Erano giunti in infermeria seguiti dalla McGranitt; il rosso non si era ancora svegliato e Harry poteva sentire l'ansia pesargli dentro al petto. Vedere il suo migliore amico in quelle condizioni lo faceva stare male e non poco e, come se non bastasse, c'era Draco che aveva una faccia da funerale dipinta sul volto. Anche se sapeva non fosse colpa sua, vedere due delle persone più importanti della sua vita stare male, faceva stare male anche lui.
Era sicuro che Draco stesse pensando al peggio, probabilmente stava solo aspettando che i suoi genitori entrassero da quella porta e lo portassero via a calci.
Senza pensarci, si alzò dalla sedia e si diresse verso l'uscita per raggiungere la McGranitt intenta a parlare con qualcuno a lui sconosciuto. Aprì le porte e la prima cosa che vide fu una donna di mezza statura, capelli biondo platino e due enormi occhi azzurri. Esisteva solo una famiglia nel Mondo Magico con quei capelli e di certo non erano i Weasley.Trattenne il respiro per qualche secondo e lasciò che le porte si chiudessero dietro di sé per evitare che il biondo potesse vederla. Voleva tutto tranne che si colpevolizzasse più di quanto già non lo stesse facendo abbastanza.
«Potter rientri in infermeria, tra poco vi raggiungerò io» cercò di congedarlo l'insegnante ma i suoi occhi erano ancora fissi su quelli della donna avanti a sé.
«Mi prometta che non gli farà niente» disse con un filo di voce ignorando completamente le parole della McGranitt.
La donna lo guardò «Oh no, non sono mio marito, non potrei mai» disse, il tono era estremamente gentile.
«Può contare solo su di lei, non lo faccia sentire in errore» continuò.
«Non lo farò» gli fece un mezzo sorriso «E piacere, sono Narcissa, Narcissa Malfoy» gli porse la mano.
Harry la guardò per qualche secondo come per capire se quello che stesse accadendo fosse reale. Poi ricambiò il mezzo sorriso e allungò la mano anche lui per stringergliela «Harry Potter, ma penso mi conosca ormai»
«Non esiste persona al mondo che non conosca il tuo nome» ricambiò la stretta.
«Non ho mai avuto l'opportunità di farlo ma la ringrazio per avermi coperto nella battaglia» le lasciò la mano.
«L'amore di una madre non conosce limiti Harry, dovresti saperlo» fece lo stesso anche lei.
Un piccolo sorriso triste si dipinse sul suo volto «Avrei voluto saperlo un po' di più» le disse prima di sospirare «Torno dentro, penso abbia bisogno di me» alzò lo sguardo verso di lei «È fortunato ad averla»
La donna sorrise «È molto più fortunato ad avere te»
«Oh no, sono io ad essere fortunato mi creda. Sono un vero e proprio disastro»
Alcuni minuti di silenzio invasero quello spazio e Harry prese l'iniziativa, si girò e fece per entrare ma la voce cauta di Narcissa lo fece bloccare.
«Grazie per aver deciso di stargli accanto, ti sono debitrice»
«È il minimo che io possa fare dopo quello che lei ha fatto a me, non si senta in debito per questo» le rispose, un piccolo sorriso a decorargli il volto.
Aprì le porte dell'infermeria rientrando dentro e lasciando le due donne lì fuori da sole. Aveva avuto l'opportunità di conoscere entrambi i genitori di Draco in una sola giornata e si chiedeva come fosse possibile che stessero insieme. Erano completamente diversi, l'uomo aveva i suoi princìpi che non dovevano essere per nessun motivo al mondo contraddetti, mentre quella donna voleva semplicemente che suo figlio fosse felice e non le importava con chi.
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Silence Like a Storm - Drarry
FanficLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...