"Angela muovi quel culo e vieni qua" urla Camila dal salotto.
"Sono pronta" urlo piastrando l'ultima ciocca di capelli, questa sera andremo a cena fuori io e lei e poi raggiungeremo Greg in un locale poco lontano da casa nostra.Non ho notizie di Evan, sono due giorni che sembra svanito nel nulla. Ho lottato contro me stessa per evitare di cercarlo e mi sono convinta. In fin dei conti è lui che ha sbagliato, ma il fatto che non cerchi nemmeno un minimo confronto mi fa stare terribilmente male.
"Allora?" la voce di Cami rimbomba nella mia stanza.
"Eccomi" sospiro spegnendo la piastra per poi seguirla fuori dal nostro appartamento.
"Ho una fame" sospira schiacciando il pulsante di discesa "e credo anche tu, dato che non tocchi cibo da due giorni" afferma fulminandomi con lo sguardo.
In realtà il cibo è l'ultimo dei miei pensieri, ma stasera ho deciso di ubriacarmi e a stomaco vuoto non credo sia una buona idea."Che si mangia in quel posto?" chiedo seguendola fuori dall'ascensore.
"Pesce" ammicca con lo sguardo.
"Camila" la richiamo per poi scoppiare a ridere divertita.
"Sei tu che sei maliziosa" borbotta infilandosi in auto.
Alzo gli occhi al cielo e mi sistemo sul mio sedile.
"Credi che lui ci sarà?" sospiro quando l'auto parte.
"Non pensiamoci, lo scopriremo più tardi" afferma stringendomi la coscia con la sua mano."Abbiamo una prenotazione per due, Fox" dice Camila al cameriere del Fish bar.
"Seguitemi, tavolo vista lago" aggiunge sorridente a Camila che annuisce soddisfatta.
Ci incamminiamo tra la sala, piena di tavoli e persone che chiacchierano allegramente, fino a raggiungere il nostro tavolo panoramico."Qui fanno una tartare di salmone, eccezionale" afferma passandomi il menù.
"E l'aragosta" aggiunge poi prendendo un grissino dal cestino del pane, la imito e lei mi sorride dolcemente.
"Ok ho deciso" affermo dopo poco appoggiandomi con la schiena alla comoda poltrona azzurra.
Camila fa un cenno al cameriere, che ci raggiunge dopo poco."Due tartare di salmone, due piatti di spaghetti all'astice e una frittura di calamari diviso due" afferma decisa.
"Da bere cosa desiderate?" chiede il cameriere.
"Il miglior vino bianco che hai e dell'acqua" rispondo sorridendogli."Vuoi ubriacarti e perdere la ragione?" chiede divertita.
"La memoria, vorrei perdere la memoria Cami" sospiro prendendo un altro grissino "ho sbagliato, ma mi ha ferito l'idea che lui abbia preferito provare a dimenticarmi piuttosto che sistemare le cose" affermo affranta " e poi che fine ha fatto? Perchè non chiama?" chiedo ancora osservando il cameriere che riempie i nostri bicchieri con il vino."Grazie" diciamo all'unisono io e Camila.
"Si sarà stancato di me" sospiro bevendo un sorso di vino.
"No, ma potresti fare tu il primo passo" mi suggerisce lei.
"Non lo so, non me la sento" affermo ancora bevendo un altro sorso di vino "e comunque questa è la nostra serata, basta parlare di Evan" aggiungo bevendo il resto del vino e iniziando a parlare d'altro con Camila.Due ore dopo parcheggiamo fuori al Goldie, dove ci aspetta Greg con i suoi amici.
Camila mi prende per mano ed entriamo passando tra la folla che occupa l'ingresso.
"Eccolo" urla per sovrastare il suono della musica, la seguo fino a che il volto sorridente di Greg ci da il benvenuto.
"Ecco le mie ragazze" urla venendoci incontro e portandoci con lui al suo tavolo.Saluto Erik e la sua ragazza, di cui non ricordo più il nome e mi guardo intorno in cerca di lui, che non c'è ovviamente.
"Beviamo qualcosa?" chiede Greg.
Annuisco freneticamente, ho proprio bisogno di bere e di annebbiare la mia mente a tal punto di non ricordare almeno per una sera, chi sono e quali sono i miei problemi.Sorseggio il mio bicchiere di vodka liscia, l'unica che riesca a mettermi k.o. mentre osservo Camila ballare con Greg. Sono così felice per lei, pochi mesi fa era ridotta da schifo, proprio come lo sono io adesso.
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Prenditi cura di lei
Romance•Prenditi cura di lei Quando il destino ti porta via i tuoi affetti, quelli che per natura dovrebbero sorreggerti e aiutarti in questo percorso chiamato vita...mettendo in discussione tutto ció in cui credi... ...ma poi quello stesso destino ti port...