Quella giornata trascorse tranquilla, Ron, Hermione e Pansy non avevano dato particolare peso all'umore dei due ragazzi: i due pensavano che la felicità del corvino fosse dovuta all'ormai imminente uscita con Ginny mentre la mora aveva pensato che il buonumore del biondo fosse dovuto al bel voto che era riuscito a prendere in Pozioni.
Quando la sera i due ragazzi si ritrovarono nella stanza dopo un'intera giornata passata senza vedersi, un sorriso sincero si dipinse sui loro volti.
Non si erano soffermati molto a parlare, si erano limitati a mettersi qualcosa di più comodo delle divise e a mettersi sotto le coperte. Draco aveva stretto a sé Harry e quest'ultimo aveva lasciato che lo facesse. Non si sarebbe mai potuto opporre a una cosa come quella.La mattina del giorno dopo arrivò presto e il primo a svegliarsi - stranamente - fu Harry che si era ritrovato con il viso a pochi centimetri da quello del biondo quando la sera prima si era addormentato dandogli le spalle.
Pochi istanti dopo, il ragazzo di fronte a sé aprì gli occhi mettendo in mostra l'argento che li colorava. Un mezzo sorriso si dipinse sul suo volto quando notò l'enorme vicinanza che c'era tra le loro labbra.
«Nemmeno mi sono svegliato e già vuoi baciarmi? Sono così irresistibile?» ironizzò con la voce impastata dal sonno.
«Mi sono svegliato in questa posizione, non mi sono avvicinato io» gli rispose facendo una smorfia divertita.
«Sì dicono tutti così» mugolò chiudendo di nuovo gli occhi e sistemandosi meglio fra le lenzuola.
Harry fece una leggera risatina e si poggiò al ragazzo, chiuse gli occhi anche lui.
Sapevano entrambi cosa sarebbe successo quel giorno ma nessuno dei due osò dire niente al riguardo, non avevano intenzione di rovinarsi la mattinata.
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«Allora ci vediamo stasera» gli disse il corvino.
«Ci vediamo stasera» concordò «Sarai con lei, vero?»
«E tu con lei immagino»
Draco non rispose, sospirò e si poggiò allo stipite della porta; il suo sguardo ancora puntato in quello del ragazzo avanti a sé.
«Vedi di cambiare il letto, altrimenti stanotte dormi da solo» cercò di svagare Harry.
Il biondo ridacchiò «È la prima cosa che farò così non ci sarà questo rischio»
«Bene, allora vado. Sono in ritardo» annunciò infine «A dopo»
«A dopo» ripetè facendogli un mezzo sorriso.
E così Harry si diresse all'entrata di Hogsmeade dove già lo stava aspettando la ragazza rossa. Sarebbero potute cambiare tante cose, ma la bellezza di quella ragazza sarebbe stata sempre qualcosa di troppo superiore a tutto.
La pelle leggermente pallida, le lentiggini sul viso e i lunghi capelli rossi. Il corvino avrebbe sempre avuto un debole per lei, sarebbe stato impossibile il contrario.
Si diresse verso di lei con un piccolo sorriso dipinto sulle labbra «Scusa il ritardo Gin»
La ragazza girò lo sguardo verso di lui e gli sorrise «Non fa niente, sono qui da poco»
«Andiamo ai Tre Manici di Scopa e ci prendiamo una Burrobirra?» le chiese.
«Sì certo» concordò la ragazza che iniziò ad incamminarsi verso il posto stabilito.
Quando arrivarono, furono sorpresi di non vedere quasi nessuno al suo interno. Quel locale era sempre pieno e vederlo così vuoto in una giornata di sole come quella, quasi li spaventò.
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Silence Like a Storm - Drarry
FanfictionLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...