Chapter 59 - Against Everything

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«Devo tornare in Sala Comune» mugolò Harry dopo aver ricambiato l'ennesimo bacio da parte del biondo.

«Avevi detto che saresti rimasto con me» si lamentò il ragazzo.

«Sì ma avevamo detto che saremo andati in stanza e avremo studiato» gli ricordò.

«E tra cinque minuti ci andremo» nascose il viso nell'incavo del suo collo chiudendo gli occhi.

«Sono passate cinque ore» ridacchiò il corvino mentre infilava una mano fra i suoi capelli, glieli accarezzò.

«Ti dispiace?»

«Assolutamente no» lo strinse a sé «Abbiamo del tempo da recuperare» si accoccolò a lui.

Rimasero in silenzio per qualche secondo, quasi gli parve di essere all'interno di una bolla che niente e nessuno avrebbe potuto rompere. I loro cuori battevano all'unisono, le loro dita si sfioravano e le loro gambe erano intrecciate sotto le coperte. Tutto andava tremendamente bene, quasi fecero fatica a credere al fatto che fosse reale.

Solo dopo alcuni istanti, Harry si decise e depositare un bacio sulla guancia pallida del ragazzo e alzarsi dal letto per recuperare i suoi vestiti. Doveva assolutamente passare in Sala Comune, Ron e Hermione erano probabilmente preoccupati.

«Dove credi di andare?» si mise a sedere il biondo per guardarlo meglio.

«In Sala Comune» rispose mentre si mise ad allacciarsi la camicia bianca «Torno subito, mi faccio vedere da Ron e Hermione, prendo i libri, qualcosa da vestire e ti raggiungo in stanza»

«E facciamo Pozioni?» si alzò dal letto per andare verso di lui.

«Facciamo tutto quello che vuoi» prese la cravatta, iniziò ad allacciarsela ma Draco prese l'iniziativa e iniziò ad allacciarla al suo posto togliendogliela dalle mani.

In pochi secondi, il nodo della cravatta era fatto e le iridi argentate del biondo già puntate nelle gemelle.
Le sue mani pallide finirono sul viso del corvino e dolcemente fece combaciare le loro labbra. Fu un bacio casto, leggero, dolce.

«Adesso puoi andare» sussurrò sulle sue labbra il ragazzo, gli morse il labbro inferiore delicatamente prima di staccarsi.

Un piccolo sorriso si dipinse sulle labbra fine del corvino e le guance avevano preso un colore leggermente roseo.

«Non puoi baciarmi in questo modo però» borbottò imbarazzato mentre si infilava il maglione.

Draco quasi rise «Muoviti ad uscire di qui, ti prego» si incamminò verso la porta.

«Mi lasci attraversare la Sala Comune da solo?» alzò un sopracciglio.

«Perché? Hai paura che qualcuno ti mangi?» incrociò le braccia al petto.

Il corvino roteò gli occhi al cielo «Sai com'è, non si vede tutti i giorni un Grifondoro che gira per la Sala Comune di Serpeverde» ironizzò.

«Non esco conciato in queste condizioni» gli rispose con tono ovvio.

«Io non voglio immaginare come sarà tuo figlio, non lo voglio sapere»

«Nemmeno io se ti può consolare, già sopportarmi da solo è difficile, pensa sopportare un altro me»

«Pensa se viene con i capelli platino» quasi rise.

«Qualche problema?» alzò un sopracciglio.

«Assolutamente no, però non ci sarebbe nemmeno bisogno di specificare il cognome. I capelli platino sono associati ai Malfoy da anni»

«Siamo unici per questo» si pavoneggiò facendo un mezzo sorriso fiero.

Silence Like a Storm - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora