<Devi sapere, mia cara> sospira Amelia accarezzandomi il braccio con il suo solito fare materno <che quel giovanotto lì> aggiunge, indicando con la mano libera al di là del tavolo imbandito di ogni ben di Dio, <si nascondeva su per le scale ad ogni vigilia. Voleva a tutti i costi cogliere Babbo Natale sul fatto, ma finivamo sempre con il trovarlo addormentato accucciolato come un cagnolino> sorride poi rivolgendomi il suo sguardo da cui trabocca tutto l' amore, puro e semplice che nutre verso i suoi figli.Un pò invidio la fortuna di Evan nell'avere una madre così meravigliosa, sono sicura che non esiterebbe un istante, nel dare la sua vita per i suoi figli.
Le sorrido dolcemente per poi seguire con il mio sguardo la direzione indicata dalla sua mano, mentre con l'altra ancora mi accarezza con dolcezza il braccio.
Osservo i suoi anelli d'oro, impreziositi da diamanti luminosi, per poi soffermarmi sulle striature dorate che rendono lucente il tessuto rosso della tovaglia e sul meraviglioso centro tavola a tema natalizio, curato nei minimi dettagli, che ruba tutta la scena al centro del tavolo.
I miei occhi continuano la loro perlustrazione,per poi arrivare a soffermarsi sulla loro meta preferita. Una visione celestiale che mi perfora l'anima e mi fa vibrare il cuore nel petto.
Il suo sorriso splendente illumina l'intera sala da pranzo, eclissando qualsiasi cosa gli stia intorno. Vederlo ridere e scherzare con i suoi fratelli, come un comune mortale, come se fosse quello che infondo è : un ragazzo comune, spensierato, che si diverte con i suoi cari e non l'uomo d'affari serio ed austero che vedo al lavoro ogni giorno.
Sono felice nel rivedere il suo meraviglioso sorriso, negli ultimi giorni sembrava che qualcosa non andasse nel verso giusto. Il suo viso era spento ed i suoi occhi avevano perso ogni traccia di limpidezza, erano scuri e tenebrosi. Ho provato a chiedergli più volte cosa lo preoccupasse, ma mi ha sempre liquidata con "un sono stanco o problemi sul lavoro".
Spintona scherzosamente suo fratello, passandosi una mano tra i capelli, scompigliandoseli e strattonandoseli leggermente. Lo guardo imbambolata dimenticandomi completamente di essere seduta a tavola con tutta la sua famiglia.
<È bellissimo, vero?> sussurra Amelia attirando la mia attenzione.
Mi riscuoto dal mio stato di trance e dallo sbavare sul mio uomo, per puntare i miei occhi nei suoi e arrossire indecentemente.
<È identico a suo padre da ragazzo, resistergli era un vero problema> afferma poi facendomi ridere rumorosamente e attirare l'attenzione di Evan che mi osserva rivolgendomi un sorrisetto tra il divertito e l'incuriosito.Sorseggia il vino dal suo calice senza togliermi gli occhi di dosso, il suo sguardo serio mi provoca un tremolio al cuore e le mie guance sembrano andare a fuoco.
È possibile che un semplice uomo possa farmi questo effetto? Afferro il mio bicchiere d'acqua e ne butto giù un sorso abbondante, abbassando il mio sguardo per evitare di andare in incandescenza e quando mi decido a riportarlo su di lui, sospiro di sollievo nel vedere che è ritornato a ridere e scherzare con i suoi fratelli.
<Si è bellissimo> sospiro poi guardando Amelia che mi rivolge un sorrisetto malizioso.
~~
Il fuoco del camino scoppietta e le fiammelle gialle zampillano come tante goccioline di lava incandescente. Le osservo danzare tra di loro ipnotizzata dalla bellezza che si cela dietro ad un semplice fenomeno naturale.
<È quindi, questa era la tua stanzetta, da bambino> sospiro camminando verso la maestosa scrivania in legno scuro, al di sopra della quale ci sono tre mensole stracolme di libri.
Incuriosita mi alzo sulle punte per leggere qualche titolo, quando la sua voce roca e il suono delle sue parole mi immobilizzano sul posto.
< Da adolescente> puntualizza < avrei pagato oro per avere una come te, da scopare su quella scrivania> aggiunge ancora e le sue parole si insinuano come tizzoni incandescenti al di sotto della mia pelle, incendiandola, rendendola vulnerabile e desiderosa di essere sfiorata ed esplorata dalle sue mani delicate e prepotenti.
Il rumore dei suoi passi sul parquet, riempie il silenzio creatosi nella stanza. Un fremito d'eccitazione formicola per tutto il mio corpo, attenuandosi quando il suo respiro caldo si scontra con la pelle sensibile del mio collo, mentre le sue dita furbe stringono i miei fianchi in una morsa a cui non potrei e non vorrei mai sottrarmi.
