capitolo 13

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Il weekend era arrivato, e come da programma stavo mettendo alcuni vestiti nella piccola valigia da portare con me a casa di Nick e Candice, nello stupendo quartiere di Los Angeles, a Beverly Hills.

Era passato solo un giorno dall'ultima volta in cui ero stata con i fratelli Lachowski; quella sera Daniel mi aveva riaccompagnata al campus e appena arrivati, ero scesa dalla sua moto senza rivolgergli la parola, troppo arrabbiata per il suo comportamento immaturo durante la serata.

" Quindi ci vediamo lunedì?" la mia coinquilina mi stava guardando, e io continuai a sistemare le mie cose per lasciare tutto in ordine.

" Si Mathi, avrai la stanza libera per due giorni non fare troppo casino miraccomando!"

" Io casino? Per chi mi hai presa scusa?" scoppiò a ridere, e io resistetti dal non ricordargli la prima scena che avevo visto di lei ormai quasi tre settimane fa dal mio arrivo.

" Comunque io ho finito, stanno per venirmi a prendere quindi mi sa che aspetto fuori, tu esci ora?"

" Si Brooke vengo con te, Daniel e Jason dovrebbero essere già qui." annuii, prendendo la valigia in mano e insieme a lei lasciammo il dormitorio per dirigerci in giardino.

La ragazza affianco a me aveva indossato un vestito nero, e pur non dicendomelo ricordai la proposta di Jason, immaginando quindi dove sarebbe andata, e soprattutto cosa avrebbero fatto i suoi fratelli quella sera. Un po' mi sentii in colpa per aver rifiutato l'invito, ma più che in  colpa ero preoccupata; la settimana scorsa Jason era in pericolo e se non ci fossi stata io, non immagino neanche cosa gli sarebbe potuto accadere, ma forse era destino, destino che lui mi vedesse, destino che lo salvassi per acquistare la sua fiducia, e poter entrare nella loro cerchia ristretta di amici.

" Brooke mi mancherai!" Mathilde si avvicinò a me per abbracciarmi forte, adoravo quando lo faceva, praticamente sempre,  e io ricambiai subito.

" Il tempo passerà in fretta, vedrai!" gli sorrisi, per poi guardarla avvicinarsi alla macchina nera appena parcheggiata. Se prima mi fosse venuto il dubbio su chi dei due sarebbe passato a prenderla, ora ogni mio dubbio era risolto, appena li vidi entrambi nei sedili anteriori. Jason era al lato del passeggero e appena mi vide mi urlò dal finestrino " Ciao Brooke" con un cenno di mano. Dall'altra parte invece c'era Daniel, che a differenza del fratello era rimasto serio a fissarmi; forse si era offeso per la scorsa volta ma ahimè non era un mio problema.

Mi sarei avvicinata per salutarli meglio, ma appena provai a fare un passo in avanti due braccia mi strinsero da dietro, o meglio due braccine inconfondibili.

" Brookeeeeee!!"

" Piccolino ma ciao ci sei anche tu!" mi voltai e i miei occhi si illuminarono di gioia alla vista di Ryan, il figlio di Candice e Nick, che si trovava proprio difronte a me. Mi abbassai alla sua altezza per prenderlo in braccio e stringerlo forte; per essere una persona senza cuore amavo i bambini.

" Si sono venuto con papà a prenderti, ho finito gli allenamenti di calcio mezz'ora fa, sai sono migliorato tantissimo!" esclamò entusiasta, cominciando a saltellare e a far finta di tirare calci ad un pallone.

" Non ne ho dubbi piccolino. Andiamo?" gli sorrisi accarezzandogli la testa, e prima di dirigermi verso l'auto di Nick mi voltai per sperare di incrociare ancora quei due smeraldi, rimanendo delusa nel vedere il posto in cui prima era parcheggiata la vettura nera, vuoto.

Entrai in macchina nel posto del passeggero davanti; Nick era alla guida e dopo esserci salutati, accese il motore per avviarsi a casa, quella casa che nonostante fosse dei miei tutori legali, non sarei mai riuscita a considerare come mia.

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