15. Spero tu sia fiero di me, papà.

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Busso con forza alla porta della segreteria studenti.
Un 'avanti' secco e deciso rimbomba al di là della porta, abbasso la maniglia ed entro nella stanza, sorridendo alla signora dai capelli bianchi che siede dietro l'enorme scrivania in legno scuro.

"Lei è?" chiede abbassando gli occhiali rossi sulla punta del suo naso sottile.
"Salve Signora Cooper, sono Angela De Marco" dico "avevamo appuntamento alle dieci" aggiungo e lei mi  invita a sedermi sulla sedia difronte alla sua scrivania.

Concentra lo sguardo sul computer muovendo velocemente le dita sulla tastiera e io ne approfitto per guardarmi intorno. Questo posto più che un ufficio sembra una bibliotaca, sulle pareti ci sono degli scaffali ricolmi di libri vecchi.
"Allora Angela" dice e io riporto l'attenzione su di lei "buone notizie" aggiunge e io credo di sapere cosa stia per comunicarmi.

Ma comunque incrocio le dita.

"Lei ha vinto la borsa di studio" aggiunge sorridente e io non posso fare a meno di ricambiare quel sorriso contagioso "piazzandosi al secondo posto in graduatoria, complimenti" aggiunge passandomi dei moduli. "Li legga e me li riporti firmati entro domani mattina" dice e io annuisco.
"Per quanto riguarda l'alloggio studentesco a cui lei ha diritto, ha un mese di tempo per comunicare al college se è intenzionata ad occuparlo o altrimenti dovrà recarsi all'ufficio alloggio studenti per firmare la rinuncia" dice e io annuisco.
"Ha capito tutto?" mi chiede osservandomi.
"Si" dico " entro domani mattina devo consegnarle i moduli firmati e ho un mese di tempo per comunicare le mie intenzioni sull'alloggio" ripeto sorridente.
Lei sorride di rimando " se non ha ulteriori domande, questo è tutto".
"La ringrazio" dico alzandomi e avviandomi alla porta "buon lavoro" aggiungo abbassando la maniglia.
"Grazie" risponde e io le sorrido un'ultima volta.

Una volta uscita dalla segreteria studenti, mi appoggio al muro incredula. Schiudo le labbra per lo stupore e sorrido ancora, felice come non mai.
Ho studiato tanto per arrivare a questo risultato, mi sono impegnata duramente per raggiungere questo obiettivo e alla fine ce l'ho fatta, penso soddisfatta...

Sono al settimo cielo, devo dirlo a Camila...
Prendo il telefono dalla borsa e la chiamo.
Urla così forte al telefono che sono costretta a staccarlo dall'orecchio "lo sapevo Angi, lo sapevo" urla felice, ci diamo appuntamento al bar sotto casa sua per festeggiare la notizia.

Quando salgo nella Jeep, sono così appagata e felice che il mio sorriso non passa inosservato nemmeno a Jacob.
"Buone notizie?" chiede osservandomi dallo specchietto.
"Buonissime J" dico sorridente " ho ottenuto la borsa di studio, dopo due anni" aggiungo sprofondando sul sedile e osservando il cielo dal finestrino.

I miei pensieri vanno a mio padre.

"J dovrei andare a casa di Camila, ma prima puoi accompagnarmi in un posto?" gli chiedo gentile.
"Il mio lavoro è portarla dove desidera, signorina" dice sorridente per poi scoppiare in una fragorosa risata che coinvolge anche me.
Dopo avergli dato l'indirizzo del posto, mette in moto l'auto e partiamo.

~~

Attraverso il cancello e cammino a passo spedito sul sentiero che porta al prato dove è seppellito mio padre.

Siamo all'aria aperta eppure non c'è un rumore nell'aria, è tutto così silenzioso che riesco a sentire il ritmo del mio cuore che accellera passo dopo passo.

"Ciao papà" sussurro togliendo i fiori ormai secchi per poi sostituirli con quelli che ho comprato lungo il tragitto.
"Questa volta ti ho portato delle margherite, i nostri fiori preferiti" aggiungo per poi sedermi incrociando le gambe sull'erba umida.

"Mi manchi papà" sussurro trattenendo a stento le lacrime "mi manchi tantissimo" aggiungo osservando le lettere oro che risplendono al sole.

"Ma non sono qui per piangere" dico sospirando "ho una bella notizia da darti" aggiungo sorridendo "sai ho finalmente ottenuto la borsa di studio" aggiungo sistemando meglio le margherite.

Prenditi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora