" Brooke, sei pronta?"
" Si Seb, cinque minuti e arrivo!" mi trovavo difronte l'enorme finestra della mia stanza in ospedale; era giorno e ormai stare lì davanti per ore, a osservare le auto che andavano e venivano per la strada sotto i miei occhi, era diventato il mio passatempo preferito; un passatempo che però stava finendo, visto che finalmente, dopo un intero mese di prigionia, potevo tornare a casa.
" Queste le prendo io." si fece avanti il mio amico, prendendo le valigie già pronte che avevo sistemato quella mattina.
" Va bene, vai avanti ti seguo." dissi, afferrando dal letto ordinato la giacca che tenni in mano senza indossarla, prima di uscire insieme al ragazzo fuori da quella camera.
Percorrendo i corridoi bianchi verso l'uscita, mi ritornarono in mente i ricordi vissuti la notte della mia passeggiata in giro per l'ospedale insieme a quel ragazzo, avvenuta ormai da una settimana; un'avventura che per validi motivi non avevo raccontato a Sebastian, che credeva invece fossi rimasta a dormire beatamente, senza ricorrere ad alcun problema.
Per ogni minuto passato insieme al mio amico, guardandolo mi saliva sempre la sfrontata voglia di raccontargli tutto, anche la successiva chiamata; ma ero cosciente che se l'avessi fatto, primo mi avrebbe uccisa, e secondo mi sarebbe rimasto incollato ancora di più peggio di una cozza, e per quanto gli volessi bene e apprezzassi la sua compagnia,
necessitavo anche io dei miei spazi.Usciti dalla grande struttura ospedaliera, dopo aver ringraziato e salutato le varie infermiere che mi avevano seguita lungo il mio soggiorno, mi incamminai insieme al ragazzo verso la sua auto accostata dentro il parcheggio; e sistemati i trolley nel portabagagli, presi posto sul lato anteriore del passeggero, attendendo di partire per il ritorno a casa.
" Nick mi ha detto di darti questa." prima di mettere in moto, Sebastian mi porse una piccola busta verde, e confusa, la presi portandomela sulle gambe.
" Che cos'è? "
" Credo sia un telefono nuovo, visto che il tuo si è rotto. A proposito, non ho ancora capito come hai fatto a ridurlo in quello stato.." Sebastian mi lanciò un'occhiata, e sospirando, mi trovai costretta a mentirgli di nuovo, cercando di apparire il più convincente possibile.
" Te l'ho detto, l'avevo poggiato un secondo sul tavolo mentre facevo colazione, e lo sai, sbadata come sono mi è scivolato per terra e puff, si è spaccato." affermai, tirando fuori dal sacchetto la scatola del nuovo telefono, accompagnato anche da una cover verde acqua in silicone.
" E perché l'avevi messo sul tavolo? "
" Volevo chiamare Candice per gli auguri; mamma mia Seb è così strano che un telefono si rompi? Sai quante volte mi è successo in passato?" sbuffai, sperando di togliere i dubbi nella testolina del biondo, accasciandomi con la schiena sul sedile.
" No, lo so, non sei l'unica; mi chiedo solo come fate voi che riuscite a uccidere un povero telefono dal nulla, dovreste trattarlo con più rispetto." affermò Sebastian con tono ironico, continuando a guidare in direzione di Beverly Hills, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
" Chi lo sa, magari è un talento naturale, ma hai ragione comunque; tratterò bene questo nuovo bambino." aprii le labbra in una piccola risata, riuscendo a contagiare anche il mio amico, e nel mentre lui continuò a stare attento alla carreggiata, io mi applicai ad accendere e configurare il mio nuovo cellulare, inserendo la stessa scheda sim del vecchio rimasta intatta, grazie alla quale riuscii a recuperare tutti i dati telefonici e i messaggi. "Allora, ci sono novità? " domandai, cercando di cambiare discorso.
" Uhm, niente di nuovo in realtà, anche se ho molte cose da dirti ma te le dirò tra poco appena arriviamo." ammise con aria poco entusiasta, e subito mi incuriosii, resistendo dal riempirlo di domande fino al nostro arrivo a casa.
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Survivor
TeenfikceCOMPLETA « 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐞𝐧𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐠𝐞𝐫𝐨̀ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐦𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚̀. » Brooklyn Richards è appena arrivata a Los Angeles per r...