Quella sera alla festa era andato tutto bene.
Tutti gli studenti erano riusciti, nel bene e nel male, a svagarsi e mettere via i pensieri per un po' in modo tale da concentrarsi solo ed esclusivamente sul grande divertimento che quella festa - a differenza delle altre - gli aveva regalato.Quando gli studenti ritornarono nelle loro Sale Comuni erano le due di notte inoltrate ma non si fecero particolari problemi dato che il giorno dopo sarebbe stato sabato, avrebbero avuto tutto il tempo per dormire e riposarsi; a molti sarebbe servito visto quante persone si erano ubriacate.
E tra queste c'erano due ragazzi che erano riusciti a tornare nella loro stanza a stento ma, nonostante la gran fatica, ci erano riusciti.
Harry e Draco non ricordavano nulla della sera prima, solo l'enorme quantità di alcolici che avevano buttato giù senza nemmeno preoccuparsi delle possibili conseguenze che ci sarebbero potute essere.
Entrambi avevano il bisogno di rimuovere ciò che era successo prima dell'inizio di quella festa che, a detta di qualcun altro, non era niente di così gravoso ma per i ragazzi fu la peggior cosa che avrebbero mai potuto quasi fare.Il pensiero li aveva tormentati tutta la sera; a Draco in un modo e a Harry in un altro e nemmeno la sbronza della sera prima era riuscita a rimuovere completamente quell'assurdo ricordo che ancora era nitido nella loro mente, come se fosse accaduto appena pochi minuti prima.
Si svegliarono quando ormai l'ora di pranzo era passata da un pezzo ma né al biondo né al corvino sembrò pesare particolarmente, ancora dovevano riprendersi e sapevano - o almeno speravano - di non essere gli unici ridotti in quella maniera.
«Mi scoppia la testa» si lamentò Harry mentre si sedeva sul letto sbuffando, non riusciva a stare in piedi per più di cinque minuti.
«A chi lo dici» borbottò il biondo che, al contrario, non si era minimamente preoccupato di alzarsi o spostare anche solo una coperta. Si sentiva troppo debole.
Il corvino si rimise sotto le coperte e si coprì fino al collo, nonostante fosse Febbraio le temperature erano ancora molto basse.
«La McGranitt ci verrà a prendere per i capelli se non troviamo la forza di alzarci, lo sai?» parlò il biondo.
«Sì ma ho troppo freddo e mi fa male la testa, non mi alzerei nemmeno se mi lanciasse qualche Incantesimo» borbottò, chiuse gli occhi.
Draco, per un primo momento, non rispose ma poi ebbe come un'illuminazione e si girò verso Harry che gli stava dando le spalle.
«E se avessi la febbre?» gli chiese.
«Io? No impossibile» rispose ancora borbottando.
«Perché? È normale avercela ed è altrettanto normale prendersela»
«Lo so ma non mi viene da quando avevo undici anni, non può venirmi adesso a diciotto» mugolò.
«E perché no scusa? Non mi sembra che la febbre abbia un'età precisa» aggrottò la fronte il biondo.
«No non ce l'ho» insistette.
«Girati»
«No»
«Potter girati»
«Ho detto di no»
«O lo fai tu o ti giuro che lo faccio io con la forza»
A quel punto Harry si arrese e sbuffò pesantemente, si girò verso di lui. Le guance arrossate e gli occhi leggermente lucidi.
Draco pensò fosse bellissimo anche in quelle condizioni.Si avvicinò di più a lui e gli mise una mano sulla guancia per sentire la temperatura «Tu hai la febbre e anche bella alta» constatò il platino «Vado a chiamare la McGranitt»
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Silence Like a Storm - Drarry
FanficLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...