Harry corse verso il ragazzo seduto a terra, con le spalle contro il muro e le gambe al petto. La camicia bianca era sporca di sangue e la manica del braccio sinistro era alzata.
«Che cosa hai combinato?» stava cercando in tutti i modi di mantenere la calma.
«Non ce la facevo più, volevo liberarmene» una lacrima rigò la sua guancia pallida «Mi dava fastidio, bruciava..» la voce era spezzata.
«Cosa?» chiese ma poi dovette trattenere il respiro perché capì, gli prese il braccio sinistro e lo girò.
Il Marchio era ricoperto di sangue, dei tagli lo circondavano e brillava di una luce rossa sotto i loro occhi. A quel punto il panico lo assalì.
«D-Draco io n-non..» prese un respiro profondo cercando di calmarsi «Non lo so se un semplice incantesimo curativo basti» la voce tremava.
«Ti prego fa qualcosa, brucia» piagnucolò poggiando la testa sul muro dietro di sé, sul viso era disegnata un'espressione dolorante.
Il corvino afferrò la bacchetta e la puntò sulla ferita, non era per niente certo di quello che stava facendo «Epismendo» pronunciò.
Come aveva immaginato, era stato un grosso sbaglio perché dalla ferita uscì ancora più sangue facendo scendere un'altra lacrima al biondo. La testa si poggiò sulla sua spalla, gli occhi erano chiusi e la pelle più pallida di quanto già non lo fosse in realtà.
«No no no» gli asciugò le lacrime «Senti, adesso vado a chiamare la McGranitt va bene? Tu..tu cerca di..di..» una lacrima rigò anche il suo viso, era nel panico più totale «Non ti muovere» riuscì a dire e fece per alzarsi ma dei passi lo fecero bloccare e sospirare di sollievo nello stesso tempo.
«Malfoy!» urlò la donna «Cosa diavolo è-..»
«La prego professoressa faccia qualcosa» la supplicò il corvino interrompendola.
«Riesci a prenderlo Potter? Lo portiamo da Madam Pomfrey»
Harry annuì e si mise sulle ginocchia cercando di farlo alzare, a fatica riuscì a prenderlo e fargli allacciare le gambe intorno alla sua vita. Il ragazzo nascose la testa nell'incavo del suo collo e allacciò le braccia intorno ad esso.
«Andrà tutto bene, va bene?» sussurrò dolcemente mentre si incamminava verso l'infermeria seguito dalla donna.
Il biondo annuì impercettibilmente, si strinse di più a lui «Grazie» soffiò.
Appena arrivò, la prima cosa che fece fu entrare e poggiare il ragazzo su uno dei letti. Del sangue aveva macchiato anche il suo maglione, delle lacrime erano asciutte sul suo viso e le guance erano arrossate.
«Esca da qui Signor Potter» disse subito Madam Pomfrey.
«No, no la prego io-..»
«Potter, esca da qui» ripetè.
Harry non si mosse, il suo sguardo era fisso sul corpo quasi inerme di Draco e per la prima volta nella vita, aveva paura di perderlo. Sentì il suo stomaco stringersi solo al pensiero.
«Potter!» tuonò la donna facendolo sobbalzare.
«Harry» una voce dolce e delicata gli giunse alle orecchie «Vieni» lo prese per mano e lo portò fuori da quella stanza.
Appena fuori, si girò verso di lei e un sospiro spezzato rilasciò le sue labbra «Herm» la voce era spezzata, quasi sull'orlo del pianto.
«Andrà tutto bene» sussurrò «Tu hai fatto quello che potevi»
«Si salverà, Draco è più forte di quello che credi» si intromise un'altra voce che Harry riconobbe come quella di Pansy «Dovresti allontanarti da qui, altrimenti stai solo peggio» gli disse «Venite nella mia Sala Comune? Ci prendiamo un the caldo, che ne dite?» propose.
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Silence Like a Storm - Drarry
FanfictionLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...