Capitolo 26:dove sei?

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Elisabeth's pov
Era il giorno della partenza ed io avevo bisogno di cambiare aria. Jorge non se ne era ancora andato del tutto dalla mia testa,ma un amore con il nostro è lento ad andarsene. Tralasciando Jorge ho incontrato Will che un po' mi ha aiutato ad andare avanti. Infondo è un ragazzo molto gentile e divertente,ma Jorge lo è di più. Mi manca così tanto,quando lo vedo per la strada, perché è successo, cerco di girare lo sguardo o fare finta di parlare a telefono. Anche se a volte sento i suoi magnifici occhi verdi-grigi addosso. Forse vedendolo non riesco a dimenticarlo ma andando a Stanford sono sicura che me ne dimenticherò in un batter d'occhio. Nella valigia avevo messo un bel po'di cose,sarei tornata a casa per Natale e di vestiti ne avevo bisogno. La maggior parte erano felpe e jeans ma c'era anche qualche gonna,giusto per. Mi guardai l'ultima volta allo specchio e uscì dalla mia stanza,ma prima di chiudermi la porta alle spalle diedi uno sguardo a quelle quattro mura azzurre. Scesi giù e vidi la mia famiglia sulla soglia della porta,c'era anche Diego,accanto a loro c'era Giorgia, Teodoro e Will con il quale avrei condiviso il viaggio visto che andavamo allo stesso college. Mi avvicinai a loro e salutai mia madre dandole un bacio sulla guancia e abbracciandola,poi mio fratello che presi in braccio e lo feci girare per poi dargli un bacio. Mio fratello più grande che mi abbracciò fortissimo,quasi a rompermi le ossa e infine il mio uomo preferito,mio padre. Lo abbracciai fortissimo come aveva fatto poco fa Diego e papà fece lo stesso. Mi sarebbero mancati tutti ma papà più di tutti anche se non era sempre a casa. Salutai Teodoro e Giorgia che mi saltó addosso facendomi quasi cadere.
Giorgia:mi mancherai
Io:anche tu bff
La guardai e sorrisi,poi rivolsi il mio sorriso a tutti gli altri e li salutai con la mano. Mia madre lasciò cadere una lacrima ma mio padre gliela asciugò e poi la baciò. Che carini. Entrai nel taxi con Will e partimmo verso l'aeroporto a tutto gas. Una volta arrivati Will pagò per entrambi dopo una lunga discussione e poi andammo a fare i biglietti.
Will:mi mancherà Manatthan
Disse malinconico e girandosi in dietro prima di procedere verso l'aereo.
Io:anche a me,ma penso che Stanford sia carina
Dissi cercando di alleggerire un po' la partenza e sorridendo leggermente.
Will:vedremo
Salimmo sull'aereo e ci sedemmo ai nostri posti. Will era accanto a me e di fronte avevamo una bambina tanto carina con una ragazza,che non sembrava neanche tanto grande. Pensavo fossero madre e figlia ma durante il viaggio scoprì che erano sorellastre. Infondo un po' si assomigliavano,ma non troppo. Il tragitto era stato molto silenzioso se non per la ragazza che sgridava la bambina e Will che cantava un motivetto allegro al quella mi aggiungevo anche io. Arrivati all'aereoporto di Stanford scendemmo e dopo aver preso le valigie ci dirigemmo all'uscita. Will mi prese la mano e prima di oltrepassare la parta trasparente dell'uscita ci fermammo. Facemmo un lungo respiro,ci guardammo negli occhi e poi uscimmo. C'era un piacevole venticello fresco,il cielo era coperto da nuvole, sembrava volesse venire a piovere,che nell'accoglienza. Prendemmo un taxi che ci portò al college. Durante il tragitto la mia testa era attaccata al finestrino a guardare tutte quelle palme,la gente,i negozi. Una volta arrivati al college ci fermammo davanti la struttura ad osservare. Will a destra io a sinistra. La struttura era gigante,fuori c'erano molti alberi e verde. Era tutto prato,c'erano gruppetti di ragazzi sparsi per quella distesa verde,chi leggeva e,chi parlava e chi ascoltava musica. La struttura era di un giallo spento e bassa. Sulla distesa verde c'era un cerchio rosso e bianco con al centro una "S" rossa. Will poggiò un suo braccio sulla mia spalla ed entrammo insieme nella Stanford Univesity. L'interno era anche migliore dell'esterno,ok forse no,era tutto così curato. Ci dirigemmo alla segreterie e prendemmo le chiavi della camera,la mia era la 201 al piano 4. Will aveva la camera affianco. Ci diede anche l'orario delle lezioni. Io e Will avevamo tutte le lezioni in comune. Ci dirigemmo verso le nostra stanze e una volta fuori alla porta parlai.
Io:bhe è arrivato il momento di separarsi
Dissi ridendo e anche lui fece lo stesso.
Will:ti va se dopo andiamo a farci un giro per l'università?
Mi chiese speranzoso
Io:certo
Gli sorrisi ed entrai nella mia camera. Era di un azzurro pastello e i letti erano bianchi,c'erano due letti singoli,la camera era molto piccola, c'erano due armadi marrone scuro,un mobile di fronte alla porta sempre marrone, sul mobile c'era la finestra che dava sul grandino davanti. A sinistra c'era una porta che portava ad un piccolo bagno. In camera non c'era nessuno così inziai a sistemare le mie cose. Dopo aver finito entrò qualcuno in camera.
X:Hey ciao tu devi essere la mia nuova conquilina
Sembrava una ragazza apposta,ricambiai il suo sorriso.
Io:si,piacere Elisabeth
Dissi porgendole la mano,lei la strinse,aveva una preso decisa.
X:piacere Tara
Tara:ti piace questa stanza?
Mi chiese guardandosi in torno
Io:si, è piccolina ma per due persone va più che bene
Tara:e come mai hai scelto la Stanford Univesity?
Mi chiese sedendosi sul suo letto e io mi sedetti di fronte a lei.
Io: perché ho sempre sognato di venire qua fin da piccola
Dissi tutto questo sorridendo. Prima che potessimo continuare la conversazione Will bussò alla porta. Vidi Tara incantata su Will ma lui guardava me.
Will: Elisabeth andiamo a farci un giro?
Mi chiese poggiandosi allo stipite della porta.
Io:certo,Tara vieni con noi?
Tara saltò leggermente da sopra il letto. Era incantata dal mio amico.
Tara:oh non posso, grazie comunque
Ci sorrise e poi il suo sguardo tornò su Will che scocciato mi prese da un braccio e mi portò fuori.
Will:quella tua amichetta è fusa
Disse sbuffando
Io: perché?
Chiesi guardandolo
Will:non so se hai visto come mi fissa
Disse tornando a camminare ed anch'io
Io:forse gli piaci
Lui annuì e rimise il suo solito sorriso sulle labbra quando lo presi a braccetto.
Will: Elisabeth
Mi fermó una volta arrivati all'uscita
Mi girai verso di lui con un'espressione curiosa.
Prese un lungo respiro e fissò i suoi occhi nei miei.
Will:tu mi piaci Elisabeth e tanto
Mi sorrise dolcemente ed io feci lo stesso.
Si avvicinò lentamente alle mie labbra e mi baciò,fu un bacio dolce e lento,meglio quelli di Jorge,quelli di Jorge sembravano sempre la prima volta. Jorge era più bravo a baciare non c'era dubbio.

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