Hello readers!
Lo so, è passato molto ma molto tempo dall'ultima volta in cui mi sono fatta viva, e ne sono davvero dispiaciuta, per voi e anche per me stessa, perché avrei voluto continuare questo percorso insieme a voi, e lasciatemi dire che voi, lettrici che mi avete sostenuto dal primo giorno e di cui mi ricordo benissimo, mi mancate tantissimo.Prima di tutto, volevo ringraziare tutte/i voi per il sostegno che avete dato alla mia storia, per averla letta, apprezzata e sognata con Brooke. Non mi aspettavo davvero che qualcuno la lèggesse anzi, pensavo che sarebbe finita nel dimenticatoio ma sono felice di vedere che non è stato così e io vi ringrazio davvero davvero tanto, giuro vi porterò sempre in un pezzo del mio cuore.
So che la storia non è finita come avreste voluto, so che ci sono molti buchi e per dirvi cosa manca, e come sarebbe dovuta andare a finire ecco: I nostri amici avrebbero fatto un bel viaggio a New York, e li Brooke avrebbe rivisto suo fratello e da lí BOOM la bomba che scoppia e casini su casini, ma tutto sarebbe andato nel migliore dei modi e avrebbero vissuto tutti felici e contenti. Inoltre si sarebbe scoperto che in passato Mathilde aveva avuto una tresca con James, il fratello della nostra protagonista, ma lui essendo uno sciupafemmine non si era comportato nel migliore dei modi, ma era comunque rimasto amico con i suoi fratelli per cause di forza maggiore.
Ora perché vi sto dicendo questo? Stavo rileggendo la storia e facendo un po' di tante correzioni ( e credetemi c'è ne sono tante da fare). Quando ho iniziato a scrivere Survivor stavo male, molto male, scrivevo per sfogo e ancora non sapevo ciò che mi avrebbe riservato il futuro. La storia di Ginevre, ovviamente inventata, ha qualcosa di vero: le sue emozioni, la sua rabbia, era tutto ciò che avevo io e che avrei voluto, qualcuno che mi salvasse. ( e non mi riferisco al dottor Richards, ma alle persone che ha trovato). Proprio per questo il racconto in se mi rendo conto non è scritto benissimo e sono sincera non mi piace; non per auto criticarmi ma ad un certo punto avendolo riletto, lo ho trovato banale e quasi mi vergogno per come l'ho scritto; tenendo conto che l'ho fatto in un momento di poca lucidità e scrivevo senza pensare troppo.
E si, proprio come la protagonista della mia storia, purtroppo pure io sono stata avvolta dallo stesso mostro: soffro di un disturbo di personalità ( il bipolarismo ) che ho imparato a conoscere solo dopo, tra cure a cui ancora sono sottoposta e momenti molto difficili che ho vissuto e sto vivendo( ora sto meglio rispetto a prima per fortuna ma è difficile lo stesso conviverci). E in riferimento a questo, mi sono resa conto che non ho neanche sottoposto bene il disturbo nella storia, avendolo trattato con troppa superficialità rispetto a quello che davvero è, avendolo vissuto e vivendolo ancora oggi in prima persona.
Detto questo, mi sono dilungata troppo quindi concludo qui, vi ringrazio ancora per aver dato una possibilità a questa storia, non sapete quanto significhi per me, e mi scuso davvero tanto per non aver soddisfatto le vostre aspettative, così come le mie.
Se volete seguirmi o contattarmi mi trovate su ig alla mia page dove da un mese ho deciso di buttarmi tra le recensioni dei libri per ricominciare ad esercitarmi a scrivere: @/soniavbooks ❤️
A presto, vi voglio bene ❤️
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Survivor
Ficção AdolescenteCOMPLETA « 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐞𝐧𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐠𝐞𝐫𝐨̀ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐦𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚̀. » Brooklyn Richards è appena arrivata a Los Angeles per r...