coma
La sentì fare un rumore di dispiacere.
Io:mamma io vado
Mamma: ok,fammi sapere
Io:si
Staccai la chiamata e rientrai dentro.

Quando entrai vidi Olivia dormire sulle gambe di Brandon,e lui sveglio che la guardava imbambolato.
Io:portala a casa,sembra stanca
Dissi facendo un piccolo sorriso.
Brandon:si hai ragione,poi torno
Io:ok
Dissi annuendo. La prese in braccio a mo'di sposa e uscì dalla stanza. Ero rimasta ormai da sola nella stanza. C'era solo un infermiera dietro un bancone e alcuni dottori e infermieri che ogni tanto passavano. Passarono dieci minuti prima che Brandon ritornò,in questo tempo ero rimasta a fissare il vuoto senza pensare,non sapevo più a cosa pensare.
Brandon:Ei Elisabeth
Io:ciao Brandon
Dissi girandomi verso di lui e facendogli un sorriso debole.
Brandon:come va?
Chiese sedendosi accanto a me
Io:domanda di riserva?
Dissi girandomi di nuovi verso di lui.
Brandon:ti capisco
Io:no,tu non capisci
Dissi scuotendo la testa in segno di negazione e continuando alzando di qualche ottava la voce.
Io:Jorge era venuto da me per chiedermi scusa e spiegarmi tutto,mi ha detto che mi amava e che gli ero mancata come non mai e io che ho fatto? Ho detto che io non lo amavo più,sapendo che non è vero,io lo amo così tanto che vorrei esserci io al suo posto in coma,lui mi manca come l'aria,senza di lui non riesco a respirare,e come stare in apnea,lui ora potrebbe morire per colpa mia Brandon,solo per colpa mia perché io sono una stupida orgogliosa,lui sta rischiando la vita,lui sta per morire sapendo che io non lo amo,che io non lo amo,tu non potresti mia capire cosa provo,sono così arrabbiata con me stessa,vorrei poter tornare indietro e baciarlo fino a farlo crollare a terra,vorrei poter riabbracciarlo,baciarlo,parlare e ridere con lui,mi manca ogni piccola cosa di lui,mi mancano i suoi occhi addosso,mi mancano i suoi capelli,mi manca tutto di lui e lo amo come non ho mai amato nessuno solo che lui questo non lo sa e forse non lo saprà mai.
Dico tutto d'un fiato,la mia voce cambia spasso intonazione,da arrabbiata diventa disperata poi nervosa e di nuovo disperata,non riesco più a capire niente.
Brandon: lui si risveglirà perché è un ragazzo forte e tu gli dirai tutto sono sicuro che ti perdonerà sentendo le tue parole
Dice abbracciandomi e una lacrima mi riga il viso.
Io:mi prometti che si risveglierà?
Chiedo guardandolo negli occhi.
Brandon:si Elisabeth,prometto che Jorge si risveglerà,lo prometto sulla mia stessa vita
Lo guardai negli occhi e lo riabbracciai. Avevo bisogno di un abbraccio anche se ora non era il suo che volevo perché non mi faceva sentire bene e al sicuro come quello di Jorge ma al momento avrei accettato un abbraccio da chiunque.

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