capitolo 9

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" Abigail, che ci facciamo qui?" portai l'attenzione della ragazza su di me, cercando una spiegazione.

" Josh partecipa a queste cose, sarà divertente vederlo soffrire mentre qualcun altro lo prende a pugni."

"Queste cose, come le chiami tu, sono incontri illegali e pericolosi, non dovremmo stare qua." le urlai nell'orecchio a causa del troppo trambusto intorno a noi, portandomi le mani nei capelli.

Non riuscivo bene a decifrare tutte le emozioni che provavo in quel momento, tra la rabbia che cercavo di tenere a bada e il dispiacere per la rossa; lei che per uno stupido ragazzo si era ridotta così in basso per nascondere il suo dolore. Volevo andarmene, ma non potevo lasciarla sola e ormai ero costretta a stare lì, a godermi lo spettacolo terrificante difronte a noi.

I primi due lottatori finirono di prendersi a pugni dopo circa dieci minuti, quando il secondo con un pugno dritto allo stomaco era riuscito a stendere il primo. Dilettanti.

" Oddio forse ora tocca a lui!" Abby mi spintonò da un braccio, mostrando ai quattro venti il suo entusiasmo che stavo iniziando a non sopportare. Rimanendo in silenzio, continuai a seguire l'incontro; ora sarebbero saliti sul ring altri due pugili, e sperai vivamente arrivasse questo Josh per andare via di lì il prima possibile.

Un tizio bassino con il microfono in mano annunciava i loro nomi, e nella mia testa urlai di gioia quando sentii il nome del ragazzo che stavamo aspettando.

" Bene signori, ed ora colui che stavate tutti aspettando; il più forte, lo stratagemma della serata, siete pronti per tirare via i vostri soldi? Che entri Lachowski." mi soffocai con la mia stessa saliva, appena il suono di quel cognome ormai a me conosciuto mi arrivò alle orecchie.

Sperai di aver sentito male, ma appena alzai lo sguardo lo vidi. Daniel era appena salito su quel ring con lo sguardo di colui che era pronto ad assalire la sua preda; indossava dei pantaloncini neri, il torso nudo mostrava i suoi muscoli ben scolpiti e le mani erano coperte da bende bianche. In quel momento la paura mi travolse, se solo mi avesse vista non so cosa sarebbe successo; di sicuro niente di buono.

Indietreggiai per nascondermi dietro la folla che si spintonava sempre più in avanti, e con la coda dell'occhio alla destra del ring in prima fila, notai la presenza della mia compagna di stanza intenta a fissare il fratello, insieme al suo gruppo di amici, i ragazzi che avevo conosciuto l'altra sera a quella specie di festa.

Josh iniziò l'incontro tirando un colpo a Daniel, che per fortuna riuscì a schivare e a controbattere; così entrambi iniziarono a darsi a pugni e per quanto la vista del sangue non mi desse tanta impressione, non avrei resistito ancora per molto a guardare la scena davanti a me.

Indietreggiai, e dopo aver avvisato la rossa accanto a me, uscii fuori di lì, prendendo un grande respiro appena l'aria fresca mi si sprigionò addosso.

Mille pensieri mi frullavano in testa, ero certa che ognuno avesse dei segreti, ma quel che avevo visto mi aveva turbata, e l'unica domanda che mi porsi in quel momento era perché lo faceva? perché sentiva il bisogno di dover fare questi incontri? Probabilmente aveva i propri motivi, questo è vero, così come io avevo i miei in passato per le conseguenze delle mie azioni, ma ero dispiaciuta perché se davvero questa era la loro realtà, allora non avrei potuto farne parte, non era un mondo in cui sarei dovuta ricadere.


Continuai a camminare avanti e indietro per la strada al di fuori del magazzino, aspettando con ansia la ragazza con cui ero venuta per poter finalmente andar via da quel posto. Un urlo mi fece sobbalzare, e mi avvicinai lentamente all'angolo del palazzo per controllare cosa stesse succedendo. Come in un film d'azione, poggiai la schiena al muro scorgendomi di poco con la testa per sbirciare quel che stava accadendo dall'altra parte.


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