19. Buon Compleanno, Angelina

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"Tanti auguri,ragazzina" sussurra sulle mie labbra che schiudo e avvolgo alle sue in un bacio carico di passione, di sentimento...

"Dove vai?" piagnucolo stiracchiandomi.
"A lavoro, sono parecchio incasinato in questi giorni" sospira lui spettinandosi i capelli con le dita.
"Mi lasci sola il giorno del mio compleanno" dico attorcigliandomi una ciocca di capelli con le dita, come fanno le bambine capricciose.
"Mi faró perdonare stasera, te lo prometto" sospira piegandosi per baciarmi ancora.
"Dovrai impegnarti molto" ribatto mordendogli il labbro, lui sorride e poi esce dalla mia stanza.

Qualche ora più tardi scendo di sotto per fare colazione.
"Auguri bimba mia bella" dice Greta stritolandomi tra le sue braccia per poi baciarmi una guancia.
La stringo forte a me "odori di cioccolata" sussurro tra i suoi capelli.
"Ti ho preparato i muffin al cioccolato, sei contenta?" chiede battendo le mani felice.
Sorrido, sono così felice, tutto questo affetto mi riempie il cuore di gioia.

"Diventare nonna ti ha fatto bene, sei sempre allegra" le dico prendendo posto a tavola.
"A te l'amore ti ha reso più bella" dice e io mi paralizzo sul posto.
"C-cosa?" balbetto.
"Andiamo credevate che non me ne sarei accorta?" chiede divertita.
"Non so di cosa parli" mento.

"Angela" mi richiama.
"Greta" rispondo canzonandola.
"Sono nata prima di te, mi accorgo di certe cose. E poi Evan, lo conosco da quando ha diciotto anni, mai visto così felice" dice sedendosi accanto a me.
Prendo un muffin dal piatto, ma lei mi da uno schiaffetto sulla mano "aspetta" dice posizionando due candeline su due muffin.

"Tanti auguriii, a teeee, tanti auguri ad Angelaaaa, tanti auguri a te..." canta come se io fossi una bambina "esprimi un desiderio".

Voglio essere felice,come mi sento in questo momento, per sempre.

Soffio sulle candeline e Greta batte le mani felice.
"Ti ho preso un pensierino, niente di che" sospira "una piccola sciocchezza" aggiunge ancora e io la osservo commossa, senza riuscire a parlare.
"Vuoi farmi piangere?" chiedo trattenendo a stento le lacrime.
Lei mi passa un pacchetto rosa, lo scarto facendo attenzione a non rompere il fiocco bianco.

"Greta" sussurro " è bellissima" aggiungo osservando la catenina in argento con scritto Angela "aiutami a metterla" le dico sollevandomi i capelli dal collo.
"Ecco fatto" dice e io esco dalla cucina per specchiarmi.
"È bellissima" sospiro per poi girarmi verso di lei e abbracciarla "ti voglio bene Greta" sussuro.
"Anch'io bambina mia" dice accarezzandomi il viso.

~~

"Dove pensi di andare?" chiede Evan vedendomi scendere le scale.
"A cena con te, non ti piace?" chiedo dispiaciuta indicando il mio vestito.
"No" sospira avvicinandosi a me "mi fa impazzire, questo vestito e al pensiero di ció che c'è sotto, mi viene voglia di chiuderti in camera da letto e mandare al diavolo la cena" aggiunge afferrando il mio sedere con le sue mani e stringendomi a lui.

"Facciamolo, è probabile che  non ci sia nulla, qui sotto" lo provoco mordendogli un labbro.
"Fai la brava, ragazzina" sussurra sulle mie labbra per poi prendermi per mano e condurmi verso l'ascensore.

"Ristorante stellato?" chiedo osservando il luogo in cui mi ha portato.
"Solo il meglio per te, ragazzina" dice intrecciando le dita della sua mano alle mie.
"Auguri stronzetta" urla Camila alle mie spalle.
"Camiiii" dico abbracciandola.
"Sorpressaaaa" urla felice.
"Fatti guardare..." dice allontanandosi da me " Wow sei uno schianto" aggiunge stringendomi a se.
"Auguri bellezza" dice Greg abbracciandomi.
"Che aspettiamo, andiamo a festeggiare" dice Camila avvolgendomi un fianco e trascinandomi all'interno del locale.

"Tu sei pazzo" sussurro ad Evan osservando il nostro tavolo in terrazza, l'unico dato che questo folle ha fittato l'intera sala.
"I palloncini sono un'idea della tua amica" dice avvolgendomi un fianco con la sua mano e attirandomi a se per baciarmi.
"Grazie Evan, sei speciale" sussurro sulle sue labbra.

"Davvero?" chiede stupito Evan.
"Non darle retta, esagera" dico storcendo il naso.
"Fidati di me Evan, è una spezzacuori" aggiunge ridendo.
"Davvero hai spezzato il cuore del suo cuginetto?" chiede lui divertito.
Alzo le mani al cielo in segno di resa "è il mio compleanno,non dovreste prendermi in giro" aggiungo bevendo un sorso di vino.
"Non darle retta Camila, continua è così affascinante il racconto della tua vita" dice Evan divertito.

