8. Un passo avanti

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"Guarda tu" chiedo a Camila chiudendo gli occhi.
"No guarda tu" dice lei portandosi una mano davanti agli occhi.
"No tu" piagnucolo con l'ansia che mi sta mangiando viva. Nel primo pomeriggio abbiamo sostenuto l'esame e adesso il professore ha appena affisso sulla bacheca gli ammessi e i voti.

"Guardo io per voi,fanciulle" dice Oliver un ragazzo del nostro corso.
"De Marco, De Marco...mmmmm 100 secchiona" dice e io mi avvicino alla bacheca per controllare.
De Marco leggo il mio nome e seguo la riga con l'indice, 100 esulto felice.
"Camila Fox, Fox....mmmm 100 secchiona" dice Oliver.
"Angi,controlla anche tu" dice e io l'accontento.
"100 sorella" dico e lei mi abbraccia stritolandomi le ossa.
"Andiamo?" le chiedo sono così stanca non vedo l'ora di sprofondare sui comodi sedili della Jeep.

Una volta uscite dall'edificio, saluto Camila e mi dirigo a piedi verso il parcheggio all'ingresso.
Mi guardo attorno ma della Jeep non c'è traccia, l'unica auto presente nel parcheggio è un'enorme Mercedes nero.
Prendo il cellulare per chiamare Jacob, ma il rumore della portiera di quell'auto che sbatte, mi distrae.
Resto senza parole quando la figura alta e muscolosa di Evan avanza nella mia direzione.

"Evan" dico stupita andandogli incontro.
Indossa un pantalone di tuta nero, una felpa bianca con il cappuccio, un giubotto di pelle nera, un cappellino con la visiera dello stesso colore e un paio di sneakers bianche.

Mi si ferma il cuore e le farfalle nel mio stomaco sembrano impazzite,quest'uomo è illegale in ogni versione.

"Com'è andato l'esame?" sussurra sulle mie labbra prima di avvolgerle in un bacio passionale che mi fa vibrare l'anima e incendiare il corpo.
"Bene, ho preso il massimo dei voti" dico ad un centimetro dal suo viso non appena le nostre labbra si staccano.
"Questo vuol dire che te la meriti appieno la mia sorpresa" dice baciandomi la fronte.
"È stata una bella sorpresa" dico stringendomi a lui.

"Ma non è questa la sorpresa" ride divertito tra i miei capelli, mi stacco dal suo petto per guardarlo meglio e lui ne approfitta per baciarmi ancora.

"Sali in macchina" dice staccandosi da me e dopo aver aperto la portiera dell'auto, mi aiuta a salire.
Lo osservo in tutta la sua bellezza fare il giro dell'auto per poi sistemarsi al mio fianco.
"Dove andiamo Evan?" chiedo.
"Ora lo vedrai" dice divertito mettendo in moto l'auto per poi accellerare.

Usciamo dal parcheggio diretti dove, chi lo sa...

Venti minuti più tardi arriviamo al  Cineplex, sorrido felice come una bambina.
"Cinema?" chiedo felice.
"Ho pensato che poteva essere carino vedere un film al cinema e non sempre sul nostro divano" dice facendomi battere il cuore a mille.
Il "nostro" divano penso felice.
"Hai avuto un'idea bellissima"'dico sorridente.
"Vieni entriamo" dice prendendomi per mano e portandomi dentro con se.

Evan ha comprato due biglietti per un film thriller, il mio genere preferito, così non corro il rischio di addormentarmi.
"Non vedo l'ora di mangiare i pop corn" dico sognante facendolo ridere.
"Ci scommetto che anche tu da piccolo venivi al cinema solo per mangiarli" dico incamminandomi verso il bancone del bar.
"Mai mangiati in vita mia" dice e io mi giro a guardarlo incredula, ma lui non mi presta attenzione, è intento a chiacchierare con il barista.

"Pop corn grandi e Angela?" mi richiama " acqua o coca cola?" chiede.
"Coca cola" dico sorridente.
"Ci avrei scommesso" dice divertito, per poi voltarmi di nuovo le spalle.

Camminiamo verso la sala, io porto i pop corn e lui la coca cola e i biglietti, ne prendo due tra le dita e li avvicino alle sue labbra.
"Allora?" chiedo mentre mastica.
"Sono buonissimi"'dice.
"Ancora non ci credo che tu non li abbia mai provati" dico incredula.
"Sala 8" dice e io apro la porta.
"Non sono mai andato al cinema da bambino" aggiunge mentre prendiamo posto sulle poltrone.
Sto per chiedergli il perchè ma la pubblicità è già finita e il film sta iniziando.

Prenditi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora