Qualche mese più tardi.....
<Buon ventunesimo compleanno, ragazzina> sussurra al mio orecchio con la sua voce roca e suadente. Un mugolio di piacere fuoriesce dalla mia bocca quando con le labbra percorre la pelle del mio collo, cospargendola di piccoli brividi.
Apro gli occhi lentamente beandomi, quanto più possibile, della sensazione di benessere che provo ogni volta che lui è al mio fianco. In questi ultimi mesi ho avuto il piacere di conoscere la sua parte più intima, vera ed autentica. Si è messo a nudo senza vergogna, mostrandomi ogni sua fragilità. Mi ha affidato le sue paure, svelato ogni timore.
Per me si è spogliato dalla sua maschera di austerità, permettendomi di entrare nella sua vita al cento per cento.
<Potrebbe entrare Aran....> sospiro bloccando con la mano ogni suo intento di spogliarmi. Quel bambino è un terremoto, non sta mai fermo e si diverte a gironzolare per casa, intrufolandosi in ogni stanza.
<Potrebbe... se solo io non avessi chiesto a Greta di portarlo fuori per colazione, questa mattina...> sospira sul mio lobo. Al suono di quelle parole il mio corpo divampa per il desiderio. Una scarica di brividi affluisce con prepotenza verso il mio basso ventre, solleticando quel punto sensibile su cui le dita di Evan si sono poggiate senza alcun pudore.
<Sempre così pronta> sospirà ancora infilando un dito nella cavità bagnata dai miei umori, facendomi gemere rumorosamente. La sensazione di calore si fa sempre più intensa, rendendo la mia pelle sensibile a tal punto che i miei capezzoli premono dolorosamente, contro alla stoffa del mio pigiama.
Il mio respiro accelera quando le sue labbra si posano su uno dei miei capezzoli, ancora coperto dal pigiama. Lo avvogle con la lingua per poi succhiarlo insieme alla stoffa facendomi gemere e contorcere per il desiderio.
Ho il bisogno impellente di averlo dentro di me <Evan....ti prego> sospiro divaricando le gambe, andando incontro ai movimenti della sua mano con il bacino.
< Piccola ingorda.... > sussurra divertito sul mio capezzolo per poi afferrarlo tra i denti e tirarlo con ancora più forza. Socchiudo gli occhi accecata per il desiderio continuando a dimenare il mio bacino.
<Evan....> sospiro eccitata e impaziente.
Un sorrisetto malizioso si dipinge sul suo viso, rendendolo ancora più bello e affascinante ai miei occhi. Mi sciolgo completamente quando, sollevatosi in ginocchio sul materasso, si libera della maglietta, liberando l'enorme erezione dai boxer che si fermano a metà coscia.
Mi inchioda al letto con i suoi occhi di ghiaccio, stracolmi di lussuria, prima di sfilare via i pantaloncini del mio pigiama. Si posiziona tra le mie cosce e mi osserva come se fossi la cosa più bella al mondo, sciogliendo ogni frammento pulsante del mio cuore e dissolvendo ogni parte del mio corpo nell'esatto istante in cui il suo si unisce al mio, diventando una cosa sola.
***
Scendo le scale inspirando a pieni polmoni l'odore di cioccolato che aleggia nell'aria, invadendo tutta casa.
Il mio stomaco brontola e al pensiero che Greta abbia preparato una delle sue torte al cioccolato, affretto il passo.< Greta cosa.....> le parole mi muoiono in bocca.
<Auguriiiiii....> urlano in coro facendomi ridere di gioia. Osservo Evan che stringe tra le sue braccia Aran che sorride felice come non ha mai fatto fino ad ora. Mi avvicino a loro con il cuore che sembra scoppiarmi nel petto.
<Sei stato tu a prepararmi la torta?> domando con la voce da bambina al piccolo, che annuisce mettendosi un ditino in bocca. Stiamo faticando tanto per farlo parlare e non molleremo fino a che, sbloccata ogni sua paura, ci delizierà con il suono della sua vocina.
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Prenditi cura di lei
Romance•Prenditi cura di lei Quando il destino ti porta via i tuoi affetti, quelli che per natura dovrebbero sorreggerti e aiutarti in questo percorso chiamato vita...mettendo in discussione tutto ció in cui credi... ...ma poi quello stesso destino ti port...