Prenditi cura di lei

31. Sentirmi viva

"Buongiorno" sbadiglio entrando in cucina dove c'è Camila che mi osserva con una faccina furba e sorridente.
"Ti vedo rilassata, hai dormito bene e magari in compagnia" ammicca con lo sguardo.
"Si ho dormito bene, ma da sola" dico riempiendomi una tazza di caffè e sedendomi accanto a lei.

"Eh..non merito di sapere?" chiede appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Non lo meriteresti, ma per tua fortuna oggi sono in vena di spettegolare con la mia amica, se così posso ancora definirti..." ridacchio e lei si solleva osservandomi come se dalla mia bocca stesse per uscire la verità assoluta.
"Siamo stati a New York" dico e lei mi interrompe subito.
"Dimmi qualcosa che non so" esclama elettrizzata stringendomi con forza il braccio.

"Ci siamo baciati" sospiro "e non ti nascondo che sono stata così bene con lui, che non avrei voluto andarmene. Sarei rimasta con lui per sempre." aggiungo e lei sorride felice.
"E quindi? Siete tornati insieme?" chiede.
"Neanche per sogno, non posso concedermi a lui così facilmente" affermo e lei sorride.
"Vuoi farlo penare?" mi chiede.
"Non se lo merita?" domando.
"Si, lui ha sbagliato...ma non credi valga la pena concedergli una possibilità?" mi domanda.

"Cami, io lo amo da impazzire. Ieri ne ho avuto la prova, a tratti ho rischiato di morire d'infarto per quanto il cuore mi batteva forte nel petto.
E lo rivoglio nella mia vita, ma voglio anche vedere fino a dove è disposto ad arrivare per avermi" dico e lei annuisce.
"Fai bene, il paparino merita una lezione. Peró quando è venuto da me a chiedermi in prestito la mia auto è stato così dolce, era così felice di organizzarti quella sorpresa" sospira sognante.
"Con me è stato tutto tranne che dolce, ad un certo punto ho temuto di andare a fuoco" ridacchio divertita "Cami ho paura, mi spaventa l'intensità del sentimento che provo per lui. L'hai visto Alex sarebbe il sogno di ogni ragazza, eppure il mio corpo si rifiuta di concedersi a lui, anche una minima carezza non mi provoca alcuna emozione, invece si concederebbe  ad Evan, senza esitazione" sospiro affranta.
"Angi ne sei innamorata, non fartene una colpa. E poi lui ti rivuole, ha capito che ha fatto una cazzata colossale ed è tornato sui suoi passi" mi dice accarezzandomi la spalla "e quindi non avete consumato il rapporto?" mi chiede maliziosa.

"No, me lo sono baciato per bene nella tua auto, lasciandolo solo ed insoddisfatto con un'espressione addolorata sul  viso" ridacchio divertita.
"Brava bambina" ride lei.
"Ora devo andare a prepararmi, non aspettarmi per cena" le dico e lei mi osserva interrogativa.
"Non farti strane idee, esco con Alex" rispondo e lei storce il naso.

"Che c'è Cami?" sbuffo incrociando le braccia al petto.
"Angi, devi chiarirgli la tua posizione. È chiaro che per lui non sei solo un'amica, soprattutto dopo che ti ha baciata, a stampo ok, ma è pur sempre un bacio" dice alzandosi e venendomi incontro.
"Hai ragione, ma se è solo una nostra impressione? Se lui si comporta così con tutte?Anche con Tania è affettuoso allo stesso modo. Non vorrei rovinare la nostra amicizia per una sciocchezza" sospiro.
"Allora tu ci esci, se lui si sbilancia chiarisci la cosa" mi dice lei sorridente per poi sorpassarmi "ah il tuo paparino ha cercato di pagarmi per sapere con chi fossi andata a ballare la settimana scorsa" aggiunge ridendo, alzo gli occhi al cielo e vado a prepararmi per il lavoro.

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Una volta arrivata alla Renton, in azienda sembra essere scoppiata una bomba, sono tutti così euforici, i dipendenti vanno avanti e indietro per tutta la hall.
Timbro il cartellino e avanzo lentamente verso Taylor.
"Che succede?" chiedo perplessa.
"Non te l'hanno detto?" mi chiede perplessa.
"No" sospiro.
"Oggi verrà in visita Evan Sanders" dice e il cuore mi sprofonda nel petto "della Sanders Enterpise" afferma con stupore "è un vero onore averlo qui, non aveva mai preso la Renton in considerazione prima d'ora. E poi è sexy da morire" aggiunge e alzo gli occhi al cielo mentalmente, chissá come mai proprio adesso che ci sono io. Passeró l'intera giornata chiusa nel mio ufficio e non usciró fino a che lui non se ne sarà andato.