Survivor

capitolo 39

Ammiravo con orgoglio Mathilde, che con tutto il coraggio e senza vergogna, stava per superare una delle sue paure più grandi, dimostrando a tutti quanto forte e brava lei fosse.

" Ehm, buonasera a tutti amici." la mora si schiarì la voce, dando qualche colpetto al microfono con un dito per assicurarsi funzionasse. " Immagino siate già tutti mezzi ubriachi, e beh un po' lo sono anch'io ma dettagli.."

" Che sta facendo? " Jason si avvicinò a me e al fratello, guardando con lo stesso sguardo incuriosito di quest'ultimo la ragazza al centro dell'attenzione, e per farlo stare zitto, Daniel gli diede una gomitata al fianco, riportando di nuovo l'attenzione sulla sorella.

" Avevo dodici anni l'ultima volta che ho provato a cantare davanti a un pubblico. Ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri, io su un palco, con la mia canzone preferita e a fine esibizione, tutti che ridevano di me. Quel giorno ho segnato il mio capolinea, mi sono sentita così umiliata tanto da promettermi che mai più avrei cantato davanti ad altre persone; ma nonostante avessi deciso di abbandonare la musica, lei non ha mai lasciato me, ed ogni volta che provavo, che provo a cantare, riesco a sentirmi me stessa, capendo di non poterne farne a meno. Quindi si, oggi sono qui a infrangere quella promessa, dimostrando a me stessa che posso farcela. Inoltre, voglio ringraziare i miei fratelli per essermi stati sempre accanto, ma soprattutto questa sera, voglio dire grazie a una persona che seppur conosco da pochi mesi, stimo tantissimo; una persona che non ha mai paura di dire quello che pensa, e anche senza chiederglielo, lei c'è sempre, a supportarmi in ogni momento. Brooke, senza di te forse non avrei mai trovato la spinta giusta e non starei facendo questa cosa adesso, quindi solo.. grazie; grazie per essere quella che sei.
Ok bene ho già parlato troppo, direi che posso iniziare.." le parole di Mathilde mi erano arrivate dritte al cuore, tanto da pizzicarmi gli occhi, e per poco, per la forte emozione provata, non mi misi a piangere. Volevo davvero tanto bene a quella ragazza; per lei provavo un sentimento che, seppur diverso rispetto al fratello, era davvero tanto forte, e speravo giorno dopo giorno, di rafforzare sempre più il bellissimo rapporto creato tra noi.

La musica partì e la mia amica iniziò a intonare le prime note di Be Kind, la canzone di Halsey da lei scelta. L'avevo già sentita canticchiare spesso in camera, ma ascoltarla dal vivo, con tanto di amplificatori vocali e l'atmosfera giusta, era tutta un'altra cosa.

Furono tre minuti intensi, dove con la sua voce graffiante era riuscita a incantare tutti, tanto che, a fine performance, la applaudirono e le urlarono quanto fosse stata brava.

Mathilde con un sorriso a trentadue denti si avvicinò a noi, aprendo le braccia per stringere me in un abbraccio, e non persi secondo a ricambiare il gesto affettuoso.

" Giuro non me lo sarei mai aspettato, sono fiero di te sorellina." esclamò Jason facendo qualche passo in avanti, portando una mano sulla testa della mora per stritolargli i capelli.

La musica tornò a riempire il salotto, ed era così alta che ebbi difficoltà ad ascoltare la conversazione tra i due festeggiati. Ormai però, l'unica cosa di cui mi importava era passare del tempo sola con Daniel, per il quale ne sentivo la mancanza, seppur rimasta nell'ultima ora vicina a lui. Inoltre avevo appena vinto una scommessa, di cui ovviamente non me ne ero dimenticata; così, allontanandomi dalla folla, mi diressi in camera del ragazzo, pensando a qualcosa per celebrare la mia vittoria.

" Brooke, tutto bene? " la voce di Daniel risuonò alle mie spalle e, come immaginavo, mi aveva seguita, chiudendo subito dopo entrato la porta della sua stanza.

" Si, avevo solo bisogno di un po' di pace." dissi, voltandomi verso di lui. Daniel era in piedi davanti a me, le sue labbra erano serrate e tenne gli occhi fissi nei miei, tanto da farmi mancare l'aria.