2. Questa è casa tua

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Evan

Come ogni giorno alle 6.30 del mattino ,sono giá in piedi pronto per una sessione intensiva di allenamento.
Esco dalla mia stanza e istintivamente il mio sguardo finisce verso l'ultima porta infondo al corridoio...
Sospiro profondamente per poi scendere al piano di sotto, i primi raggi del sole illuminano l'intero salotto, mi piace l'alba è il momento in cui tutto è tranquillo...

Percorro il corridoio e arrivo nella mia palestra, 10 minuti di riscaldamento sul tapis roulant e poi si inizia con i pesi.

Un'ora più tardi soddisfatto dal mio allenamento...esco dalla palestra per andare in cucina...la giornata non puó iniziare bene senza una tazza di caffè...ogni sera Greta prepara la macchinetta e la imposta alle 7.30, sa bene quanto mi rilassi bere il caffè in silenzio prima di prepararmi per il lavoro.

Entro in cucina e mi blocco sui miei passi, c'è Angela seduta attorno al tavolo che fa colazione.
"Buongiorno" le dico.
Lei alza di scatto la testa " Buongiorno Evan" dice sorridente. La osservo stupito, è così bella anche di primo mattino...

"Latte e biscotti?" chiedo osservando il tavolo.
"La mia colazione preferita" dice sorridente.
"Non mangio latte e biscotti da quando avevo dieci anni" dico trattenendo una risata.
"Puoi sempre rimediare" dice passandomi uno dei suoi biscotti.
Lo afferro titubante, lo avvicino alle labbra per morderlo e il profumo di lei mi invade le narici.
Do un morso al biscotto e lei sorride compiaciuta.
"Buono" dico per poi avvicinarmi al banco della cucina e riempire la mia tazza di caffè.
Prima di uscire dalla cucina le rubo un altro biscotto.
"Ci hai preso gusto" dice divertita.
"Eh già" rispondo.

"Ah Evan" mi richiama e io mi volto a guardarla.
Si alza in piedi e il mio sguardo percorre senza alcun pudore la sua figura, per poi soffermarsi sulla canotta di seta che a stento contiene il suo seno abbondante.

Ingoio rumorosamente.

"Dimmi" dico riportando l'attenzione sul suo viso.
"Posso usare il bagno del piano, quello in comune?" chiede e io la guardo perplesso.
"Non ti piace quello che hai in camera?" le chiedo.
Lei si avvicina di più a me, sembra mortificata "Evan è quanto di meglio potessi desiderare, prima volevo farmi una doccia,ma non esce l'acqua calda" dice guardandomi dritto negli occhi.
"Angela questa è casa tua, puoi usare tutto ció che vuoi" dico sorridente "nel pomeriggio manderó qualcuno a controllare il tuo bagno".
"Ti ringrazio Evan" dice per poi sorpassarmi e uscire dalla cucina lasciandosi alle spalle quel suo profumo...che tanto mi piace.

Salgo le scale seguendo quella scia profumata per poi entrare nella mia camera, mi sfilo i pantalonci della tuta insieme ai boxer, mi libero della canottiera ed entro in bagno.
Mentre aspetto che l'acqua della doccia diventi calda, i miei pensieri ritornano ad Angela e al suo pigiamino sexy.
Quella ragazza è dannatamente bella, ripercorro con la mente i tratti del suo viso, le labbra carnose, i capelli morbidi che le arrivano alle spalle....quel corpo...
Entro nella doccia e a furia di pensarla il mio amico tra le gambe si è svegliato completamente...

Mi sembra surreale e quasi ridicola questa situazione, mi basterebbe alzare il telefono e chiamare una delle donne con cui mi vedo di solito per sfogare i miei istinti...e invece sono qui a farmelo venire duro pensando ad una ragazzina...e a venire poco dopo nella doccia, immaginando il suo viso...

Angela

Mi avvolgo nell'accappatoio e osservo il mio viso allo specchio, è di certo più riposato di ieri.
Stanotte rispetto alle notti passate sono riuscita a chiudere occhio, mio padre mi manca tantissimo...forse cambiare casa è stata una nota positiva, qui niente mi parla di lui se non i nostri bellissimi ricordi che affollano la mia mente...

Prenditi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora