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«Direi che la Granger può anche aspettare» disse il biondo prima di far scendere dal suo corpo il corvino.
Aprì velocemente la porta, prese la mano del ragazzo e - a passo felino - raggiunsero la stanza.
Velocemente la porta venne spalancata e richiusa subito dopo, la schiena di Harry entrò in contatto con il materasso morbido del letto e il suo corpo venne sovrastato da quello di Draco che, senza pensarci, gli tolse il maglione che buttò a terra.Il ragazzo corvino gli prese il viso fra le mani e fece combaciare le loro labbra, con la punta del piede riuscì a togliersi le scarpe e le sue mani finirono immediatamente sulla cravatta verde e argento. La slacciò agilmente e la fece cadere al lato del letto seguita dal maglione.
Presto anche la cravatta rossa e oro del corvino e le loro camice bianche furono a terra, le labbra ancora unite e i pantaloni che stavano iniziando a stare stretti.
«Dovremo sbrigarci» soffiò Harry sulle sue labbra.
«Mi dispiace ma per quanto riguarda il sesso, la parola "sbrigarci" non rientra nel mio vocabolario» disse in risposta prima di slacciare il pantalone del ragazzo sotto di sé che fece una risatina.
«Per una volta dovresti farcela rientrare» disse usando un tono divertito.
«Impossibile» e lo baciò a stampo prima di abbassargli con un colpo i pantaloni e i boxer per poi lasciare fare al corvino la stessa cosa con i suoi.
Il bacino del biondo si infilò fra le sue gambe e si abbassò con la testa per far unire le loro labbra in un bacio dolce, delicato.
Draco si spinse delicatamente in lui lasciando che dalle sue labbra potesse fuoriuscire un leggero ansimo. Harry invece, chiuse gli occhi affondando la testa nel materasso dietro di sé.
Il biondo iniziò sin da subito a spingersi dentro di lui ripetutamente e ogni spinta era un ansimo in più, un passo verso il raggiungimento del culmine del piacere.
Le mani del corvino finirono sulla schiena del platino e le unghie si conficcarono nella sua pelle lasciando dei segni rossi; un sospiro di piacere rilasciò le sue labbra e allacciò le gambe intorno alla sua vita per attirarlo più verso di sé.
Le labbra del ragazzo dagli occhi argentei combaciarono con le gemelle dando vita ad un bacio intenso e portandoli ad invertire le posizioni. Harry era a cavalcioni sulle sue gambe, le loro carni e le loro bocche non si erano separate nemmeno per un attimo.
«Vuoi avvertirmi quando decidi di fare questa cosa? La mia sanità mentale sta iniziando ad abbandonarmi» si lamentò il biondo che non si riteneva abbastanza forte psicologicamente per riuscire a superare una cosa come quella. Il corvino sopra di sé era qualcosa di troppo, non riusciva minimamente a capacitarsene.
«Scusa» mugolò «Non ci penso»
«Pensaci perché rischi di farmi sentire male» e posò le mani sui suoi fianchi.
Harry fece un piccolo sorriso divertito e spostò le mani dalla schiena al viso del platino e, senza che potesse aspettarselo, riprese i movimenti sopra di lui portando il ragazzo a poggiarsi con la schiena sullo schienale del letto e chiudere gli occhi per cercare di non perdere il controllo.
Sperava esistesse un centro di recupero per quei casi perché non sapeva se fosse effettivamente in grado di superarlo.
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Quando tornarono in infermeria tutto era tranquillo. Harry teneva fra le mani qualche barretta di cioccolato che gli era stata data nelle cucine dagli elfi domestici. Affianco a sé c'era Draco intento a mangiucchiare una mela verde che si era preoccupato di prendere nel cesto che era in camera loro; alla McGranitt aveva fatto intendere fosse un cesto di frutta mista ma la verità è che c'era solo ed esclusivamente mele verdi, mangiava solo quelle.
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Silence Like a Storm - Drarry
FanficLa Seconda Guerra Magica era appena giunta al termine e gli studenti di Hogwarts furono costretti a ripetere l'anno perduto, ma niente era come prima. I segni che la guerra aveva lasciato erano indelebili, incancellabili sopratutto per due ragazzi...