Capitolo 20:ti vengo a trovare

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Non riesco ad immaginare di vivere bene senza di te ma mi ci devo abituare e ti prometto che domani inizierò a provarci.

Jorge's pov
Mi svegliai verso le dieci del mattino. Ieri con Elisabeth mi ero divertito e mai nessuno aveva organizzato una festa del genere per me. Poi la notte,il bagno a mare,la mattina,i suoi baci delicati. Avevo goduto per un giorno di un ideale di vita magnifico ma ora si ritorna con i piedi per terra. È come cadere dal letto e svegliarsi tutti sudati,come essere sulle nuvole ed essere tirato giù da una corda. Tutto avviene così velocemente e tu ritorni alla tua orribile vita,fatta di tristezza e malinconia. Ogni volta che ero con Elisabeth mi sentivo sulle nuvole,ma poi quando ritornavo a casa da solo ero caduto. Mi misi una tuta grigio chiaro e le scarpe da ginnastica bianche. Presi le chiavi dell'automobile e gli occhiali da sole. Mi misi al volante della mia lamborghini e partii a tutta velocità per il cimitero del Bronx. Voi mi chiederete perché al cimitero? Bhe vi avevo detto di mio padre che era morto e oggi avevo bisogno di parlare con lui e per farlo dovevo andare da lui. La trovavo una cosa estremamente stupida parlare con una lapide ma ora ne avevo bisogno. Arrivato a destinazione parcheggiai sotto un albero e aspettai un po' in macchina. Feci un bel respiro profondo,come quando vai sott'acqua,come se devi trattenere il fiato per un sacco di tempo. Scesi e a passi lenti mi avvicinai alla lapide. I respiri erano lunghi e affannati. Ero arrivato di fronte alla lapide,lessi il nome per accertarmi che fosse lui,si era lui. Mi abbassai e cambiai i fiori con alcuni che avevo trovato vicino agli alberi. Li misi lì davanti ed iniziai a parlare. Non c'era anima viva. Okay,questa fa ridere. Sorrisi alla mia battuta.
Io: papà sai...
Presi un'altro respiro lungo e continuai. Io:mi sono fidanzato con una ragazza, Elisabeth
Mi portai una mano dietro la nuca.
Io: è una bella ragazza,e penso che sarebbe piaciuta anche a te.
Riportai le mani sulle ginocchia.
Io:abita a Manatthan
Provai a pensare a cosa avrebbe detto lui "il mio figlioletto è con una di alto livello,me ne posso vantare?" A questo pensiero sorrisi e risposi ad alta voce.
Io:si papà te ne puoi vantare e di a tutti quelli che stanno lì su con te che il tuo figlioletto la sposerà
Mi alzai felice e più tranquillo. Mi ero sfogato. Mi aveva sempre aiutato parlare con mio padre. Camminai fischiettando felice verso l'auto. Avrei sposato Elisabeth. Non ora,era presto. Ma ne ero convinto molto presto le avrei chiesto di sposarmi. Immagino già la mia principessa con un vestito bianco,che le sta una meraviglia,venire verso di me sorridendo. Mettersi di fronte a me e poi quel sì. Quel bellissimo sì,che pronunciato da lei sembra un ordine. Avere dei bambini. Voglio una femmina, così potrò proteggerla come faccio con sua mamma e poi un maschietto così da farlo diventare forte e bello come il papà. Saremo una famiglia felice. E poi voglio un bel cane peloso. Già ci immagino. Non ho mai pensato che avrei avuto una famiglia ma ora non lo pensavo,ne ero sicuro. Entrai in macchina ed andai a lavoro. Ero così felice che avrei potuto saltare fino alle nuvole. Io ed Elisabeth per sempre.

Vi piace? Spero di si. Questo è un po' corto ma l'ho dedicato solo a Jorge. Il prossimo sarà dedicato esclusivamente ad Elisabeth.

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