<Per fortuna posso farlo adesso> sospira sul lobo del mio orecchio prima di passarvi la lingua e tirarlo leggermente con i suoi denti <ho dovuto aspettare tanto, ma come ci insegnano, l' attesa del piacere è essa stessa il piacere> sospira sul mio collo spostando la sua mano dal fianco in direzione della mia pancia.
Socchiudo gli occhi, inspirando affondo il suo profumo virile che ha intrappolato ogni particella d'aria fresca presente in questa stanza, mentre le mie dita si arpionano al legno freddo della scrivania per sorreggere il mio corpo, prima che ceda come burro fuso, tra le sue dita.
<L'odore della tua pelle> sussurra strusciando la punta del naso sul mio zigomo < il suo sapore> continua leccandomi la pelle tra il collo e l'orecchio provocandomi una serie di brividi che si propagano lungo la mia spina dorsale < la sua morbidezza> continua infilando le dita al di sotto dei miei slip, bagnati al limite dell'indecenza.
Un gemito rumoroso fuoriesce dalle mie labbra quando le sue dita raggiungono il mio punto sensibile, così teso e duro, desideroso di ricevere il piacere che brama ardentemente.
<Sapere che i miei possano sentirci, mi eccita terribilmente> sospira ancora avvicinandosi di più a me, facendo aderire alla perfezione la sua erezione nel solco tra le mie natiche.
Un fremito doloroso e di desiderio, mi devasta il basso ventre, rendendomi impaziente ed esigente. Voglio le sue mani dappertutto e le sue labbra incollate alle mie.
<Ma non è quello che farò, non adesso almeno> sospira sul mio orecchio per poi sfilare via la mano dai miei slip e voltarmi nella sua direzione inchiodandomi sul posto con i suoi occhi di ghiaccio che mi osservano con intensità, come se non si capacitassero del fatto che io sia qui, adesso.
<Quello che voglio è fare l'amore con la donna che amo, nel mio letto, come ho sempre sognato da adolescente> sussurra quelle parole scandendo ogni sillaba, facendomi battere il cuore nel petto fino a scoppiarmi nella gola, quando le sue labbra si appoggiano alle mie e le sue braccia mi sollevano e mi portano con se sul suo comodo letto.
~~
Osservo la neve cadere sui rami degli alberi attraverso l'enorme vetrata, appoggiata con la schiena sul petto di Evan. Ce ne stiamo entrambi avvolti nell'enorme plaid in pelliccia, di fronte al caminetto.
<Che pace> sospiro godendo delle carezze di Evan. Le sue dita gentili venerano la mia pelle come se fosse un oggetto prezioso, rilassandomi e sciogliendo ogni pensiero negativo.
Il tarlo di mia madre mi tartassa la mente ogni singolo giorno, opprimendomi il petto e portandomi con se nel baratro oscuro della tristezza, ma le sue dita sembrano scalfire, carezza dopo carezza, quel macigno di pensieri negativi, affievolendo la mia pena e regalandomi qualla magica sensazione di speranza.
Ogni volta che sono con lui.
<Il natale più bello della mia vita> sospira lui attirando la mia attenzione.
<Davvero?> chiedo voltandomi in modo che il mio petto nudo aderisca al suo.
<Si> sospira baciandomi dolcemente per poi stringermi a se, permettendomi di sentire il battito accellerato del suo cuore <ho una cosa per te> aggiunge poi sfilandosi dalla coperta, camminando completamente nudo verso il letto.Ammiro ogni centimetro del suo corpo statuario, un ammasso di muscoli tonici e perfetti, sembra una statua fatta di carne ed ossa.
Apre il cassetto del suo comodino e dopo poco si gira nella mia direzione, mi osserva per poi mordersi il labbro inferiore e tornare a camminare nella mia direzione.
<Alzati> mi dice tendendomi la mano che io afferro senza esitazioni, abbandonando la coperta e posizionandomi difronte a lui.
<Angela> sospira puntando quei fari ghiacciati nei miei e in un attimo io perdo la percezione della realtà, quando lui si inginocchia ai miei piedi e sorridendomi dolcemente sussurra quasi come fosse una preghiera
<Sposami, Angelina>
Spazio Autrice
Evan, Evan, Evan ci lasci sempre senza parole...
Non aggiungo altro....Buon Natale mie care lettrici♥️
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Prenditi cura di lei
Romance•Prenditi cura di lei Quando il destino ti porta via i tuoi affetti, quelli che per natura dovrebbero sorreggerti e aiutarti in questo percorso chiamato vita...mettendo in discussione tutto ció in cui credi... ...ma poi quello stesso destino ti port...