Chapter 53 - You Love Each Other

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Nessuno dei due disse niente; si staccarono, si dedicarono un mezzo sorriso e il primo ad uscire fu Draco lasciando il corvino solo all'interno di quella stanza.

Passarono alcuni istanti prima che Harry, con gli occhi ormai lucidi, uscisse da quelle mura per dirigersi nella sua Sala Comune. Non sapeva che ore fossero, non ne aveva idea, voleva solo sdraiarsi sul letto e far finire quella giornata prima possibile.

Appena entrò dal buco del ritratto, l'espressione preoccupata di Hermione gli si parò davanti facendolo sussultare per un istante.

«Finalmente, è tardissimo» parlò Ron.

«Va tutto bene Harry?» si preoccupò di dire la riccia.

«Sì» rispose immediatamente «Va tutto bene, sono solo stanco» svagò.

«Non vieni al Banchetto?» gli chiese poi il rosso.

«No, non ho fame» scosse la testa leggermente.

«Harry..»

«Non preoccuparti, sto bene» e salì le scale per dirigersi nel suo dormitorio.

Appena mise piede in quelle quattro mura, sospirò e si sedette sul letto iniziando a fissare il vuoto più totale.

Quella notizia, l'arrivo di quel bambino lo aveva scosso come niente prima d'ora. Pensava fosse finita, pensava che non sarebbe più tornato con Astoria perché ormai i genitori sapevano che non aveva nessuna intenzione di sposarla ma a quanto pare si era sbagliato; ci era tornato e ora stava anche per diventare padre.

Un brivido gli percorse la spina dorsale e una lacrima, inevitabilmente, gli rigò il viso.

Una famiglia. Draco con un bambino. Era qualcosa che aveva sempre desiderato, qualcosa che fosse suo e basta perché quel ragazzo gli apparteneva, era suo e lo era sempre stato ma le cose non erano andate come lui aveva sperato. Draco una famiglia stava per crearsela ma non era con lui, non era la persona che sarebbe stata al suo fianco durante la crescita di quel bambino. Scorpius non era suo figlio, era figlio di Astoria, era lei la persona che sarebbe stata accanto a Draco e non lui.

Senza nemmeno che potesse accorgersene, altre lacrime avevano iniziato a rigargli il viso e il respiro era iniziato ad essere irregolare.

Poi la situazione peggiorò e fu costretto a correre in bagno per sciacquarsi il viso, sapeva bene cosa stava per accadere ma non voleva capacitarsene.

Si tolse gli occhiali per sciacquarsi il viso e fortunatamente ci riuscì; appena l'acqua gelida entrò in contatto con la pelle della sua faccia, smise di respirare irregolarmente.

«Harry?» un tocco sulla porta «Sei qui? Va tutto bene?» la voce di Ron gli giunse ovattata.

Harry tirò su con il naso e si asciugò gli angoli degli occhi dalle lacrime «Sì Ron, è tutto sotto controllo»

«Lo sai che per qualsiasi cosa sono qui, vero?» gli chiese retorico.

Un piccolo sorriso si formò sul viso triste del corvino «Lo so»

_

Due giorni. Due giorni da quando Harry aveva saputo la notizia erano passati ma ai suoi due migliori amici non aveva detto nulla. Non sapeva il motivo preciso, semplicemente non se l'era sentita e così non lo aveva fatto.

Quel giorno, grandi nuvole ricoprivano il cielo limpido che ci sarebbe dovuto essere date le alte temperature di quel periodo. Gocce di pioggia avevano appena iniziato a scendere velocemente bagnando tutto ciò a loro sottostante tra cui l'enorme castello al cui interno la giornata era iniziata da appena un paio d'ore.

Silence Like a Storm - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora