45. "Smettila di pensare"

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Mi mordo un'unghia con forza, guadagnandomi l'ennesima occhiataccia da parte di Camila.
"Angi smettila, smetti subito di rovinarti la manicure" borbotta prendendo in mano il suo portatile "allora cosa devo cercare?" mi chiede di nuovo facendomi sbuffare.
"Evan Sanders" sospiro prendendo a camminare per il salotto con le mani dietro alla schiena, per evitare di mordermi ancora quella dannata unghia.

"Evan Sanders" scandisce quel nome bellissimo premendo i tasti velocemente. "Eccoci" sospira per poi sgranare gli occhi e spalancare le labbra per lo stupore.
"Allora?" chiedo fissandola in attesa.

"Angi, il tuo fidanzato è al primo posto nella classifica degli scapoli d'oro del Canada intero" afferma sconvolta "Vieni a sederti, ne parlano diversi giornali di gossip" mi dice facendomi contorcere lo stomaco in una morsa dolorosa.
"Giornali di gossip? Questo vuol dire che ci saranno dei giornalisti stasera?" le chiedo lasciandomi cadere sul divano accanto a lei.
"Diventerai famosa, già ti vedo a rilasciare interviste per Vogue" afferma con sguardo sognante.
"Smettila di dire idiozie Camila, io non ci verrò a quella cena" affermo decisa.

"Tu stai dicendo un'idiozia Angela, stai per fidanzarti con l'uomo che ami" afferma guardandomi seria "non ti lascerò mandare tutto a monte, non dopo averti vista  soffrire in questi ultimi mesi" sospira accarezzandomi il viso.
"Lo so, lo so è solo che cazzo guarda quell'articolo: Evan Sanders imprenditore dell'anno" sospiro socchiudendo gli occhi "sapevo fosse ricco, ma anche famoso...è troppo" affermo appoggiando la testa sul cuscino.
"Il sogno di tutte insomma, povera Angela che ci è capitata" ridacchia per poi stringermi forte a se.

"Sarete tu e lui, pensa solo a questo" aggiunge guardandomi dritto negli occhi  "ed io sarò con te" sospira con dolcezza accarezzandomi il viso "ora prepariamoci, abbiamo due fantastici uomini che ci aspettano e due fantastiche suite nelle quali prepararci, forza" ride divertita facendo ridere anche me, lasciandomi come unica alternativa quella di seguirla.

~~

Appena uscite da casa ad aspettarci c'è la Jeep ed appoggiato allo sportello c'è Jacob. Sorrido e gli corro incontro "J" lo saluto per poi abbracciarlo.
"Ti sono mancato?" mi chiede accarezzandomi i capelli.
"Tantissimo" affermo abbracciandolo ancora "questi sono sempre più duri" ridacchio colpendogli i pettorali.
"Ora sono ritornato sulla piazza" sospira facendoci un occhiolino e i miei occhi inevitabilmente si posano su Camila che storce il naso.

"Mi dispiace ora sono io quella occupata" ridacchia passandogli la sua valigia.
"Non c'è niente che possa fare per farti cambiare idea?" gli chiede abbassando il tono di voce.
"No, troppo tardi" afferma decisa facendolo ridere.
Ci sistemiamo sui sedili della Jeep e un senso di tranquillità mi pervade, mi era mancato tutto questo, mi era mancato ogni singolo aspetto della vita insieme ad Evan.

Rivolgo lo sguardo al di la del vetro oscurato, osservo la cittá scorrere sotto ai miei occhi, mentre una strana ansia si fa spazio dentro di me.
"Angi smettila" sospira Camila, mi volto a guardarla e lei mi sorride felice "andrà bene" aggiunge poi rivolgendo lo sguardo a Jacob che la osserva di rimando dallo specchietto retrovisore.
"La smettete voi due, qualsiasi cosa abbiate in mente non rendetemi complice" sbotto infastidita.
Camila si avvicina al mio orecchio e sussurra "amo Greg più della mia vita".
"Lo so" ridacchio per poi rivolgere di nuovo il mio sguardo alla cittá.

Quando arriviamo al "The St. Regis" il mio stomaco sembra accartocciarsi su se stesso.
Evan è giá in albergo dal primo pomeriggio per organizzare il da farsi per le donazioni, la Sanders Enterprise sarà lo sponsor della serata e l'evento di beneficenza riguarda i bambini orfani di Toronto.

Questo evento che mi sta particolarmente a cuore, infatti ho già compilato il mio assegno da devolvere in favore di quelle piccole anime.

Scendo dall'auto e dopo aver salutato Greg afferro il mio bagaglio, seguendo Camila.
Entriamo nell'enorme hole lussuosa, ormai ci ho fatto l'abitudine al fatto che i ricchi amano farsi etichettare come tali. Ogni dettaglio dell'arredamento sprizza lusso e ricchezza.

Prenditi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora