Il cellulare posto sul comodino al fianco del letto iniziò a squillare rimbombando per tutta la stanza, e il suono non cessò fino a quando non fui costretta ad aprire gli occhi e ad allungare la mano per prenderlo e rispondere, senza leggere chi fosse.
" Pronto?" tossii, per schiarirmi la voce.
" Ma buongiorno bella addormentata, finalmente ti sei svegliata!"
" Seb.. ma che ore sono?" mi passai la mano tra i capelli, stordita ancora dal sonno.
" Sono le dieci e mezza, ti ho chiamato perché oggi pomeriggio alle tre ho una partita, vieni a vedermi?"
" Si, ci sarò.. ehm ora devo andare, ciao Sebby." staccai la chiamata, appena mi resi conto dello stato in cui ero.
Indossavo ancora il vestito lilla del giorno prima, ormai tutto sporco delle tempere di matite che quella notte avevo spezzato. Non ricordai a che ora mi fossi addormentata, non me ne resi neanche conto, ma qualsiasi ora fosse stata, era sicuramente molto tardi.
Aprii le mani sulle gambe, e oltre ancora alle cicatrici delle unghie rimaste, c'erano graffi e piccole bolle causate sempre da quei piccoli pezzi di legno colorati, che mi resi conto solo dopo fossero ancora sopra il mio letto, con qualcuna caduta per terra.
" Brooke, sei sveglia? posso entrare?"
" No!" urlai saltando giù dal letto, appena la voce della donna bionda si presentò dietro la porta di quella stanza. " No cioè.. sono nuda mi sto andando a fare la doccia!" inventai la prima scusa che mi passò per la mente; non potevo permettere che mi vedesse in quello stato, peggio ancora se Nick fosse venuto a saperlo.
" Volevo solo sapere come ti è andata la giornata ieri con il tuo amico.. Daniel giusto?" continuò, e appena il nome del ragazzo fu pronunciato, la mia mente si riempì di ricordi che fino a pochi minuti fa, non pensavo neanche di ricordare.
" È andata.. è andata abbastanza bene si, ci siamo divertiti molto." deglutii, abbassando il capo verso terra al pensiero di come fosse finita tra noi.
" Ne sono felice, allora ti lascio fare la doccia, ci vediamo sotto Brooke!" sentii i suoi passi allontanarsi, e dopo aver preso un grande respiro mi buttai a peso morto con la schiena sul letto.
Cercando di non farmi vedere, corsi in bagno dove mi liberai di quel vestito per immergermi all'interno della vasca, rimanendo dentro l'acqua calda per circa un'ora; era quello che definivo bagno di purificazione, per scacciare via le brutte sensazioni e sentirmi rinata.
Tornata in camera, presi le mie pillole, decidendo che quel giorno mi sarei comportata come se non fosse successo niente, con il solito sorriso sulle labbra e nel caso in cui mi fossi trovata difronte Daniel... beh no, non volevo vederlo, lo avrei ignorato a tutti i costi.
Dopo aver indossato una camicetta rossa con dei pantaloncini bianchi larghi sulle gambe, presi dall'armadio due guanti di cotone leggero, mettendoli alle mani visto quanto quest'ultime erano inguardabili.
Candice era una vera diva della moda, soprattutto a Los Angeles dove si era fatta la sua strada ed era incredibile quante cose avesse in quella casa; ogni accessorio di qualsiasi genere, lei lo aveva. E il mio armadio ne era pieno.
" Brooke vai già via?" ero appena scesa al piano di sotto, trovando Candice sul divano a sfogliare alcune riviste, e appena mi vide le spostò via per alzarsi e venirmi incontro.
STAI LEGGENDO
Survivor
Teen FictionCOMPLETA « 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐞𝐧𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐠𝐞𝐫𝐨̀ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐦𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚̀. » Brooklyn Richards è appena arrivata a Los Angeles per r...