"Fammi pensare" dice lei portandosi le dita al mento "Ah si, ti ricordi Angi quando ti sei fatta la pipì addosso in gita?" chiede ridendo.
"No, Cami questo è troppo" dico incrociando la braccia al petto.
"Non fare i capricci Angela" dice lui " continua" aggiunge divertito ascoltando i racconti enfatizzati di Camila.
"Quando avete finito di divertirvi a mie spese, mi avvisate" dico trattenendo una risata.

Nonostante i racconti imbarazzanti di Camila, la cena è stata piacevole, ho mangiato e riso tanto, per non parlare della torta che mi ha fatto fare Evan, a forma di biscotto gigante.
Vorrei aprire il finestrino dell'auto e urlare al mondo intero quanto io sia perdutamente, pazzamente, follemente, incasinatamente e decisamente innamorata del meraviglioso uomo al mio fianco.
Ma mi limito a stare appoggiata con la testa al suo braccio, mentre guida diretto chissà dove.

Mi tiro su, quando riconosco la periferia di Toronto e il nuovo locale, lo stesso in cui sono venuta con Cami e gli amici di Jacob.
"Che ci facciamo qui?" chiedo stupita.
"Beviamo qualcosa" risponde lui vago.
"Ma è una discoteca" ribatto.
"Lo so" sospira parcheggiando e scendendo dall'auto senza aspettarmi.

"Evan" lo richiamo ma nulla.
Dev'essere impazzito penso andandogli dietro, entra al locale e quando entro anche io mi blocco sui miei passi.
Tanti auguri a te risuona nell'aria e le facce felici dei miei amici che mi osservano divertite, mi fanno commuovere, ma i miei occhi si posano sull'uomo meraviglioso che mi sorride e mi fa segno di raggiungerlo.
Mi avvicino a lui e lo bacio prima di essere circondata da tutti i miei amici, ci sono proprio tutti, nessuno escluso.

"Auguri Angi" dice Oliver stringendomi tra le sue braccia " un anno in più da aggiungere alla tua bellezza" aggiunge stringendomi un fianco e facendomi ridere.
Poi è il turno dell mie amiche di corso e così via fino ad arrivare al mio Jacob.
"Sei incantevole, Angela" sussurra al mio orecchio "auguri di buon compleanno" aggiunge per poi guardare alle mie spalle e sorridere gentilmente.

Mi giro di scatto e i miei occhi si incontrano con quelli di Evan che mi scrutano attentamente.
"Non essere geloso, Evan" sussurro " non c'è uomo al mondo che possa reggere il tuo confronto" aggiungo impossessandomi delle sue labbra per poi essere afferrata per un braccio.
"Basta effusioni" urla Camila "è tempo di ballare e divertirsi" aggiunge trascinandomi via da Evan che mi rivolge un sorriso per poi sparire dalla mia vista.

Non ce la faccio più, mi fanno male i piedi ma non riesco a smettere di ballare. Era un vita che non lo facevo, a pensare che prima questa era la mia vita,ogni singola sera feste e locali erano all'ordine del giorno.

Invece adesso la mia vita è Evan, semplicemente lui.

Lo cerco con lo sguardo e quando intercetto i suoi occhi sorrido per poi staccarmi dai miei amici e andare da lui.
"Sei una brava ballerina" dice appoggiando le mani sui miei fianchi.
"Ti stai annoiando?" chiedo "vuoi andare via?" aggiungo.
"E rovinarti la festa?" chiede lui appoggiando il viso imbronciato al mio stomaco.
"Mi sarei accontentata della cena, lo sai?" sussurro e lui mi osserva cercando di capire se è vero ció che dico.

"Eppure mi sembri così diversa, così a tuo agio in questo posto, insieme ai tuoi amici" sospira distogliendo il suo sguardo dal mio.
"Evan questa è stata la mia vita fino a qualche mese fa" dico afferrando il suo viso tra le mie mani e riportando l'attenzione dei suoi occhi nei miei.

"Io non sono certo di poterti condividere con tutto questo" sospira affranto.
"Non ho bisogno di questo Evan, ma di te" sussurro guardandolo dritto negli occhi. Dal suo sguardo traspare un sentimento tutto nuovo, che io non riconosco..

Lui socchiude gli occhi, quasi come se volesse nascondermeli,  ma io ne approfitto per baciarlo, ho bisogno di sentirlo mio e ho bisogno che lui senta e capisca quanto io sono sua...

Mi stringe forte a se ed io mi aggrappo a lui con tutta me stessa, cercando di colmare questa improvvisa e profonda voragine che si sta facendo spazio nel mio petto...

Spazio autrice

Sono curiosa di sapere come evolverà la storia per voi?♥️

Prenditi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora